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    L’Assemblea di Federterme, riunita in seduta privata, ha eletto oggi il Consiglio Direttivo, i Vicepresidenti ed il Tesoriere.

    “Le imprese del sistema Federterme hanno retto meglio di altri settori produttivi al morso della crisi economica – ha dichiarato il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci, all’Assemblea odierna della Federazione - ed hanno mantenuto il loro impegno in investimenti di ammodernamento ed innovazione tecnologica, contribuendo ai risultati positivi registrati nei territori termali di 170 comuni, in 20 regioni, al Nord, al Centro e al Sud, occupando 16000 addetti diretti e circa 60000 indiretti. Dall’indagine di Federterme “Andamento del settore termale nel periodo 2007-2008” – curata dal prof. Nicola Quirino e resa nota oggi -emerge anche l’alto tasso di femminilizzazione delle attività  termali con un valore 58, per Dirigenti ed Impiegati, rispetto ad un valore 52 per l’intera economia, mentre per le qualifiche Operai ed Assimilati i valori sono rispettivamente 64 e 33.”Si può affermare che il settore termale ha anticipato una tendenza che stenta ancora ad affermarsi in altri comparti!”

    Il 27 ottobre, nella Sala del Parlamentino, al CNEL (viale Davide Lubin, 2 - Roma) Assemblea pubblica di Federterme.
    I giornalisti sono invitati a partecipare ai lavori dell’Assemblea, previo accredito.

    Programma:

    • 9.30: Registrazione
    • 10.00: Apertura lavori con il saluto di Vittorio FINI, Vice Presidente del CNEL
    • 10.15: Presentazione dei dati sull’andamento del settore termale (2007/2008/2009) a cura di Nicola QUIRINO
    • 10.40: Intervento del Direttore Generale di Confindustria Giampaolo GALLI
    • 11.00: Relazione del Presidente di Federterme Costanzo JANNOTTI PECCI, sulle prospettive e proposte del settore termale per un nuovo modello di Welfare
    • 11.30: Intervento del Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e Assessore alla Salute della Regione Toscana Enrico ROSSI
    • 12.00: Intervento del Ministro del Lavoro, della Salute e Politiche Sociali Maurizio SACCONI

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    “Costruire insieme le condizioni per una ripresa vera”

    “La disdetta da parte dell’Associazione albergatori termali di Abano e Montegrotto del contratto integrativo territoriale, è un ineludibile passo in avanti nella direzione di un riallineamento competitivo delle Aziende del bacino euganeo alle altre realtà termali del nostro Paese e non un atto di guerra”. Così ha commentato Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme/Confindustria, la disdetta del CCNL territoriale del 16 gennaio 2007 che l’Associazione ha comunicato alle OO. SS. di settore lo scorso 3 settembre.

    “Si tratta di recuperare il terreno perduto in questi anni – ha proseguito Jannotti Pecci – avviando un confronto, anche serrato, ma corretto e, soprattutto, consapevole della centralità della risorsa umana per le attività termali; ma anche del fatto che il sistema imprenditoriale termale di Abano e Montegrotto ha sempre dimostrato dinamismo e impegno per garantire sviluppo e crescita alle imprese associate, ai lavoratori ed all’indotto.”

    “E’ auspicabile, quindi - ha concluso il Presidente di Federterme - che tutte le parti tornino a sedersi allo stesso tavolo per trovare soluzioni appropriate, che la contrattazione nazionale di settore e la più recente legislazione mettono a disposizione. Anche in questa occasione, comunque, Federterme non mancherà di seguire l’evoluzione delle relazioni tra le componenti interessate e di operare per favorire una ripresa del dialogo costruttivo che tenga conto della situazione ma anche della volontà delle parti di costruire insieme condizioni per una ripresa vera.”


    Roma 15 settembre 2009


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    Il Consiglio Direttivo della Federterme (Federazione Italiana delle Industrie Termali e delle Acque Minerali Curative), riunito oggi, a Roma, in seduta straordinaria, ha ratificato l'ipotesi di Accordo nazionale per l'erogazione delle prestazioni termali per il biennio 2008-2009 raggiunto tra la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e la Federterme, per le prestazioni termali per il biennio 2008-2009, sostitutivo del precedente scaduto il 31 dicembre 2005.

    L'iter per arrivare all'Accordo si è snodato lungo una serratissima e complessa trattativa, di oltre sei mesi, ed ha richiesto numerosi incontri sul piano politico, con il Ministro della Salute Maurizio Sacconi, il Viceministro Fazio, il Presidente della Conferenza Stato-Regioni Vasco Errani, il Coordinatore degli Assessori regionali alla Sanità Enrico Rossi, sia sul piano tecnico, con i Dirigenti dei Ministeri interessati e delle Regioni. Sono state necessarie deliberazioni della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, oltre a quella del 29 luglio, preceduta dal concerto con il Ministro della Salute, anche del 25 marzo e dell'11 giugno.

    L'Accordo, previsto dalla Legge 323/2000, assicura al settore termale (rappresentato da oltre 370 aziende, presenti in 20 Regioni e Province Autonome e in 170 Comuni, con 16.000 addetti diretti ed oltre 60.000 indiretti) un quadro di riferimento certo sia sul piano finanziario, sia sul piano normativo.

    Nonostante l'estrema complessità che caratterizza l'attuale situazione della spesa sanitaria pubblica, l'Accordo consente un consistente recupero degli incrementi dei costi intercorsi, dal 31 dicembre 2005 ad oggi, facendo salve, nel contempo, le esigenze di controllo della spesa sanitaria pubblica per cure termali, attraverso la fissazione di un importo massimo dell'onere, determinato dalla erogazione delle prestazioni termali di cura e riabilitazione da parte delle imprese del comparto, a carico del Fondo Sanitario Nazionale.

    "Restano alcune criticità per le aziende ubicate nelle Regioni in disavanzo finanziario (Abruzzo, Campania, Lazio e Sicilia) per le quali opereremo- ha affermato il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci - con lo stesso spirito collaborativo emerso, insieme alle Regioni e al Governo, per individuare appositi meccanismi per non vanificare la visione generale dell'Accordo."

    L'Accordo contiene clausole identificative aggiornate sulle patologie tutelate e le prestazioni erogabili in attuazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), sulle risorse destinate dalle imprese termali all'attività della Fondazione per la ricerca scientifica termale, sulla definizione della figura dell'operatore termale, sulla regolamentazione relativa ai requisiti igienico-sanitari specifici delle piscine termali, sulla revisione dei codici per la raccolta dati e semplificazioni.

    Razionalizzazione e semplificazione di alcuni aspetti relativi ai requisiti di autorizzazione ed accreditamento fanno parte  invece di un Protocollo ad hoc definito  con il Coordinamento Interregionale Sanità e sottoscritto dall'Assessore Enrico Rossi per la Commissione Salute delle Regioni.

    L'Accordo prevede anche concrete misure per migliorare la conoscenza dell'utilizzo delle cure termali e dello stato di salute della popolazione, anche sotto i profili della prevenzione e della riabilitazione.

    Sarà  infatti operativa, a partire dal 2010, l'adozione di una scheda di rilevazione dei dati clinici-sociali relativi ai soggetti in cura termale, definita dall'Istituto Superiore della Sanità, in attuazione del "Progetto Terme" e l'attivazione di  un collegamento on line con apposita piattaforma informatica. Scheda e piattaforma informatica consentiranno al Servizio Sanitario Nazionale di raggiungere concretamente l'obiettivo di procedere alla sistematica rilevazione dei dati clinici e sociali relativi ai  soggetti in cura termale e con possibilità di ricavare, su basi statistiche significative, elementi epidemiologicamente utili, sia ai fini della valutazione degli effetti della terapia termale effettuata, sia ai fini  di carattere sanitario generale, in ordine alla prevenzione ed alla cura delle malattie, nonché alla riabilitazione.

    "L'Accordo - ha concluso il Presidente Jannotti Pecci - rappresenta anche per le imprese un quadro di ritrovate certezze e consente di guardare con maggiore serenità e al prossimo futuro, per la realizzazione di nuovi investimenti e nuovi servizi necessari a rispondere sia ad una rinnovata fiducia e domanda  da parte dei frequentatori delle terme, per cure, riabilitazione e benessere, sia alle aspettative dei rispettivi territori  di crescita del turismo del benessere termale." 
     

    Roma, 5 agosto 2009 

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    Tavola rotonda: “La nuova legge regionale sulle acque minerali e termali, tra tutela della risorsa e nuove opportunità”
    Sala D’Amato dell’Unione degli Industriali di Napoli
    (Napoli, 15 luglio 2009
    )

    Dopo la legge serve il Regolamento di attuazione, presto e bene, perché le acque minerali e termali della Campania sono importanti sia per le iniziative dirette alle quali danno vita sia per quelle indirette che coinvolgono tutta la filiera produttiva dell’industria turistica, sia sulla costa sia nelle aree interne. E vi sono questioni che, comunque, necessitano- nell’emanando regolamento – di puntualizzazione per evitare un’applicazione distorta rispetto alla genesi della norma stessa.

    E’ motivo di soddisfazione la disponibilità dell’Assessore Forlenza, ribadita dal Presidente Bassolino, di realizzare in sede di adozione del regolamento un coordinamento con gli Assessorati alla Sanità, all’Ambiente, all’Industria e al Turismo, in materia termale.

    La legge per le Acque minerali e termali in Campania (L. R. 8/2008) va in direzione di  una nuova tutela, con  nuove risorse e nuove opportunità di sviluppo economico sociale sostenibile, ma occorre fare presto utilizzando i risultati concreti  dell’attività di consultazione realizzata dalle strutture dell’Assessorato.

    Nell’estate 2008 gli industriali termali della Campania commentarono  pubblicamente e con soddisfazione il varo da parte del Consiglio Regionale, su iniziativa della Giunta, della Legge Regionale sulle acque minerali e termali, che arrivava al traguardo del suggello legislativo dopo 30 anni di attesa.

    Si prendeva atto che l’impegno, formalmente assunto dal Presidente Bassolino, era stato mantenuto.
    Soddisfazione di Federterme e degli imprenditori termali quindi per aver contribuito ad una nuova legge che interpreta una nuova sensibilità diffusa nei confronti delle acque minerali e termali, come risorse naturali preziose da utilizzare con rispetto e da valorizzare con acume imprenditoriale.

    Federterme ha contribuito e intende contribuire all’iter del procedimento legislativo per la nuova legge sulle acque minerali e termali (L.R. Campania 8/2008) e relativo Regolamento di attuazione.

    Bisogna anche ricordare che da parte degli imprenditori del settore, e in particolare da Federterme, furono subito segnalate alcune criticità normative, sia a livello di Consiglio che di Giunta.

    Apparve quindi di grande rilievo l’iniziativa  assunta, appena insediato, dall’Assessore regionale ai Lavori pubblici, al Demanio e alle Acque Minerali e Termali, Oberdan Forlenza, di avviare le consultazioni per l’adozione del Regolamento attuativo  della legge 8/2008 tenendo conto anche della proposta presentata dall’On. Ragosta in commissione Ambiente che mirava a risolvere sul piano legislativo le criticità che erano state  motivo d’impugnativa della legge, da parte del Governo centrale, davanti alla Corte Costituzionale.

    L’approccio pragmatico dell’Assessore Forlenza ha dimostrato che lavorando sodo, con propositi di concretezza possono essere individuate,  circoscritte e risolte, in pochi mesi mesi, a tempo di record, le incertezze interpretative emerse ed imboccare la strada di correzioni normative condivise, rinunciando alle sterili attese delle impugnative, nell’ottica di risolvere i problemi del settore, interpretando aspettative ed esigenze, tenendo conto del fattore tempo che è danaro!

    Si tratta ora di portare a compimento – con il relativo Regolamento attuativo previsto dall’art. 1 - l’iter avviato nell’estate 2008 con la legge “Disciplina della ricerca ed utilizzazione delle acque minerali e termali, delle risorse geotermiche e delle acque di sorgente e le norme per la protezione del bacino idrominerario della regione” (L.R. n.8/2008) che si proponeva di dare risposte concrete alle esigenze di valorizzazione delle risorse delle acque minerali e termali della regione Campania, da secoli considerate benefiche per la salute oltre che grande attrattore turistico all’interno della filiera dell’industria del turismo e dell’economia dei territori.

    Risposte concrete anche in termini di certezze dei tempi per le concessioni di utilizzo agli operatori e più consistenti introiti per la Regione e per gli Enti locali grazie alla determinazione di canoni adeguati  a carico dei concessionari.

    Ma il relativo regolamento si è fatto attendere perché da una parte l’iter è stato appesantito da incertezze interpretative delle nuove norme dall’altra per far fronte all’esigenza di trovare risposte appropriate a nuova visione,  sensibilità e a consapevolezza diffuse del valore delle risorse idriche nella società contemporanea (sotto i profili della disponibilità, utilizzo, conservazione, valorizzazione e sostenibilità, salvaguardia).

    E’ auspicabile quindi che alla sensibilità finora dimostrata, in sede di consultazione di tutti gli stakeholders, per l’esigenza di far uscire in tempi brevi il nuovo regolamento faccia seguito il completamento dell’iter facendo tesoro proprio degli esiti positivi registrati in sede tecnica.

    Per consentire a pubblico e privato di perseguire, all’interno del nuovo e completato assetto normativo, gli obiettivi di ammodernamento e valorizzazione del settore acque minerali e termali, terme e benessere, che sono una risorsa importante ed attrattiva per l’economia del territorio di tutte le province della Campania.

    Napoli, 15 luglio 2009
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    Accordo di partnership per la creazione di un network di destinazioni termali in Italia

    Italia Turismo e Federterme hanno firmato un accordo per promuovere l’Italia come “wellness destination” sui mercati internazionali.

    Il progetto, denominato “Dal termalismo al Wellness”, ha l’obiettivo di creare un network di città termali, localizzate in alcune destinazioni turistiche target facilmente accessibili e dotate di risorse tali da attrarre una clientela di medio-alto livello nazionale ed internazionale.

    L’accordo prevede inoltre: il sostegno alle autorità locali per rilanciare i centri termali in crisi; la riqualificazione delle strutture ricettive nelle aree interessate; l’integrazione di altri progetti di sviluppo analoghi e la crescita dell’occupazione sul territorio.

    Italia Turismo sarà il promotore dell’iniziativa e “l’asset manager” delle operazioni di sviluppo selezionate da un pool di investitori italiani ed esteri privati.
    Federterme, oltre a garantire una pluriennale esperienza nel settore, promuoverà l’iniziativa attraverso il network dei suoi associati.

    “L’accordo con Federterme si inserisce nel piano di rafforzamento della nostra attività di asset management specializzata nell’hospitality & leisure, e di sviluppo immobiliare di Poli Turistici Integrati su tutto il territorio nazionale – ha detto Gaetano Casertano, Amministratore Delegato di Italia Turismo. La scelta del termalismo evoluto, quale è il Wellness, è un passo ulteriore nella migliore definizione di quei settori di intervento nei quali operiamo. La collaborazione con Federterme  - ha concluso Casertano - ci porterà a creare un network di destinazioni termali a livello nazionale, mettendo a sistema  l’esperienza immobiliare di Italia Turismo con quella gestionale di Federterme. Questo accordo darà così l’opportunità all’Italia di diventare una “Wellness destination” capace di attrarre turisti nazionali e internazionali”.

    “Il progetto di un network dei punti di eccellenza termale, per il quale collaboriamo direttamente con ItaliaTurismo spa e, indirettamente, con il Ministero dello Sviluppo economico e dell’Internazionalizzazione – ha affermato il  Presidente di Federterme/ Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci – è un’occasione importante per rendere più visibile e attrattiva, presso gli investitori italiani e stranieri, la straordinaria offerta termale italiana, diffusa su tutto il territorio nazionale, in 20 Regioni e 170 Comuni e le sue potenzialità, ancora valorizzabili, in maniera sostenibile. E’ un’occasione anche  per far apprezzare,  da una parte,  il sistema di welfare termale italiano e  le specificità terapeutiche delle acque termali italiane, validate dalla Fondazione per la ricerca scientifica termale, dall’altra per stimolare il contributo delle iniziative termali e di benessere termale allo sviluppo economico e sociale dei rispettivi territori e di tutta la filiera dell’industria turistica. L’obiettivo è quello di favorire nuovi investimenti e di realizzare concrete forme di partnership pubblico-privato, per intercettare una nuova domanda di termalismo e benessere termale in linea con nuovi stili di vita e con la domanda di benessere come “stato psicofisico, mentale e sociale”, secondo la  definizione della Organizzazione Mondiale della Sanità”.
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    Italia Turismo, controllata da InvItalia e da Turismo & Immobiliare, società veicolo pariteticamente partecipata da tre importanti player finanziari ed industriali italiani, Gabetti Property Solutions, Gruppo Marcegaglia e Pirelli RE, è l’asset management company specializzata nel settore Hospitality & Leisure. Vanta una forte esperienza nella riqualificazione e sviluppo di proprietà immobiliari di grande attrazione turistica finalizzati alla creazione di Poli Turistici Integrati in Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e  gestisce 8 villaggi con  circa 6.000 posti letto. Attualmente sta realizzando 3 nuovi resort a Simeri, Sibari e Sciacca con ulteriori 3.000 posti letto per complessivi 9.000 a regime.

    Ufficio Stampa       

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    Dichiarazione del Presidente Jannotti Pecci

    La mancanza di un riscontro del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al telegramma di Federterme del 4 giugno di denuncia della grave crisi del settore termale (65.000 addetti in 180 comuni) indica “incomprensibile disattenzione e indifferenza” alla situazione del settore termale.

    A due settimane di distanza dall’appello con il quale il Presidente Costanzo Jannotti Pecci, su mandato unanime del Consiglio direttivo di Federterme, segnalava  la grave crisi delle industrie termali per il mancato accordo (atteso dal 2005) per il rinnovo delle tariffe termali e chiedeva un incontro urgente, il Presidente di Federterme ha indirizzato al Presidente Berlusconi un nuovo appello:


    “Egregio Presidente, rilevo con sincero dispiacere il Suo mancato riscontro – qualunque potesse essere - alla mia richiesta di incontro del 4 giugno scorso, sulla crisi delle industrie termali del nostro Paese.

    Ritengo incomprensibile la disattenzione e l’indifferenza che sono state così manifestate nei confronti del settore e dei numerosi territori, la cui economia poggia unicamente sull’utilizzo delle risorse termali. Considero altresì autolesionistico, sul piano della politica economica del Governo, penalizzare inspiegabilmente un comparto, negando attraverso il dovuto adeguamento tariffario, quel minimo di risorse di cui ha bisogno e che è in grado, come sempre, di restituire, ampiamente e in misura ben maggiore, proprio attraverso lo sviluppo dell’indotto economico ed occupazionale alle casse pubbliche. A tal proposito colgo l’occasione per ricordarle come il nostro settore abbia in tutti questi anni sempre rispettato i limiti di spesa imposti dalla Finanza Pubblica, che non verrebbero superati nemmeno dagli adeguamenti tariffari dovuti.

     Evidentemente le priorità sono altre e spero per Lei che siano comprese, anche e soprattutto, da quanti vivono e lavorano  negli oltre 180 comuni termali del nostro Paese.

    Resto nuovamente in attesa e Le porgo i miei migliori saluti.

    Costanzo Jannotti Pecci Presidente Federterme Confindustria”

    Roma, 18 giugno 2009

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    Anche a giugno prosegue con successo l’iniziativa “Terme aperte” varata da Federterme nel quadro del Programma delle celebrazioni del 90° Anniversario della Federazione (1919-2009), al quale è stato concesso l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

    Gli appuntamenti di giugno:

    Terme di Margherita di Savoia (FG).
    Il 19 giugno 2009, le Terme di Margherita di Savoia saranno aperte gratuitamente anche la sera per le cure termali e un’esperienza al centro benessere. Nello stesso giorno si terrà nella sala congressi alle terme, un convegno sul Tema “Il contributo economico del termalismo per il territorio”.      
    Per informazioni:
    0883 655402
     info@termemargherita.it

    Terme di Pompeo.
    Le Terme di Pompeo sabato 20 giugno 2009 aprono al pubblico la struttura, con una storia e              una  tradizione che si rinnova da 5 generazioni.
    Sarà l’occasione per tutti di conoscere più da vicino l’universo termale in tutte le sue forme e di vivere in prima persona i percorsi benessere e terapeutici che le Terme Pompeo offrono durante l’anno. Un’attenzione particolare sarà dedicata ai bambini i quali potranno avere un approccio ludico alle cure grazie ad un programma di giochi e divertimenti appositamente studiati per loro.
    Le Terme Pompeo presentano un’offerta integrata di servizi che associa Thermae , Fitness e Beauty con La possibilità di effettuare programmi personalizzati per rilassarsi, curarsi e ritrovare la forma perduta.
    In occasione dell’OPEN DAY la Fitness Spa sarà aperta al pubblico e offrirà a tutti i visitatori un programma di oltre 20 master di Fitness e Aqua Gym con Presenter di richiamo internazionale. Inoltre, nella giornata del 20 giugno a tutti gli ospiti un trattamento Beauty in omaggio!
    Per informazioni e prenotazioni:
    Terme Pompeo
    Thermae: 0775 244114
    Fitness Spa: 1880318
    Beauty: 0775 246760
    info@termepompeo.it
    www.termepompeo.it

    Terme di Telese.
    Sabato 20 giugno  2009 si svolgerà un Convegno scientifico sulle virtù terapeutiche delle acque sulfuree. Le Acque Sulfuree si utilizzano in medicina da millenni per i loro effetti benefici nelle patologie delle varie branche specialistiche, le stesse che caratterizzano i Reparti degli Stabilimenti delle Terme di Telese.
    Le relazioni del convegno approfondiranno le conoscenze sugli effetti di H2S in biologia e farmacologia e nella crenoterapia sulfurea, in reumatologia,dermatologia, pneumologia, otorinolaringoiatria. L’obiettivo dell’incontro è aumentare la consapevolezza delle virtù e dei benefici dell’acqua sulfurea di Telese, antico rimedio per la prevenzione, la cura, la riabilitazione ed il benessere termale, anche grazie alla forza validante delle più avanzate risultanze della ricerca scientifica termale.
    Per informazioni:
    Terme Telese- Piazza Minieri 1 Telese Terme (BN)
    Tel 0824/976888- Fax 0824/976735
    E mail info@termetelese.it

    Terme di Rivanazzano ( Rivanazzano Terme Pavia).
    “Erbe e Benessere”, il 24 giugno, grande festa nella ricorrenza del giorno di San Giovanni.
    Le terme rimarranno aperte, per un evento di “Terme Aperte”, dalle 17 fino a notte inoltrata, per esperienze dirette di benessere con le erbe.
    Le Terme di Rivanazzano festeggeranno anche l’esito positivo del referendum del 26 marzo 2009 con il quale il Comune ha cambiato nome in Rivanazzano Terme.
    Per informazioni :
    0383 91250
    info@termedirivanazzano.it

    Per ulteriori informazioni:
    Federterme
    Tel 06 8419416
    E-mail: segreteria@federterme.it
     

    Il Consiglio Direttivo di Federterme/Confindustria, riunito oggi, in seduta straordinaria, all’unanimità ha dato mandato al Presidente Costanzo Jannotti Pecci di chiedere al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l'immediata convocazione di un incontro a livello politico tra Governo, Regioni, Federterme/Confindustria e OO.SS., al fine superare lo stato di grave crisi nel quale il settore termale si è venuto a trovare – ed il cui aggravarsi produrrebbe ricadute di incalcolabile portata su vaste aree territoriali del nostro Paese - in seguito alla mancata ratifica in Conferenza Stato Regioni, ai sensi dell’art. 4, comma 4, della legge 323/00, dell’intesa raggiunta con le Regioni per il rinnovo delle tariffe che il Servizio Sanitario Nazionale riconosce per le cure termali, scadute fin dal 31 dicembre 2005.

    A tale determinazione, si è giunti dopo oltre due anni di trattative in sede tecnica con il Coordinamento Interregionale degli Assessori alla Sanità e l’inspiegabile assenza, agli incontri, del Governo.

    Le risorse che le Regioni si sono impegnate a porre a carico dei propri bilanci per il rinnovo dell’accordo, sono pari a circa 10 milioni di euro nel biennio 2008/2009 ed incidono in maniera irrisoria (complessivamente meno di 3 milioni in due anni) sui conti delle Regioni sottoposte ai c.d. “piani di rientro”.

    Un insieme di veti incrociati tra dirigenti delle diverse Amministrazioni interessate, evidentemente più attenti ad una visione ragionieristica e parcellizzata che sostanziale, dell’economia del nostro Paese - della quale la sanità privata, nel cui ambito si collocano anche le Terme, rappresenta un segmento importante – ha bloccato il recepimento dell’accordo, creando una situazione di stallo che sta producendo gravi ripercussioni, anche sul piano dell’occupazione, sull’intero sistema termale del nostro Paese, che dà lavoro a oltre 65000 addetti, per i quali Federterme/Confindustria ha già proceduto nell’ultimo quadriennio, a due rinnovi del CCNL di settore.

    Roma, 4 giugno 2009  

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