Secondo il rapporto di Assaeroporti, gli aeroporti italiani hanno chiuso il 2021 con 80,7 milioni di passeggeri, con una contrazione del 58,2% pari a 113 milioni di passeggeri sul 2019 quando il numero dei viaggiatori ha superato quota 193 milioni. Il numero è però in crescita del 52,4% sul 2020. Nei primi 5 mesi dello scorso anno, il traffico negli scali nazionali ha segnato una contrazione dell’86% rispetto al 2019, attestandosi a valori prossimi a quelli osservati nella primavera 2020, durante i mesi di lockdown generalizzato. I primi deboli segnali di ripresa si sono registrati solo a giugno 2021, -65% sui livelli pre-Covid, per poi rafforzarsi nella seconda metà dell’anno, con -38% rispetto al secondo semestre 2019.

Assaeroporti segnala, inoltre, un parziale recupero del segmento nazionale che nel 2021 mostra un -35,1% sui volumi pre-pandemia. In sofferenza invece il traffico internazionale, che si attesta ad un -70,4%, “evidenziando così una ripartenza del comparto a due velocità.

Stentano invece a ripartire gli aeroporti a forte vocazione internazionale e intercontinentale, a causa del mantenimento delle restrizioni per i viaggi extra UE. I movimenti aerei registrano una contrazione meno marcata rispetto al traffico passeggeri: nel 2021 sono stati circa 950 mila, con un calo del 42,4% sul 2019 (+34,7% sul 2020) a conferma dell’utilizzo da parte dei vettori aerei di aeromobili di minore capienza.

A livello aeroportuale Roma Fiumicino conserva il primato con 11,7 milioni,  ma come per l’anno passato, il divario storico con Milano Malpensa (9,6 milioni) si è ridotto di molto. Bergamo-Orio al Serio è terzo con 6,5 milioni, a poca distanza da Catania (6,1 milioni). Al quinto posto Napoli (4,62) che batte di poco Palermo (4,57). Gli altri due scali di Milano e Roma — Linate e Ciampino — si collocano rispettivamente al settimo posto (4,3 milioni) e al dodicesimo (2,3 milioni).

(Per maggiori informazioni: www.assaeroporti.com)