Il turismo sta riducendo i tempi di recupero di fronte ai momenti di difficoltà. Ad affermarlo è uno studio del Wttc e di Global Rescue, azienda che si occupa proprio di gestione della crisi. Secondo i dati, i tempi di recupero sono scesi dai 26 mesi del 2001 ai 10 mesi del 2019. L’analisi è stata svolta analizzando l’impatto di 90 ‘crisi’ verificatesi nel corso degli anni.
Emergono però delle differenze a seconda delle cause: le crisi politiche, ad esempio, richiedono un tempo medio di 22,2 mesi (con un minimo di 10), mentre per le questioni di sicurezza bastano 11,5 mesi (con un minimo di 2). Per catastrofi naturali, invece, ci vogliono in media 16,2 mesi (e un minimo di 1).


L’analisi complessiva rivela dunque come il turismo sia in generale resistente alle crisi e che soprattutto i tempi stiano migliorando.

Due milioni di turisti vengono in Italia ogni anno per motivi legati allo shopping. Il fenomeno dello shopping tourism prende sempre più rilevanza nel nostro Paese soprattutto se si considera che la stima dei 2 milioni non comprende i turisti “escursionisti” (coloro che non pernottano) e tutti quelli, assai più numerosi, che pur non considerando lo shopping la motivazione unica o principale del viaggio, svolgono comunque tale attività durante la propria vacanza.

( Per maggiori informazioni: www.wttc.org)