Aumento del 12% del traffico aereo nei cieli europei nella settimana dal 15 al 22 giugno, durante la quale sono state riaperte la maggior parte delle frontiere interne in UE e gli aeroporti italiani sono fra quelli in cui si è verificato il maggiore incremento, secondo l’ultimo bollettino settimanale di Eurocontrol.Il 23 giugno sono decollati e atterrati in Europa 8.769 velivoli, 959 in più rispetto alla settimana precedente (+12%). Nonostante la lenta ripresa del traffico aereo, la media dei movimenti resta però del 75,1% inferiore rispetto a un anno fa (26.501 voli in meno). Nella stessa giornata, la compagnia aerea più attiva è stata Turkish Airlines (401 movimenti), mentre l’aeroporto più trafficato Parigi Charles de Gaulle (425 movimenti).
L’Onu lancia l’allarme per il turismo: la pandemia avrà un effetto devastante sul settore, con perdite che potrebbero superare i 3.300 miliardi di dollari. Il turismo è stato tra i settori più colpiti, tra voli cancellati e la paura di spostarsi che è ancora molto presente, anche in una fase in cui viaggiare è di nuovo permesso. I mesi estivi saranno un termometro di quanto accadrà, ma le stime sono preoccupanti.
Ancora un calo sul fronte della domanda passeggeri, seppur con una nota positiva, secondo la Iata sui dati di maggio, che attestano un -91,3% rispetto allo steso mese del 2019. Il dato, però, evidenzia un lieve aumento rispetto al calo annuale del 94% registrato nell'aprile 2020, il miglioramento è stato trainato dalla ripresa in alcuni mercati domestici, in particolare la Cina. La domanda internazionale di passeggeri di maggio è diminuita del 98,3% rispetto a maggio 2019, praticamente invariata rispetto al calo del 98,4% registrato ad aprile. La capacità è crollata del 95,3% e il fattore di carico è sceso di 51,9 punti percentuali al 28,6%, il che significa che in media sono stati occupati poco più di un quarto dei posti.
L'Italia reagisce: ad oggi (19 giugno) sono 4 su 10 le camere delle strutture ricettive prenotate online - dai turisti italiani e stranieri - che risultano ancora prenotabili nel 62 per cento dei casi. Venezia un po' più in affanno con il 68% di camere ancora disponibili mentre Rimini si sta riprendendo con la metà delle notti già prenotate. Resistono le grandi città d'arte con una quota di mancate prenotazioni del 26% a Firenze, 38% a Roma, 39% a Milano, 47% a Napoli.
E’ UNA NORMA STRAORDINARIA EMANATA IN “TEMPO DI GUERRA”. IL RIMBORSO AI CONSUMATORI CI SARA’ AL TERMINE DEL PERIODO DI VALIDITA’
Le Associazioni rappresentative del Turismo Organizzato, Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto si aspettano che il Governo difenda strenuamente e, soprattutto, pubblicamente la propria posizione, provvedendo a rendere i voucher strumenti maggiormente flessibili, ma non mettendo minimamente in discussione il principio sul quale si fonda la norma.
L’inizio di luglio conferma la situazione difficile per il settore e in particolare le città d’arte
L’assenza del turismo internazionale che per l’Italia vale più del 50% delle presenze e 44,3 Mld di euro, sta mettendo a dura prova le imprese del settore alberghiero e tutto l’indotto turistico in particolare nelle città d’arte.
“Il settore dell’ospitalità, duramente colpito da questa crisi è ancora sospeso nel limbo dell’incertezza, il Governo deve immediatamente allineare al divieto di licenziamento la cassa integrazione, altrimenti i costi per le nostre aziende non saranno sostenibili e rischiamo di chiudere le serrande definitivamente con evidenti ripercussioni sui livelli occupazionali del Paese - torna a chiedere attenzione per il settore HO.RE.CA il Presidente di M.I.O. Italia – Federturismo Paolo Bianchini che prosegue - è necessario evitare qualsiasi danno di ritorno e per questo chiediamo uno stop alle causali nei rinnovi dei contratti a termine e nelle proroghe, così come l’eliminazione del tetto massimo dei contratti attivabili e una deroga ai requisiti per il lavoro intermittente, queste misure ci permetterebbero di provare a tenere in piedi le nostre aziende fino alla completa ripartenza del settore legato al turismo e all’ospitalità.”