Le modifiche intervenute – ha dichiarato Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – recepiscono le osservazioni che avevamo formulato in occasione dell'audizione dello scorso 24 aprile davanti alle Commissioni Speciali di Camera e Senato. E' stato superato così il rischio che una formulazione imprecisa aprisse la strada a criticità interpretative che avrebbero potuto mettere a repentaglio attività che già oggi le strutture alberghiere legittimamente svolgono, come ad esempio l'animazione.
Di tutto abbiamo bisogno nel nostro lavoro, meno che di rischiosi margini di incertezza o interpretazioni retrive capaci di limitare ed irrigidire l’offerta alberghiera. Viviamo in un contesto di competitività internazionale e l'adozione di soluzioni, che avrebbero avuto come risultato quello di impedire alle strutture alberghiere di fornire quei servizi connaturati all’alloggio che la clientela si attende di trovare, avrebbero rischiato di danneggiare la capacità del nostro Paese di misurarsi con i competitor.
(Per maggiori informazioni: www.alberghiconfindustria.it)