Nell’ambito del piano di promozione internazionale, Confindustria Nautica partecipa al Miami Boat Show, una delle rassegne internazionali più importanti dedicate alla nautica, che vede, ancora una volta, le aziende italiane leader di settore nel mondo e ambasciatrici oltreoceano del Made in Italy nautico. A Miami, fino al 19 febbraio prossimo, l’Associazione di categoria è stata presente con una collettiva di aziende e una Lounge dedicata al 63°Salone Nautico Internazionale di Genova organizzate in collaborazione con Agenzia ICE. “Il Salone di Miami si conferma ancora una volta un appuntamento strategico per il settore – commenta il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi - Confindustria Nautica, grazie al cospicuo piano di presenze internazionali, è presente ai più importanti eventi esteri per continuare a rafforzare la presenza del Made in Italy e proseguire la promozione del Salone Nautico di Genova, punto di riferimento dell’eccellenza dell’industria nautica internazionale”.
“L’estensione alle imprese di noleggio autobus con conducente dell’accisa ridotta per il gasolio commerciale impiegato dai veicoli euro VI, anche se temporanea, rappresenta un’ottima notizia per il settore, considerate le difficoltà attuali legate al forte incremento del prezzo industriale della materia prima e la necessità, da sempre sostenuta da ANAV in ogni sede, anche europea, di eliminare qualsivoglia discriminazione rispetto ad altri segmenti del trasporto passeggeri e merci che già da anni beneficiano dello sconto di accisa”.
Milano, 13 febbraio 2023 - Intesa tra Enit e Trenitalia per potenziare le esperienze di viaggio in Italia. Nel 2022 l’Italia è tornata a viaggiare e ha scelto di farlo in treno. Lo scorso anno Trenitalia ha registrato oltre 1 milione di passeggeri al giorno e quasi 400 milioni di viaggi.
Sci, escursioni ed esperienze gourmet per unire la vacanza in alta quota con la scoperta delle produzioni locali e della ristorazione per il 90% della popolazione senza distinzione tra donne e uomini, come emerge dalla nuova edizione 2023 del Rapporto sul turismo enogastronomico italiano di Roberta Garibaldi. Si tratta della prima analisi dove vengono analizzate attese e propensioni di spesa del turista, dove si scopre anche che il 68% degli intervistati vuole degustare in un ristorante locale i piatti tipici del luogo prescelto e più di uno su quattro ha previsto la visita in un locale o in un bar storico durante la permanenza in montagna. L’esperienza di fine dining tra i monti tenta soprattutto la parte maschile e ancor più la fascia di età 18-24 anni, dove si supera il 27%. La cucina tipica di montagna resta il punto di riferimento per la maggioranza degli intervistati sempre più aperti a nuove esperienze. E quindi sì ai ristoranti ma anche a visite nei luoghi di produzione del cibo per una piena immersione nel mood territoriale. Due turisti su tre, infatti, manifestano la volontà di approfondire questa conoscenza organizzando attività di vario tipo.
Il settore aereo e degli autobus a lunga percorrenza ha raggiunto i 2/3 dei livelli pre-pandemia nel 2022, mentre quello della mobilità condivisa, dei taxi, dell’autonoleggio, dei pedaggi e dei treni è già andato oltre secondo quanto emerge dai dati raccolti negli osservatori Innovative Payments e Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano. In particolare la ripresa del mercato dei trasporti su medie e lunghe distanze in autobus ha raggiunto il 66% del valore del 2019, mentre quello aereo il 73%. Un mercato “in netta ripresa”, in cui però “gli strumenti di pagamento digitali e innovativi non sono ancora uniformemente diffusi.
Il mercato dei viaggi di lusso supera “di gran lunga” i livelli del 2019 secondo Virtuoso. In tutti i settori, le prenotazioni di Virtuoso per il 2023 sono aumentate del 52% rispetto allo stesso periodo del 2019, considerato finora il punto più alto per i viaggi. Le prenotazioni aggregate di hotel per il tempo libero per il 2023 effettuate nel 2022 hanno superato del 135% le prenotazioni del 2020 fatte nel 2019. Tali prenotazioni riflettono tariffe medie giornaliere da record. Per dormire in hotel quest'estate, i viaggiatori di fascia alta hanno finora sborsato, in media, cifre superiori ai 1.800 dollari a notte. E proprio le prenotazioni di luglio viaggiano ad un ritmo superiore dell’83% rispetto allo stesso mese del 2019.
La Penisola sembra non bastare mai: almeno il 20% di chi è stato in Italia negli ultimi 5 anni afferma di esserci stato almeno tre volte secondo un’indagine Enit su 5.004 viaggiatori internazionali provenienti da Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e USA (NY e Miami) presentata alla Bit 2023. In Austria e in Svizzera questa quota sale oltre il 30% mentre gli svedesi sono indietro per interesse tra i viaggiatori verso le destinazioni italiane, anche in termini di frequenza di visite. Ad incidere soprattutto il fattore lontananza. Lo stile italiano è l’aspetto rimasto maggiormente impresso nei ricordi degli intervistati (43,4% dei casi), seguono le bellezze naturalistiche e il patrimonio culturale (rispettivamente 38,9% e 32,8%). Ciò che invece non ha particolarmente stupito gli intervistati, sono i prodotti di lusso.
L'ultimo rapporto della Commissione europea per i viaggi indica come il 77% degli intervistati sia intenzionato a fare una vacanza nei primi sei mesi del 2023 e che il 63% (il 13% in più rispetto a un anno fa) lo farà in un Paese vicino. L'aumento dei costi preoccupa però il 23% degli intervistati, mentre un ulteriore 18% giudica la propria situazione finanziaria incerta. Tuttavia, nonostante l’insicurezza economica, il budget per gli spostamenti resterà invariato. Il 37% (il 6% in più rispetto a un anno fa) spenderà tra i 1.000 e i 2.000 euro a persona e il 19% supererà la soglia dei 2.000 euro. Inoltre il 44% (il 7% in più rispetto al 2022), ha già prenotato in tutto o in parte la prossima vacanza.
Un 2022 da record per Human Company, leader italiano nel turismo open air, che registra 127 milioni di ricavi, con un +48% sul 2021 e un +14% rispetto al 2019, anno record per il turismo nazionale. Le presenze hanno superato di poco quota quattro milioni (+12%), in linea con il valore del 2019. Per quest'anno si punta ad un leggero allungamento della stagione e a una crescita intorno al 5% delle presenze. I tre quarti degli ospiti della società proviene dall'estero in primis tedeschi, olandesi, francesi, austriaci e svizzeri. Ci sarà anche il pieno ritorno di inglesi e irlandesi che valgono circa il 9-10% della clientela. Il trend delle prenotazioni sta andando bene con olandesi e tedeschi che acquistano la vacanza in netto anticipo.