Natale e Capodanno quest’anno parlano russo

Dalle prime rilevazioni sull’andamento delle prenotazioni alberghiere – elaborate da Associazione Italiana Confindustria Alberghi nel confronto con il 2012 – in vista delle prossime festività sembra profilarsi un nuovo calo delle presenze italiane nelle strutture ricettive.

Nel periodo compreso tra Natale e Capodanno, ad oggi, le prenotazioni degli italiani segnano un – 3% circa malgrado il generale contenimento dei prezzi medi praticati mentre la presenza straniera, con un +0,9%, potrebbe aiutare a sostenere il RevPar.

Come di consueto il segmento che meno risente dell’incertezza economica resta incontrastato quello del lusso e, in particolar modo, per i 5 stelle viene stimato un aumento medio dei ricavi di due punti percentuali rispetto alle festività natalizie del 2012.

Questi dati ci confermano il quadro di incertezza che sta condizionando i “budget familiari” sempre di più costretti a ricorrere al last-second per regalarsi o meno una vacanza.

Ci conforta il crescente interesse del turismo straniero, in particolar modo del mercato russo, che sta segnando un sensibile incremento – dichiara Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

La collaborazione incrociata tra Italia e Russia nel settore del turismo avviata a marzo,  la politica di facilitazione per i visti, in particolare per l'estensione del rilascio di quelli multipli, hanno certamente contribuito a garantire una crescita di visitatori dell’Est (+11% rispetto al 2012).

Per questo motivo – prosegue il Presidente – la nostra Associazione ha elaborato un focus volto ad approfondire alcuni aspetti legati alle abitudini di viaggio russe.

Dalla ricerca effettuata presso le strutture associate i servizi di gran lunga più richiesti da questa tipologia di clientela risultano essere il wi-fi, il ristorante interno e i percorsi Spa.

I principali interessi dei turisti sembrano essere rappresentati dallo shopping, le visite guidate seguite, ad una certa distanza, dai musei e dalle degustazioni.

L’interesse per il Bel Paese, l’arte, la storia e il buon cibo garantiscono una permanenza media di ben 4 giorni in ciascuna struttura e l’attenzione verso il cliente è una prerogativa irrinunciabile per consentire incrementi futuri.

Le strutture, attente al fenomeno del turismo russo, offrono canali televisivi in lingua, brochure e materiale tradotto, personale che parla russo e siti web fruibili anche in cirillico.

Il nostro settore già pone tanta attenzione nei confronti dell’incoming russo ma ci aspettiamo – conclude Palmucci – una maggiore sinergia con enti ed istituzioni per diffondere, anche  attraverso i servizi più evoluti di comunicazione, una promozione “globale” che possa parlare anche in russo.

Roma, 17 dicembre 2013

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