ASTOI Confindustria Viaggi ha deciso di mettere in primo piano la Sardegna per i lavori della sua 20^ Assemblea Generale, tenutasi ieri presso la struttura ITI Hotels Colonna Resort di Porto Cervo. L’Associazione ha scelto, per la parte pubblica dell’Assemblea, un tema particolarmente attuale come oggetto della conferenza-dibattito "La Sardegna 'isolata' dalla crisi dei trasporti: crollo delle prenotazioni ed effetti sull'economia turistica locale e nazionale".

All’appuntamento hanno preso parte, in qualità di relatori, Nardo Filippetti, Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi; Andrea Babbi, Direttore Generale dell’ENIT; Luigi Crisponi, Assessore al Turismo della Regione Sardegna; Alberto Scanu, Presidente di Confindustria Sardegna; Ermanno Sereni, Responsabile Commerciale Nord Italia Corsica Sardinia Ferries; Silvio Ciprietti, Sales Director Grandi Navi Veloci; Francesca Marino, Passenger Department Manager Gruppo Grimaldi; Roberto Patrizi, Capo Area Centro-Sud e Responsabile Commerciale Grandi Clienti Moby S.p.A.; Massimo Crippa, Direttore Vendite Charter Meridiana.


I lavori sono stati aperti da Filippetti che, dopo aver ringraziato gli sponsor ITI Hotels e Meridiana, ha illustrato il trend negativo riguardante il Mare Italia in generale e la Sardegna in particolare. “Secondo i dati tratti da un recente ‘Rapporto della Banca d'Italia sull'economia della Sardegna’”, ha premesso Filippetti, “il calo globale degli arrivi nell’isola, nel periodo 2009-2012, è stato del 21,70%, pari a 531.000 turisti in meno, di cui 466.000 sono italiani. Per quanto riguarda le presenze, sempre nello stesso periodo, sono andati in fumo ben 2.780.000 pernotti sull'isola, relativi esclusivamente ai nostri connazionali e pari al 33,72% in meno rispetto al 2009. Questi dati non ci sorprendono e si iscrivono in una cornice più vasta e propria del prodotto balneare italiano, caratterizzato da una scarsa competitività che si declina su più fronti: cattivo rapporto qualità/prezzo, scarsa innovazione di prodotto, nuove logiche distributive, disintermediazione, mancato adeguamento alla rapida evoluzione della domanda”. L’intervento di Alberto Scanu è stato improntato sull’emergenza strutturale propria dell’economia sarda, connotata dalle criticità evidenziate.

Roma, 5 luglio 2013

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