L’8 aprile a Milano, si sono svolti gli Stati Generali Europei del Turismo LGBTQ+, organizzati da AITGL - Ente Italiano Turismo Lgbtq+ sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, di Federturismo Confindustria, Comune di Milano e IGLTA. La Presidente Marina Lalli è intervenuta, tra gli altri,  al Panel "L'Unione Europea sul Turismo Sostenibile: un focus sociale ed economico", nel corso del quale è stato presentato il Manifesto del turismo LGBTQ+ stilato da AITGL (Ente Italiano Turismo LGBTQ+) in vista di una sua possibile condivisione, nelle varianti che ogni Paese europeo vorrà produrre.La sostenibilità sociale rientra tra gli obiettivi Europei. Basti pensare alla normativa ISO 30 415 del 2021 incentrata sulla “Gestione delle risorse umane – diversità e inclusione” che rappresenta un grande passo avanti in ambito di scelte etiche che possono rivelarsi vincenti a livello economico. 

Il suo scopo è infatti riconoscere e sfruttare le diversità e le peculiarità delle persone, elemento indispensabile nei temi dell’innovazione,  della sostenibilità e della reputazione. Temi importanti quando si parla di lavoro, e altrettanto decisivi quando si parla di accoglienza e turismo. “Sono anni che mi occupo di turismo inclusivo – ha affermato Alessio Virgili presidente AITGL – e oggi, grazie a questo lungo cammino, su cui ho trovato molti ostacoli, ma molto più sostegno, viviamo una giornata decisiva, se non storica, per comprendere la ricchezza della diversità in economia, e il suo essere veicolo di uguaglianza, condivisione, una diversità destinata a migliorare sempre più la nostra società”. “Non si può prescindere dall’opportunità di questo turismo, che pur in questo momento di grande difficoltà, ci testimoniano l’urgenza del cambiamento per il turismo e per l’Europa” continua Virgili. “Da sempre sappiamo la ricchezza che porta in sé l’inclusione, e anche nel momento attuale, dopo due anni di pandemia, con una guerra in corso, nella pianificazione  del futuro, la sostenibilità in ambito sociale ed economico è imprescindibile”.  

Dello stesso parere la direttrice della Commissione Regionale Europea della United Nations World Tourism Organization (UNWTO), Alessandra Priante: “All’UNWTO siamo lieti di constatare che le comunità, in diverse regioni del mondo, sono sempre più accoglienti nei confronti dei viaggiatori di ogni provenienza e identità sessuale. Il turismo è pronto a fungere da catalizzatore per  una maggiore unità e inclusione di  tutti. Come disse una volta Jason Collins, il primo giocatore dell'NBA a identificarsi pubblicamente come gay: ‘L'apertura potrebbe non placare il pregiudizio, ma è un buon punto di partenza’. “I viaggiatori che si identificano come LGBTQ+ rappresentano il 7-10% dell'industria globale dei viaggi viaggiano con maggiore frequenza e tendono anche a spendere di più durante il viaggio, è un segmento vario e attratto da un'ampia varietà di prodotti turistici. È un mercato promettente che può aiutare ad aumentare la competitività delle destinazioni, specialmente in Europa dove la protezione legale della comunità LGBTQ+ è particolarmente avanzata. Come leader, l'Europa è in una posizione unica per guidare l'ulteriore sviluppo del turismo LGBTQ+ e beneficiare del suo effetto moltiplicatore sull'economia in generale”.

Fondamentale il punto di vista di IGLTA che ha scelto l’Italia  del 2022 per affidarci al messaggio importantissimo che da sempre diffonde nel mondo. "Il turismo responsabile, che sostiene la diversità e l'inclusione, le comunità locali e l'ambiente, è una priorità per IGLTA e la Fondazione IGLTA" ha affermato Clark Massad, IGLTA VP-Global Partnerships. "Non vedo l'ora di affrontare questi argomenti nella nostra tavola rotonda e  creare sempre più interesse per la nostra Convention. Esploreremo l'impatto positivo del turismo LGBTQ+ in modo più approfondito, dal 26 al 29 ottobre, quando porteremo la convention IGLTA a Milano per la prima volta".

Anche ENIT Agenzia Nazionale del turismo ha messo il turismo LGBTQ+ al centro delle sue politiche promozionali nel mondo.

“C'è attenzione  crescente al segmento del Turismo LGBTQ e gli stakeholders puntano alla creazione di un’offerta specifica – ha dichiarato il presidente ENIT, Giorgio Palmucci - l'Italia d'altronde è stata meta del turismo LGBTQ+ già alla fine dell'800. Luoghi come Capri, Taormina e Venezia, dove Mann ha ambientato La morte a Venezia proprio incentrato sul tema, dovettero molto del successo turistico proprio alla tolleranza con cui accoglievano i viaggiatori. Così come Napoli, Roma e Firenze che troviamo descritte  nei diari dei molti viaggiatori LGBTQ+ del tempo. Per le aziende turistiche ci troviamo di fronte all’opportunità di entrare in contatto con altre realtà imprenditoriali per scambiare idee, progetti ed instaurare sinergie e collaborazioni. Per questo ENIT  promuove il turismo LGBTQ+ aderendo ad iniziative specifiche, per dare un’opportunità all’Italia di ampliare e destagionalizzare i flussi turistici e di valorizzazione dell’immagine del Paese come Nazione accogliente con uno sguardo rivolto al progresso applicato al turismo".

Tim Fairhurst - Segretario Generale di European Tourism Association (ETOA) è altrettanto convinto dell’importanza di questo segmento.

"La pandemia ha messo il turismo in cima all'agenda politica dell'UE: l'economia legata al viaggio ha sofferto più di tutti. Una situazione che ha avuto conseguenze drammatiche sull’occupazione e sulla filiera. Ora abbiamo bisogno di tradurre il riconoscimento politico nella pratica. L'evento AITGL arriva quindi al momento giusto: il turismo deve essere parte integrante dei recovery plan di tutta l’economia. Per avere successo, dovremo essere inclusivi e fantasiosi. “E' con  grande piacere – ha concluso la Presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli -  che abbiamo aderito all'iniziativa dando il nostro patrocinio per contribuire alla crescita di un mercato che va favorito facendo rete tra istituzioni, associazioni e imprese per valorizzare sempre di  più l'inclusione sociale  e la cultura dell'accoglienza. Sebbene l'Italia sia una meta molto richiesta con un elevato grado di attrattività, ancora non  presenta un'estesa offerta integrata, strutturata e comunicata per il segmento Lgbtq+  come avviene in altri Paesi europei. È cruciale che questo tipo di turismo non sia considerato un semplice segmento di nicchia, ma oggetto di una sempre più specifica attenzione da parte della programmazione strategica turistica italiana, in quanto rappresenta un utile strumento per incrementare il numero di arrivi e presenze nel nostro paese, sia intercettando parte dei visitatori stranieri che coinvolgendo la domanda italiana."

(Per maggiori informazioni:info: https://www.turismolgbt.org/)