Ad agosto, secondo l’elaborazione dell’Unione Nazionale Consumatori sui dati Istat, le principali località turistiche in deflazione per quanto riguarda i prezzi degli alberghi registrano cali sostenuti nei prezzi degli alloggi: dal sorprendente -22,2% di Venezia al -7,5% di Firenze, dal robusto -7,3% di Bologna al -4,5% di Roma. La città lagunare si colloca al secondo posto della graduatoria nazionale delle città e delle regioni che hanno registrato i minori rincari annui che vede al primo posto Trapani, con un calo annuo del 29,8%, ossia quasi un terzo. Al terzo posto Grosseto, -14,8%, poi Lucca, -13,9% e al quinto Rimini, -10,3%. In media i prezzi scendono su base tendenziale del 2,1%.
Secondo i dati mensili di Assaeroporti nel mese di agosto sono transitati negli aeroporti italiani oltre 7,5 milioni di passeggeri, con un calo del 63,1% rispetto ad agosto 2019. Nel complesso nei primi otto mesi dell’anno i passeggeri negli scali italiani hanno superato i 39,7 milioni, con un -69,6% sullo stesso periodo del 2019. I movimenti di aeromobili sono calati ad agosto del 43,7% rispetto al 2019, mentre tra gennaio e agosto il calo è stato del 57,1%.
Secondo il 10° Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo” realizzato dalla Fondazione UniVerde, Touring Club Italiano e Noto Sondaggi con la main partership di Cobat la percentuale sul livello di conoscenza della definizione di “turismo sostenibile” (inteso come quello che rispetta l’ambiente e cerca di ridurre il consumo di energia e di risorse del territorio) è cresciuto dell’83% (+2% rispetto alla scorsa ricerca) e il 71% degli intervistati lo considera eticamente corretto e vicino alla natura. Secondo il sondaggio per l’84% degli utenti Il “vincolo di sostenibilità” per un’area turistica rappresenterebbe una necessità o un’opportunità di crescita per il suo sviluppo economico.
Secondo un’indagine di Booking.com la distanza media percorsa dagli italiani tra giugno e agosto è diminuita del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in linea con la media globale del 63%. Nel 2019 i viaggiatori italiani hanno percorso in media 1.071 km per prenotazione, mentre quest’estate la distanza è scesa a soli 427 km per prenotazione, un numero leggermente superiore alla distanza che separa le città di Roma e Reggio Emilia.
Secondo i dati rilevati da Click&Boat tra giugno e fine agosto le prenotazioni per imbarcazioni in Italia effettuate da clienti italiani sono aumentate del 54% rispetto al 2019. Si è registrata una prevalenza di prenotazioni di barche a motore, che non solo sono aumentate del 410% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma si sono anche aggiudicate il 46% dei booking totali, seguite dai gommoni (+390%) per il 32%, e per il 19% e 3% rispettivamente da barche a vela e catamarani.
L’Italia continua a reggere l’impatto della seconda ondata del virus, ma tra i casi di contagio, sono in aumento quelli tra i ristoratori e coloro che operano nelle strutture alberghiere, passati – secondo l’Inail – dal 2,5% di marzo-maggio, al 4,3% di giugno-agosto, con il 5% solo ad agosto. Con la graduale ripresa delle attività in estate i più colpiti dal virus sono anche i lavoratori nel campo del noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (cresciute dal 4,3% del periodo marzo-maggio al 7,7% di giugno-agosto e al 13,7% nel solo mese di agosto).
Secondo il dato che emerge dal report Wto, (World Trade Organization), in riferimento al periodo di chiusura durante la pandemia, il 61% degli Stati dell’area dell’Asia del Pacifico risulta ancora completamente off-limits per i turisti internazionali, contro il 17% dell’Europa, il 41% delle Americhe e il 51% dei Paesi africani. Delle 27 destinazioni che hanno chiuso completamente i battenti per 30 settimane, 19 si trovano nell’area Asia Pacifico.
Nello specifico dei dati della Banca d'Italia emerge che nove viaggiatori stranieri su dieci hanno abbandonato l’Italia tra aprile e giugno con 21 milioni di viaggiatori in meno, di conseguenza 84 milioni di pernottamenti in meno che si traducono in un drastico -10 miliardi di spesa, che passa da poco più di 12 miliardi del 2019 a 1,8 di quest’anno. Il dato peggiore tra i Paesi rilevati spetta al Canada, che con -93% porta il numero degli arrivi da quasi 400mila dello stesso periodo del 2019 ad una cifra che supera poco più le 25mila unità.
Sono soprattutto le persone sulle quali bisogna investire, con le loro competenze e professionalità, anche e soprattutto nel turismo, secondo quanto emerge dal Travel and Tourism Competition Index, reso pubblico dal World Economic Forum, che offre una fotografia del comparto mettendo a confronto 140 Nazioni, analizzate sulla base di indici economici molti precisi e dettagliati.
Un grande piano nazionale per la digitalizzazione del patrimonio pubblico, per l’industria creativa, per il recupero dei borghi e degli edifici agricoli. Ma anche nuovi investimenti sui cammini e in generale per il turismo slow, aiuti per i centri storici delle città colpiti dalla pandemia. Il ministro dei beni culturali e turismo Dario Franceschini ha presentato alle Commissioni cultura e attività produttive della Camera le proposte del Mibact per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund precisando che non ci sono ancora su questo argomento decisioni prese.