I viaggiatori cinesi tornano in Italia. Il Bel Paese rinomato per l’enogastronomia tipica, le città d’arte e i marchi di moda ora fa gola anche per natura, sport, bleisure e wellness. in Europa nel 2023 - in base alle proiezioni del China Outbound Tourism Research Institute diffuse da European Travel Commission - è possibile aspettarsi circa 6 milioni di arrivi di cui 2 milioni dovrebbero riguardare l’Italia.
Sarà il volto di Marco Mengoni in cover su La Freccia di maggio ad accompagnare i viaggiatori di Trenitalia per tutto il mese. Vincitore del Festival di Sanremo 2023 con Due Vite, il cantante - rappresentante dell’Italia all’Eurovision Song Contest - è pronto a scaldare i motori per il tour estivo. Ma il suo non è l’unico volto che il magazine offre ai suoi lettori. All’interno, infatti, trovano spazio la cantante Fiorella Mannoia, il jazzista Danilo Rea, il conduttore radio e tv Gabriele Corsi, l’attrice Daniela Poggi e il cantautore Niccolò Fabi.
Potrebbe essere questo il prologo di un racconto fatto di passione e ricerca per la bellezza, l'arte, la cultura, il buon cibo e tutto ciò che fa del Made in Italy un vero e proprio stile di vita. Italy for Weddings, la divisione creata da Convention Bureau Italia con l’endorsement di ENIT è lieta di annunciare oggi la nascita di "Italy I do" il primo podcast italiano dedicato al mondo del matrimonio, dei grandi eventi e del Destination Wedding, frutto dell’incontro professionale e creativo di Angelo Garini e Tabata Caldironi, ideatori, conduttori e produttori del format, già noti al grande pubblico per il fortunato pilot radio “Let’s Celebrate”, tra i podcast più seguiti in Italia nel 2021 a tra i più divulgati nel mondo grazie ad una diffusione capillare in 12 paesi (Dati Spotify).
Secondo il World Travel Monitor di Ipk International sarà il mercato indiano a guidare i flussi turistici del futuro. Nel 2022, l’outgoing dall'India ha registrato una ripresa superiore alla media, generando per la prima volta il volume di viaggi in uscita più elevato fra i paesi asiatici, con volumi superiori a quelli da Cina, Corea del Sud e Giappone. Rispetto alle cifre pre-pandemia, i viaggi hanno raggiunto poco più della metà del volume realizzato nel 2019. In dettaglio, il World Travel Monitor di Ipk ha registrato un aumento del 190% su base annua dei viaggi in uscita dall'India nel 2022, significativamente superiore all'aumento medio globale del 90%. Con circa dieci milioni di viaggi all'estero, l'India è quindi il principale mercato di origine asiatico. Nel 2019 invece, l'India si era classificata al quinto posto dietro a Cina, Corea del Sud, Giappone e Taiwan.
Secondo le elaborazioni Lybra Tech, la domanda turistica per il mese di giugno è variegata e presenta delle particolarità interessanti. In base ai dati sulle ricerche nelle strutture ricettive, i flussi turistici inizieranno ad aumentare gradualmente nel mese di maggio e con l’arrivo di giugno, mentre alcune destinazioni come le città d’arte saranno già in piena attività, le località balneari si preparano ad accelerare il ritmo. Di tutti gli utenti che nel mese di marzo hanno cercato un pernottamento per l’Italia (circa 2,1 milioni), il 65% proviene dall’estero: è un valore molto alto, quasi un monopolio, ma non sorprende, dato che gli italiani si stanno concentrando sulla pianificazione delle vacanze al mare di luglio e agosto. Gli stranieri, invece, sono meno propensi a visitare lo stivale con le alte temperature estive, soprattutto considerando che stiamo parlando principalmente di americani, inglesi e tedeschi. Gli Stati Uniti, infatti, sono al primo posto tra le nazionalità dei turisti più desiderosi di visitare l’Italia a giugno e rappresentano ben il 16,0% del totale della domanda. Seguono il Regno Unito (14,4%), Germania (7,5%), Francia (6,8%) e Svizzera (3,1%). Ma anche alcuni mercati interessanti nonostante una quota di domanda relativamente bassa, e cioè: Giappone (2,9%), India (1,5%), Brasile (1,4%) e Singapore (1,3%).
L’Unwto stila un rapporto sul turismo di montagna, “Understanding and Quantifying Mountain Tourism", che rappresenta tra il 9 e il 16% degli arrivi turistici internazionali in tutto il mondo, traducendosi in 195-375 milioni di turisti solo nel 2019. Tuttavia, la scarsità di dati relativi al turismo montano nazionale rende difficile o addirittura impossibile valutare gli impatti economici, sociali e ambientali di questo importante segmento. Le montagne ospitano circa 1 miliardo di persone, alcune delle quali tra le più povere e isolate del mondo. Allo stesso tempo, le montagne attirano da tempo turisti interessati alla natura e alle mete all’aria aperta e alle attività all’aria aperta come passeggiate, arrampicate e sport invernali. Calamitano anche i visitatori con la loro ricca biodiversità e le vivaci culture locali. Tuttavia, nel 2019, i 10 paesi più montuosi (in termini di altezza media sul livello del mare) hanno ricevuto solo l’8% degli arrivi di turisti internazionali nel mondo.
Il report del Wttc sull’impatto economico del turismo nel 2023 mostra che quest’anno si arriverà al 95% rispetto al pre Covid: 9,5 trilioni di dollari, il 5% in meno rispetto al 2019. Nel rapporto emerge che 34 Paesi del mondo hanno già superato i livelli del 2019. L’impatto economico del turismo nel 2022 è cresciuto del 22% su base annua, raggiungendo i 7,7 trilioni di dollari (il 7,6% dell’economia globale). Il Wttc sottolinea che il conflitto in corso in Ucraina e le prolungate restrizioni ai viaggi hanno avuto un impatto significativo sulla ripresa globale. Ma la riapertura della Cina a gennaio ha dato nuovo slancio al settore, che il prossimo anno vedrà il pieno recupero. Nel 2022, comunque, il travel ha creato 21,6 milioni di nuovi posti di lavoro, per un totale di oltre 295 milioni a livello globale.
Secondo l’osservatorio di Assaeroporti il primo consuntivo 2023 per gli aeroporti italiani nel trimestre gennaio/marzo ha fatto registrare 35,8 milioni di passeggeri, pari a un +55% rispetto al trimestre 2022 e a un -4,5% rispetto al 2019, ultimo anno pre Covid. A spingere il buon trend di ripresa ha contribuito soprattutto il mese di marzo con 12,3 milioni di passeggeri (+34% su marzo 2022) con un -5% rispetto al marzo 2019. Consistente anche la ripresa dei movimenti aerei che nel primo trimestre sono stati oltre 304mila pari a un +19% sul 2022. Le migliori performance del mese di marzo le hanno fatte registrare gli scali di Roma-Fiumicino, con 2,7 milioni di pax (pari a un +69% rispetto al marzo 2022), l’aeroporto di Malpensa con 1,9 milioni di utenti (quasi un +40%) e lo scalo di Bergamo con 1,2 milioni di passeggeri (+26% rispetto al marzo dello scorso anno).
Secondo Clia gli italiani che nel 2022 sono saliti a bordo di una nave da crociera sono stati 800mila registrando un aumento del +247% rispetto al 2021, dato che consente di avvicinarsi ai livelli del 2019, quando furono 950 mila, un numero che sarà superato già nel 2023. Negli ultimi due anni le attività sono progressivamente tornate a pieno regime e per il 2023 si prevede di arrivare a 33 milioni di passeggeri totali, con un +11% sul 2019. Per quanto riguarda il 2022, sono più di 20 milioni le persone che nel mondo hanno scelto di trascorrere una vacanza in crociera. In Europa sono state 5,8 milioni (+228% sul 2021) e le tre principali destinazioni sono state il Mediterraneo (38,4%), il Nord Europa (il 29%) e i Caraibi (10,6%). In particolare, tra gli abitanti del Vecchio continente, l’Italia si conferma la meta preferita.
Secondo i dati Eurostat nell’Unione europea l’occupazione arriva al 75% nella fascia di età tra i 20 e i 64 anni nel 2022. È la percentuale massima raggiunta dal 2009. Nel 2020 il tasso di occupazione – ovvero le persone che hanno un impiego in rapporto alla popolazione in età lavorativa – era calato al 72% a causa della pandemia di Covid-19, ma è risalito poi al 73% nel 2021 per guadagnare altri due punti percentuali lo scorso anno. L’Italia, però, resta indietro rispetto all’intera Unione europea con un’occupazione al 65%, dieci punti percentuali in meno della media, lavorano più i greci (66%) e i rumeni (69%) tra i 20 e i 64 anni che gli italiani. Tra i Paesi membri, Olanda (83%), Svezia ed Estonia (entrambe all’82%) sono decisamente in testa.
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