Ferma opposizione dei rappresentanti dell'Intermediazione in ASTOI Confindustria Viaggi circa l'annunciata decisione di Air France/KLM di riconoscere alle agenzie di viaggi una commissione pari allo 0,1 per cento sulle vendite di biglietteria intercontinentale a partire dal prossimo febbraio.

"Si tratta di una decisione inaccettabile, in quanto mortifica ancora una volta il lavoro ed il ruolo svolto dall'intermediazione e fa capire come, sempre di più, si vada verso un'erronea percezione del rapporto esistente tra fornitori e adv che non viene considerato come dovrebbe, ossia come una vera partnership che offre vantaggi ad entrambi i soggetti. E' un provvedimento tanto unilaterale quanto arbitrario cui ci opporremo con fermezza nelle sedi competenti.

Non vogliamo entrare nel merito di scelte aziendali, ma crediamo che una grande industria dovrebbe almeno avere il buon senso di articolare con considerazione i propri comunicati. Il mercato professionale è ancora il canale attraverso il quale le aziende di trasporto aereo immettono sul mercato i loro servizi e si parla di percentuali che vanno ben oltre l'80%.

Se, come citato nella lettera, l'applicazione di tariffe concorrenziali dipende dai canali diretti, Air France/KLM hanno i loro e non sono da meno dei concorrenti ai quali vogliono riferirsi nella comunicazione inviata. E' preoccupante che l'abbattimento dello 0,9 di un costo variabile possa costituire l'ago della bilancia per essere competitivi e che non ci siano altri interventi da impostare. Quando essi citano la partnership dimenticano che, attraverso la loro politica commerciale, stanno applicando sui canali diretti costi di distribuzione che nessuna agenzia potrebbe mai applicare riuscendo a sopravvivere. Inoltre, così facendo, immettono un costo ulteriore sulla biglietteria distribuita attraverso i GDS, che è pari al costo di transazione che applicano come fee sui loro canali on line, portando le tariffe distribuite dalle adv ad essere meno competitive.

Le affermazioni che usano nella lettera a questo proposito suonano come 'tentiamo di utilizzarvi fino a quando non saremo capaci di fare a meno di voi'. Eppure, la prossimità al consumatore è ancora una delle leve base per erogare un servizio ed incontrare la soddisfazione di chi acquista. Infine, ci meraviglia moltissimo che sia una compagnia non italiana a fare una cosa di questo genere; non c'è altro esempio in Europa e probabilmente nel mondo. Di regola, infatti, è l'industria area più importante nella nazione che negozia questi passaggi e, magari, anche questo è negoziabile.

Tutto ciò va oltre la comprensione di persone e di aziende che lavorano e che ritengono di avere obiettivi collimanti con quelli delle compagnie aeree, sia verso il mercato che verso i consumatori finali".

(Per maggiori informazioni: comunicazione@astoi.com)