Marevivo lancia la campagna nazionale “Plastic Free e non solo” per invitare tutte le strutture turistiche a eliminare la plastica usa e getta, intraprendere misure volte ad un uso più sostenibile delle risorse e attuare comportamenti virtuosi per la salvaguardia dell’ambiente, in particolar modo del mare.
Saverio Cecchi, 69 anni, toscano da Limite sull’Arno, membro del Cda di GP Yachts srl, è il nuovo Presidente di UCINA Confindustria Nautica, eletto con il 99% dei voti, per il quadriennio 2019-2023.E’ il risultato della votazione avvenuta nel corso dell’Assemblea dei Soci, svoltasi il 20 giugno a Santa Margherita Ligure nell’ambito del SATEC, la convention annuale delle aziende associate a UCINA Confindustria Nautica.
Dall’ultima indagine di World Capital e Nomisma, svolta su un campione significativo di albergatori, ai quali sono state rivolte domande su “Come sarà il settore alberghiero tra 5 anni?” il 69,20% ha risposto positivamente prevedendo una crescita fino al +25%. Inoltre, il 57,70% degli albergatori impiegherà nuovi capitali negli arredi e nella struttura, il 34,60% nella formazione e nelle risorse umane e infine il 26,90% investirà nel potenziamento del marketing.
Per il 73,10% degli utenti che ricercano/acquistano servizi turistici attraverso dispositivi mobili, la ricerca aumenterà e per il 26,90% crescerà in maniera sostanziosa. Il sentiment per l’acquisto di servizi turistici, invece, risulta più frammentato: per il 57,70% infatti aumenterà, per il 30,80% aumenterà in maniera netta, mentre per l’11,50% non cambierà.
Secondo l’International travel managment study 2019, la ricerca condotta annualmente da AirPlus, che ha coinvolto i travel manager aziendali di 31 Paesi, sempre più viaggiatori d’affari scelgono di pagare le proprie trasferte con carte di credito virtuali e l’Italia è uno di questi. Secondo lo studio, in soli quattro anni il numero globale delle aziende che fa affidamento alle carte virtuali per saldare i costi dei soggiorni in hotel è quadruplicato, passando dall’8% del 2015 al 31% (quasi un’azienda su tre) registrato nel 2019. In testa alla classifica c’è l’Australia, dove il 46% delle aziende fa uso di questo tipo di pagamento, seguita però a poca distanza dall’Italia, che registra un 44% di utilizzo. Più tradizionalisti gli svizzeri, per i quali sceglie questa forma di pagamento solo un’azienda su dieci.
Secondo il consueto monitoraggio di Enit sugli operatori internazionali per la primavera/estate 2019 si registra una ulteriore crescita dei viaggi con motivazione culturale e enogastronomica. Per l'enogastronomia, gli aumenti rilevati dai tour operator variano dal +5% al +20% sul medesimo periodo del 2018, mentre per i viaggi culturali gli aumenti riscontrati dai tour operator variano dal +5% al +30% sulla primavera/estate 2018 con picchi del +45% per la Cina e oltre il 100% per il Giappone. Naturalmente le mete classiche del turisdotto italiano la fanno da padrone: Roma, Firenze, Venezia e Napoli non mancano nel ‘menù’ di nessun mercato, ma ci sono alcune novità che ridisegnano i circuiti dei turisti all’interno del Bel Paese.
Secondo l’indagine della Banca d’Italia sul turismo internazionale, nel 2018 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata a un tasso sostenuto (6,5%) – raggiungendo quasi 42 miliardi di euro – sospinta dai turisti provenienti dall’Europa e dal Nord America. La spesa dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta in modo meno marcato (3,8%). Il numero di visitatori che pernottano in Italia è cresciuto di circa 4 milioni rispetto al 2017. Decisamente meno forte è stato invece l’aumento dei visitatori stranieri in Germania e soprattutto in Spagna, il secondo paese al mondo per numero di arrivi, dopo la Francia.
Il 20 giugno al Mibac il presidente di Symbola, Ermete Realacci e il Segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli, con il coordinamento del Segretario generale di Symbola, Fabio Renzi hanno presentato il Rapporto 2019 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”. Dallo studio emerge che la cultura è uno dei motori trainanti dell’economia italiana, uno dei fattori che più esaltano la qualità e la competitività del made in Italy. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo, fatto da imprese, PA e non profit, genera quasi 96 miliardi di euro e attiva altri settori dell’economia, arrivando a muovere, nell’insieme, 265,4 miliardi, equivalenti al 16,9% del valore aggiunto nazionale.
L’approvazione dell’emendamento 1.6, presentato dalla Relatrice on.le Giorgia Andreuzza nel corso dei lavori della X Commissione, in sede di discussione sulla Delega al Governo in materia di turismo (C. 1698) che include tra i “settori turistici emergenti” anche “il turismo sanitario e termale”, è una buona notizia, secondo Federterme, l’Associazione rappresentativa dell’industria termale italiana. In dettaglio il testo approvato recita “ il turismo sanitario e termale, basato su un’offerta di viaggio e permanenza improntata sulla cura della salute e la ricerca del benessere, che preveda trattamenti sanitari specifici e assistenza da parte di personale medico professionalmente qualificato” ed è rispondente ad una precisa richiesta di norme finalizzate a definire una politica organica di attrazione del “turismo sanitario e termale”, presentata da Federterme nell’Audizione, in sede referente del ddl C1698 recante “Delega al Governo in materia di Turismo”, del 4 giugno scorso.
Il 19 giugno i vertici di Appi (Associazione Parchi Permanenti Italiani) e di Anesv (Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti), aderenti a Federturismo, hanno presentato a Roma il libro “L’industria dei Parchi Divertimento: un patrimonio di valore per il territorio”. Dallo studio è emerso il profilo di un comparto in costante sviluppo che conta più di 230 parchi tematici, acquatici e faunistici, che ha sviluppato un giro d’affari di 376 milioni di euro ai quali vanno aggiunti circa 800 milioni di euro dell’indotto, con 18,4 milioni di biglietti venduti ed un trend annuale di crescita a doppia cifra che è stimato intorno al +10%.