Un minor numero di voli, viaggi che hanno coperto distanze limitate, meno anticipo sulle prenotazioni e mediamente trasferte più lunghe per il 2020; ripresa di alcuni voli intercontinentali e viaggi programmati con più anticipo nei primi tre mesi dell’anno in corso secondo quanto riporta l’AirPlus Business Travel Index, che registra i dati delle transazioni di volo effettuate con le soluzioni di pagamento AirPlus in Italia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Francia, Olanda e Regno Unito.
Nella seconda parte del 2020, in Europa, si è registrato 1/7 (un settimo) dei collegamenti aerei rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche le distanze percorse sono state più brevi: sul totale dei voli effettuati dai viaggiatori d’affari in Europa, il 52,2% sono stati voli domestici, contro il 39,2% dello stesso periodo del 2019. Tra luglio e dicembre 2020, il 37,5% dei voli d’affari in Europa sono stati collegamenti continentali, mentre negli stessi mesi del 2019 questo dato si attestava a poco meno del 50%.
L’emergenza Covid-19 ha spazzato via l’80% degli eventi e delle attività programmate per il 2020 dalle Pro Loco aderenti all’Unpli Aps secondo la ricerca “L’impatto del Covid-19 sul sistema delle Pro Loco d’Italia in ambito sociale, economico, turistico e culturale” realizzata da Cgia di Mestre-Centro Studi Sintesi. Alla luce dell’annullamento dell’80% degli eventi, solo per sagre e fiera le comunità hanno perso un valore della produzione attivato che ammonta ad 1,5 miliardi di euro; nonostante tutto, il 65% ha avviato iniziative sociali per fronteggiare l’emergenza.
Il settore dei trasporti è in chiara ripresa, ma i nuovi controlli potrebbero creare attese di 5 ore a viaggio quando si tornerà al 75% del traffico del 2019 e addirittura di 8 ore quando si tornerà al 100% della domanda pre-Covid. Ecco perché tutti gli operatori stanno investendo fortemente sulla digitalizzazione: secondo l'Air Transport IT Insight di Sita, nel 2020 l’84% delle compagnie aeree e l’89% degli aeroporti hanno previsto investimenti per soluzioni touchless; il 79% delle aerolinee ha in piano l’implementazione di terminal self-service per l’imbarco bagagli e il 71% degli scali intende utilizzarli per i controlli di frontiera.
Valori dei marchi a picco per il mondo dell’ospitalità secondo la consueta analisi dei 50 brand top dell’hotellerie globale condotta ogni anno da Brand Finance: il loro valore complessivo è infatti sceso dai 70,2 miliardi di dollari del 2020 ai 47,2 miliardi di quest’anno. Nel dettaglio, Hilton mantiene la propria posizione di leadership anche nel 2021, nonostante un calo del valore del marchio del 30%, fino a 7,6 miliardi di dollari. La compagnia omonima è anche quella che detiene il valore di gruppo più elevato, con i 13,8 miliardi di dollari dei suoi sette brand presi nel loro complesso.
Secondo il Market Reports World il mercato globale del lusso vedrà una crescita esponenziale del valore di 1.232,77 miliardi di dollari nel periodo 2021-2025.
Ad esempio in aprile i viaggiatori altospendenti statunitensi hanno dichiarato di aspettarsi di fare almeno quattro viaggi nel corso del prossimo anno. In Nordamerica sí assiste ad un aumento del booking impressionante in strutture esclusive come The Beverly Hills Hotel e BelAir in California, le suite sono richiestissime e la tariffa media giornaliera supera i mille dollari.
Quanto al segmento crociere, i brand americani di alto livello stanno registrando incredibili numeri di vendite nel comparto luxury e premium, il colosso Msc ha appena lanciato il suo nuovo brand Explora Journeys per chi desidera fare crociere a cinque stelle.
Secondo la ricerca di Isnart nei mesi di luglio e agosto la presenza di turisti stranieri in Italia segnerà un incremento del 32% circa rispetto agli stessi mesi dello scorso anno.
Questo segnale sembra confermare la buona percezione che a livello internazionale si ha dell’andamento della campagna vaccinale e della riduzione dei nuovi contagi in Italia, oltre che dell’introduzione del Green Pass europeo. Negli stessi mesi è però prevista una flessione del turismo domestico, con presenze in calo del 12,5% rispetto allo scorso anno. Una diminuzione riconducibile in parte alla ridotta disponibilità economica delle famiglie e in parte a scelte di vacanze all’estero verso paesi che hanno annunciato in anticipo programmi di apertura e cessazione dell’obbligo di indossare mascherine all’aperto. In particolare, si sta facendo sentire la concorrenza di Grecia e Croazia. Malgrado ciò, il turismo domestico resterà comunque dominante sull’intero 2021, con un’incidenza stimata superiore al 68% contro il 50% del 2019.
Il settore del turismo è stato tra i più colpiti dalla pandemia, con ripercussioni sull’intera value chain, su domanda e offerta: nel 2020 in Italia è stato registrato un calo del 60% dei visitatori rispetto al 2019, circa 70 milioni di visitatori in meno (con una riduzione dei pernottamenti turistici di circa 224 milioni), per una perdita complessiva di 95 miliardi di euro. I visitatori internazionali sono diminuiti del -71%, mentre quelli domestici sono calati del -46. Guardando ai primi dati del 2021, la situazione non è ancora particolarmente migliorata: rispetto a febbraio 2020, quando ancora era consentito viaggiare, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono diminuite del -79% (357 milioni di euro), mentre la spesa degli italiani all’estero è calata del -69,5% (430 milioni di euro).
Da un’indagine demoscopica realizzata da SWG e da CISET nel mese di maggio 2021 per Pugliapromozione, che ha coinvolto circa 1300 maggiorenni residenti in Italia, il ‘clima turistico’ appare più disteso, tuttavia la preoccupazione per la pandemia è ancora elevata. La maggior parte degli italiani (il 64%) si dichiara molto propenso a svolgere una vacanza durante il periodo estivo, in linea con le intenzioni registrate a luglio 2020 (62%). Cresce però la percentuale di turisti italiani intenzionati a rimanere all’interno dei confini nazionali (+4%): l’andamento delle vaccinazioni in Italia è confortante, al contrario invece le preoccupazioni per la diffusione del virus nel resto del mondo rimangono elevate.
La Spagna è attualmente la destinazione di vacanza all’estero più cercata su Booking.com da inglesi, italiani e danesi; la seconda destinazione non nazionale più cercata per i belgi e la terza per gli svizzeri, invece l’Italia è la destinazione per le vacanze più ricercata da spagnoli e svizzeri, la seconda per danesi e cechi e la terza per i belgi.
Quasi la metà dei tifosi italiani (46%), un terzo dei tifosi belgi (31%) e un quinto dei tifosi inglesi (18%) hanno indicato la Spagna come la nazione più accogliente di Uefa Euro 2020. Mentre due quinti dei tifosi spagnoli (40%), un quarto dei belgi (26%) e quasi un quinto dei tifosi inglesi (18%) ritengono che l’Italia sia il Paese più ospitale.
Nelle ultime quattro settimane le ricerche in Italia, per i viaggi a luglio e agosto, sono aumentate in media del 25% di settimana in settimana. Roma, il Lago di Garda, il Salento e Rimini sono tra le destinazioni più ricercate quest’estate, con Roma e il Lago di Garda che mostrano una delle più alte crescite anno su anno (YoY- year over year) con +425% YoY e +355% YoY rispettivamente. E i primi 5 Paesi internazionali che segnalano interesse a viaggiare in Italia quest’estate sono Francia, Usa, Germania, Danimarca e Svizzera, con la Danimarca che ha la più forte crescita di interesse su base annua a +975% YoY, seguita dagli Usa con +695% YoY secondo i dati Expedia Group relativi all’andamento del nostro Paese a maggio-giugno 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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