· per il progetto “Stazioni d’Artista” con l’opera Paesaggio Urbano VIII di Sten e Lex a Roma Ostiense
Centostazioni, Società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha ricevuto oggi - nella sede della Fondazione Feltrinelli di Milano - il premio “Cultura + Impresa 2016”, con Menzione Speciale nella categoria “Produzioni Culturali d’impresa”, per il progetto “Stazioni d’Artista”.
“Stazioni d’Artista”, avviato a giugno 2016, nella sua prima tappa ha fatto scalo a Roma Ostiense con l’opera di street art “Paesaggio Urbano VIII”, degli artisti italiani di fama internazionale Sten e Lex: un maxi murale su uno spazio di 400mq situato sul lato Piazzale Matteucci dello stazione, la terza per importanza della capitale e fondamentale nodo intermodale grazie ai numerosi collegamenti tra ferrovie e trasposti urbani.
Il progetto artistico, in linea con quanto avviato da FS Italiane su scala nazionale per il recupero ambientale, decoro delle aree di stazione e tutela del bene comune, fa parte di una serie di iniziative legate all’arte e alla cultura, finalizzate alla riqualificazione degli spazi ferroviari ed alla trasformazione delle stazioni in luoghi integrati con il territorio circostante, attraverso lo sviluppo di attività commerciali e servizi al viaggiatore, in grado di migliorare la Travel Experience.
Il premio, promosso da Federculture e The Round Table in collaborazione con la Regione Lombardia e ALES, è il più importante appuntamento italiano dedicato alle produzioni culturali d’impresa e quest’anno ha coinvolto 27 giurati, esperti e rappresentanti del mondo della comunicazione, dell’arte e della cultura, impegnati nella valutazione di 20 progetti finalisti.
È stato approvato ieri l’emendamento alla c.d. Manovrina che rimodula il Tax Credit in favore delle imprese alberghiere, eliminando di fatto il tetto massimo di spesa previsto per l’acquisto di mobili e complementi d’arredo.
Il c.d. Art Bonus ha introdotto nel 2014 un credito di imposta a favore delle imprese alberghiere in percentuale – inizialmente del 30%, poi innalzato al 65% con la proroga al 2019 contenuta nella Legge di Bilancio 2017 – sulle spese effettuate per le ristrutturazioni, compreso l’acquisto di mobili e complementi di arredo fino ad esaurimento dello stanziamento che era limitato, per tale voce specifica, al 10% del totale.
Assomarinas è stata ricevuta, oggi 9 maggio, in Audizione dalle Commissioni riunite Finanze e Attività Produttive della Camera dei Deputati sull'esame dei progetti di legge di revisione e riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico ricreativo.
In considerazione dell’importanza strategica per il nostro Paese delle concessioni della portualità turistica e a tutela dell’operatività di un settore in sofferenza, in cui negli ultimi anni il 40% dei porti turistici italiani ha avuto difficoltà finanziarie legate anche al contenzioso sui canoni demaniali e in cui alcuni scali sono addirittura arrivati al concordato fallimentare, come Assomarinas abbiamo in questa sede avanzato alcune proposte per noi fondamentali.
Innanzitutto chiediamo che la direttiva Bolkestein non sia applicata alle concessioni demaniali marittime perché trattandosi di concessioni di beni e non di autorizzazioni all’esercizio di servizi, le concessioni relative alla costruzione e gestione di strutture per la nautica da diporto vedono quale elemento centrale dell’intervento amministrativo la realizzazione del porto turistico e non la gestione di un servizio, che in assenza della costruzione non sarebbe concepibile.
Assomarinas ha, inoltre, manifestato la necessità di tutelare con un congruo periodo di proroga (30 anni) il legittimo affidamento delle imprese che hanno ottenuto la concessione demaniale prima del 2009 e di porre rimedio al contrasto con i principi costituzionali della disciplina relativa all’ammontare dei canoni demaniali delle concessioni relative ai porti turistici, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n.29/2017.
Roma, 9 maggio 2017
Il confronto con Spagna e Portogallo conferma la possibilità delle proroghe.
Dopo l’audizione di Assobalneari e Federturismo, un primo passo avanti.
«Si tratta di una situazione oramai chiara: Spagna e Portogallo hanno concesso proroghe fino a settantacinque anni e non è stata aperta nessuna infrazione da parte dell’Unione europea. Chiediamo che anche l’Italia prosegua su questa strada». A dirlo è Fabrizio Licordari, Presidente nazionale di Assobalneari Italia Confindustria.
A seguito dell’audizione di Assobalneari e Federturismo alla Camera, dove è in discussione il Ddl delega di “Revisione e riordino del demanio” approdato alle commissioni congiunte Finanze e Attività produttive, le schede preparate dall’ufficio giuridico della Camera danno ragione alle tesi fin qui portate avanti dagli imprenditori balneari aderenti a Federturismo Confindustria. «Sono quattro anni che consegniamo a tutti gli interlocutori le legislazioni integrali e in lingua originale. Adesso, dopo che lo abbiamo fatto nuovamente in audizione, sembra che qualcuno se ne sia finalmente accorto; infatti è proprio in seguito alla nostra attività che è giunto questo chiarimento dall'ufficio giuridico della Camera. Le schede sono estremamente riassuntive, ma almeno rappresentano un primo passo in avanti a conferma della verità». Dunque, come precisa Licordari, ci sono casi concreti che dimostrano un’applicazione differente della Bolkestein. «Per il contesto portoghese viene identificata la scelta politica di garantire alle aziende un periodo lungo che assicuri ai titolari di concessione il cosiddetto “diritto di preferenza”. Per la Spagna si parla invece di certezza giuridica nei rapporti di concessione e nel regolamento attuativo della legge che ha previsto una proroga fino a settantacinque anni, è stato anche introdotto il rafforzativo della preferenza per il concessionario uscente in caso di domanda di rinnovo. Questo è quello che chiediamo: ossia che si scelga politicamente di procedere ad una proroga di trent’anni per garantire certezza agli operatori italiani che comunque in qualsiasi caso devono avere un diritto a poter continuare a svolgere l’ attività che nel tempo hanno creato». L'approvazione della legge delega di revisione e riordino della normativa sul demanio marittimo, come sottolineato anche da Federturismo Confindustria, «rischia di modificare unilateralmente in Europa le condizioni di accesso al mercato senza garantire reciprocità con altri paesi europei, nostri diretti concorrenti, che potranno, se approvata la norma, liberamente acquisire la gestione del nostro patrimonio demaniale senza possibilità di reciprocità per i nostri imprenditori».
Entrando nel merito, la Camera descrive come non ci sia stata nessuna infrazione europea per i due paesi. «Quanto identificato dai tecnici della Camera dimostra che è possibile attuare diversamente la Bolkestein per difendere oltre trentatré mila aziende italiane. Nel 2007 il Portogallo con il decreto legge denominato “Legge di Acqua”, nel rinnovo di durata di settantacinque anni delle concessioni, ha riconosciuto il diritto del concessionario uscente ad essere preferito rispetto ad altri concorrenti. Un articolo molto simile che la commissione europea ha fatto abrogare all’Italia con la procedura di infrazione del 2009. Per quanto riguarda la Spagna nel 2013 viene varata la Ley de Costas auspicata addirittura da Bruxelles che prevede una proroga secca da trenta a settantacinque anni delle concessioni in essere in base alla loro tipologia, senza le procedure di evidenza pubblica imposte invece per l’Italia praticamente nel corso dello stesso periodo temporale. Stiamo parlando di paesi molto simili all’Italia, con l’economia turistica che è trainante e con una consolidata industria balneare. In questo caso il nostro governo invece che tutelare questa ricchezza e permettere all’Italia di diventare il paese guida del settore in Europa, sceglie di minare foltamente le basi di questa industria». Ma vi è altro, precisa Licordari. «In sede di audizione, le amministrazioni dello stato preposte al settore (Agenzia del demanio ecc.), non sono state in grado di fornire dati esaustivi sul numero e sulla consistenza delle aree in concessione, così come delle aree demaniali marittime libere e come tali concedibili, al fine di verificare la sussistenza o meno del requisito della scarsità delle risorse. Di più, non sono disponibili dati utili al fine di verificare la sussistenza o meno dell'altro requisito da cui discende l'applicabilità della direttiva Bolkestein, al pari di quello della scarsità delle risorse disponibili, l'interesse transfrontaliero certo, cioè l'analisi del pregio economico ed ambientale delle concessioni demaniali marittime attualmente in concessione».
Pertanto, la richiesta del Presidente Licordari è quella di proseguire con un regime di proroga di 30 anni delle concessioni demaniali e di sospendere l'esame del Ddl delega di “Revisione e riordino del demanio” che sarebbe il primo provvedimento italiano ed europeo che certificherebbe le evidenze pubbliche con la conseguente messa all'asta delle aziende concessionarie, “senza se e senza ma”, senza, tra l'altro, la verifica e l'accertamento dei presupposti di fatto da cui discendono le norme in esame. «Chiediamo al Parlamento che faccia buon uso di quanto abbiamo prodotto, ormai noto a tutti, e ancor più che si tenga nel dovuto conto di quanto fornito in merito dall'ufficio giuridico della Camera dei deputati. E’ possibile giungere ad una proroga e tutelare oltre trentamila famiglie di imprenditori italiani, nonostante un accanimento anche di tipo giudiziario che non ha precedenti. Ci auguriamo che le regole discendano ancora dalla volontà popolare e quindi dalle leggi approvate dal Parlamento e non dalle sentenze dei Tribunali».
Contatti: Fabrizio Licordari cell. +39 338 5779380
In allegato le schede dell’ufficio giuridico della Camera dei Deputati
Roma, NH Hotel Palazzo Cinquecento – sala Trastevere, 18 maggio 2017, h.9.30-13.30
Un importante appuntamento di EBITERME, l’Ente Bilaterale Nazionale delle Terme costituito pariteticamente da FEDERTERME, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS per la presentazione e l’approfondimento dei risultati del “Progetto integrato di ricerca sul settore termale”, svolto dall’Ente.
Il “Progetto” fornisce lo stato dell’arte della realtà occupazionale delle imprese termali italiane, del loro approccio alle sfide della formazione, della percezione delle cure termali da parte del sistema dei medici di base del nostro Paese, delle potenzialità e prospettive della figura dell’operatore termale.
Al Ministro Luca Lotti saranno affidate le conclusioni dell’assemblea 2017
Dopo la tavola rotonda che vedra’ coinvolti anche il Ministero dell’ambiente, la F.I.S.I, il CONI, Federturismo Confindustria, ENEA
LA NAUTICA DA DIPORTO ESEMPIO DI ECCELLENZA E MIGLIOR VEICOLO DEL MADE IN ITALY NEL MONDO
Sarà il Vice Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Maurizio Balducci, a sedere alla tavola rotonda organizzata nell’ambito della terza edizione di ‘MonteNapoleone Yacht Club’ che si terrà domani 16 maggio presso lo Spazio Gessi di via Manzoni a Milano.
Dal 12 al 14 maggio a Lerici 14 equipaggi da tutto il mondo parteciperanno al raduno annuale e alla conferenza per gli studenti MBA
Prende il via oggi a Lerici (La Spezia) lo SDA Bocconi Sailing Weekend, il raduno annuale organizzato da SDA Bocconi Sailing Club e sponsorizzato da UCINA Confindustria Nautica che porterà in mare 14 equipaggi di 20 nazionalità diverse provenienti da Africa, Nord America, Sud America, Europa e Asia.
Il programma prevede sabato 13 maggio la “Regularity Sailing Cup” che vedrà gli equipaggi sfidarsi per l’assegnazione del Regularity Sailing Challenge Trophy. La premiazione avverrà durante la serata di Gala organizzata presso Villa Marigola che sarà preceduta da una conferenza dedicata al pubblico internazionale degli studenti MBA SDA Bocconi School of Management cui parteciperà il Responsabile dell’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica, Ing. Stefano Pagani Isnardi.
“UCINA, l’Associazione di settore aderente a Confindustria che dal 1967 ha la rappresentanza istituzionale di tutta la filiera della nautica, opera per la crescita del settore nautico anche attraverso iniziative che promuovano la cultura del mare e richiamino le nuove generazioni. – commenta Carla Demaria, Presidente UCINA - Il raduno annuale organizzato da SDA Bocconi Sailing Club, che combina la vela al management, rappresenta un’ottima opportunità di scambio tra le vecchie e le nuove generazioni di manager”.
Ufficio Stampa UCINA
Chiara Castellari
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Massimo Procopio
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DALLO STUDIO “ESPORTARE LA DOLCE VITA”, L’ANALISI DEI MERCATI DI SVILUPPO PER I BENI DEL SEGMENTO “BELLO E BEN FATTO” (BBF) VEDE UNA CRESCITA DEL 20% NEI PROSSIMI SEI ANNI.
L’EXPORT DELLA NAUTICA MADE IN ITALY NEGLI USA E NEL MONDO, PUNTA DI DIAMANTE DEL BBF, PRESENTA ULTERIORI MARGINI DI CRESCITA
Il Rapporto “Esportare la Dolce vita”, elaborato dal Centro Studi Confindustria e Prometeia, con Sistema Moda Italia, Federlegnoarredo, UCINA Confindustria Nautica, Federorafi, Anfao (ottica), Assocalzaturifici, Confindustria Alberghi, Federalimentare, Assica, Federvini, prevede una crescita potenziale per i prodotti del Bello e Ben fatto (BBF) del 20% nei prossimi sei anni.
A scenari invariati, nel 2022 i 31 mercati avanzati assorbiranno BBF Made in Italy per 70 miliardi di euro (erano 59 miliardi nel 2016). E’ la previsione presentata lo scorso 9 maggio a Milano dalla Vice Presidente con delega all’internazionalizzazione di Confindustria, Licia Mattioli e dal Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.
Il mercato del BBF – nel quale le unità da diporto Made in Italy rientrano a pieno titolo – vede il potenziale dei mercati avanzati pari a tre volte quelli emergenti. Ciò è dovuto alla “ritrovata affinità tra l’offerta di prodotti di qualità e la ricettività della domanda nei mercati di riferimento, grazie alla ripresa dei redditi e dei consumi”.
Lo studio “Esportare la Dolce vita”, prevede una crescita annua media del PIL dei mercati avanzati dell’1,9% tra il 2016 e il 2020, “in progressiva accelerazione rispetto ai sei anni precedenti”, ma soprattutto assegna ai consumi un andamento superiore a quello del prodotto interno lordo.
Il primo mercato di interesse per l’export rimane quello degli USA, che continuerà a rappresentare il principale sbocco per i prodotti BBF. L’elemento più interessante è che, nonostante il posizionamento, i beni italiani hanno una quota ancora inferiore al loro potenziale.
Come sottolineato da Alessandra Lanza di Prometeia, partner scientifico del Centro Studi di Confindustria, la nautica da diporto, esempio di eccellenza dell’export del made in Italy negli USA, potrà fungere da traino per molti altri settori. “Il prodotto barca – commenta Carla Demaria, Presidente di UCINA - è unico e rappresenta una vera e propria “vetrina mobile” in grado di veicolare nel mondo una grande varietà di prodotti del BBF, come il design e lo stile del made in Italy, la tecnologia, gli arredi, gli elementi tessili, e gli accessori. Leader in Europa e nel mondo, il settore della nautica made in Italy assume, perciò, un ruolo di rilievo strategico per la diffusione del Bello e Ben Fatto a livello globale”.
La California, il primo Stato per PIL, ha un prodotto interno lordo pari alla Francia, ma importa dall’Italia beni pari al valore importato dal Belgio. Nella classifica degli Stati importatori dall’Italia, segue la Florida, non solo piattaforma logistica per altri territori, ma base naturale per la nautica da diporto. Anche qui ci sono ampli spazi di crescita. I dati ricavati dalle analisi delle otto principali Associazioni confindustriali del BBF, segnalano una quota di mercato ferma al 5,2%, tre punti percentuali sotto la quota di mercato detenuta dall’Italia nell’insieme dei Paesi avanzati.
Gli scenari sono confermati dall’andamento previsto per il settore dell’Arredo, con una crescita +27% al 2020 e dalla gioielleria, accreditata di una crescita del 32%. Per la nautica, il potenziale di crescita nei mercati tradizionali è elevato – 560 milioni soltanto negli USA, in base alle analisi del Rapporto EDV – e può dare la spinta decisiva per l’industria italiana a mantenere, anche per il prossimo triennio, incrementi annuali di fatturato a doppia cifra.
Circa i mercati europei, l’andamento sarà positivo anche in Germania e Francia, sia pure in misura inferiore agli USA, che restano comunque il secondo e terzo mercato per i nostri BBF, e in Spagna, che pur rimanendo un mercato di dimensioni inferiori è accreditato di una crescita del 19% in sei anni.
“Per trasformare l’intero potenziale in realtà” – conclude però il Rapporto – “sono essenziali politiche di sistema, coordinate e integrate, dalla politica estera per l’internazionalizzazione a quella per lo sviluppo”.
Genova, 11 maggio 2017
Via dei Cestari 34 - 00186 Roma (RM)
Tel. +39 06 4298 4041
E-mail: segreteria@federturismo.it
PEC: federturismo@pec.federturismo.it
c.f. 96269080584