C’è grandissima preoccupazione tra gli operatori del settore turistico alberghiero per le informazioni che stanno circolando in queste ore sulla stampa in merito al Decreto Sostegni. È sotto gli occhi di tutti la drammatica situazione in cui versano le aziende. Le perdite toccano, e per alcuni addirittura superano, l’80%! È chiaro, con queste premesse, che se i sostegni saranno definiti secondo quanto riportato dalla stampa, risulteranno del tutto inadeguati per le aziende e i settori più colpiti. È indispensabile prevedere interventi mirati e proporzionali per tutte quelle realtà che hanno subito perdite di gran lunga superiori al 30% così come indicato dal provvedimento.
Il Ministero dell’Interno ha risposto positivamente ad un interpello rivolto da ASTOI Confindustria Viaggi, l’Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating in Italia, circa la possibilità diconsentire, nelle zone ad oggi soggette a restrizioni, lo spostamento di viaggiatori che intendano recarsi in un Paese estero aperto e “fruibile” per turismo. Come noto, ad oggi è consentito viaggiare per motivi di turismo verso i Paesi inclusi nell’elenco Cdel DPCM 2 marzo 2021, che regola anche gli spostamenti da e per l’estero.
I cittadini europei potranno tornare a viaggiare quest’estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. Sono i contenuti chiave del nuovo pass Covid presentato dalla Commissione Ue per rilanciare i viaggi in Europa. Il certificato, che dovrebbe essere disponibile da giugno in formato digitale o cartaceo, sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato, ha spiegato il commissario europeo per la Giustizia Reynders.
La Cina quando cesseranno le restrizioni internazionali sarà uno dei primi mercati turistici a ripartire. Se ne è parlato il 18 marzo nel corso del webinar organizzato da Ice, in collaborazione con Federturismo ed ENIT, dedicato a “Le potenzialità di incremento del turismo italiano. Focus Paese Cina“. Pre pandemia l’Italia era la prima destinazione europea per i turisti cinesi, e la 12° al mondo – ha commentato l’ambasciatore italiano a Pechino Luca Ferrari.
Otto persone su dieci sono pronte a viaggiare in aereo purché vaccinati e senza il rischio di quarantene a destinazione, condividendo misure di sicurezza igienico-sanitarie e gestendo i rischi Covid-19 secondo il sondaggio Iata. L’88% degli intervistati ritiene necessario il giusto equilibrio e condivisione di misure di controllo nella gestione dei rischi Covid-19; mentre quasi la metà degli intervistati giudica esagerate le attuali restrizioni ai viaggi aerei adottate da numerosi Paesi nel mondo ed inoltre ben il 68% delle persone si sente frustrata per la perdita di libertà di viaggiare, con uno stress mentale che ha colpito ben il 40% dei viaggiatori potenziali.
C'è un fondo di ottimismo nella quarta edizione di "Global Travel Distribution", la ricerca condotta da Aigo e Travel Consul tra 1.200 professionisti del settore in oltre 20 mercati, sebbene, rispetto all’edizione di settembre 2020, l’aspettativa di una ripresa nel terzo e quarto trimestre 2021, passi dal 34% all’odierno 4,1%. Il primo dato a emergere è una cauta fiducia sulla ripresa, attesa non prima del 2022. In Italia, dicono i dati, il 36% dei consumatori guarda alla stessa destinazione che ha prenotato lo scorso anno, il 45% sta aspettando per decidere le nuove date e la destinazione del viaggio: calano dell'11% le cancellazioni, che dal 46% dello scorso settembre 2020 scendono al 35%.
Per la Banca d’Italia nel mese di dicembre 2020 permane una drastica contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita. Il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha registrato un avanzo di 138 milioni di euro, a fronte di 482 milioni nello stesso mese dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (455 milioni) sono diminuite dell’81,2% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (317 milioni) sono scese dell’83,6. Nel quarto trimestre del 2020 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia si è contratta del 76,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre quella dei viaggiatori italiani all’estero è diminuita dell’80,2%.
AdR accusa le conseguenze del Covid nel bilancio 2020 con un calo, di traffico, ricavi e una perdita pari a 143,4 milioni di euro rispetto ad un utile di 245,2 milioni di euro registrato nel 2019. Il traffico passeggeri è stato particolarmente impattato dalla diffusione globale del Covid-19, complessivamente è diminuito del 76,8% rispetto al 2019, con 11,5 milioni di passeggeri transitati a Fiumicino e Ciampino. In particolare, dopo i valori minimi registrati nei mesi di aprile e maggio 2020, il segmento domestico ha mostrato un lieve recupero chiudendo con una variazione del -67,5% rispetto al 2019; più colpiti invece il segmento UE in diminuzione del -77,1%, e il segmento Extra UE, in diminuzione del -84,2%.
Ipk International ha presentato gli ultimi risultati del World Travel Monitor sulle tendenze nell'anno della pandemia e sulle intenzioni di viaggio nel 2021.
A livello globale, nel 2020 l'outgoing è diminuito di circa il 70%, con perdite a seconda del continente e della tipologia di viaggio: in Asia, dove la pandemia ha colpito per prima, il calo è stato di quasi l’80%, mentre i viaggi in uscita degli europei hanno registrato le perdite più basse con meno del 66%; per l’America Latina, -70%; per il Nordamerica, -69%.
Si sono aperte ufficialmente, il 12 marzo, le iscrizioni del 61° Salone Nautico, organizzato da Confindustria Nautica, in programma a Genova dal 16 al 21 settembre prossimi. Il Salone Nautico prepara la sua sessantunesima edizione dopo un anno complesso e importante in cui l’evento si è distinto come l’unico appuntamento di settore organizzato in presenza in Europa gestito nel segno dell’efficacia, della sicurezza e della qualità dei contatti per gli espositori e per il pubblico. I dati di mercato a valle della manifestazione hanno certificato i risultati ottenuti, come è emerso dalle dichiarazioni degli espositori e dalle analisi di Assilea (l’Associazione italiana delle aziende del leasing) che indicano un aumento del 21,34 % del numero dei contratti stipulati nel 2020, con un picco nel mese di ottobre, in corrispondenza e a seguito dell’evento.
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