I dati di maggio sull’indice di fiducia calcolato dall’Istat segnano un netto incremento: l’indice relativo ai consumatori passa infatti da 102,3 a 110,6, mentre quello relativo alle imprese sale da 97,9 a 106,7. Il turismo e i trasporti sono i due settori che segnano un aumento della fiducia in maniera più marcata. Le cifre indicano infatti, per il segmento turistico, un valore pari a 86,1, contro il 54,6 dello scorso mese. Il valore più alto del 2021 si era registrato a febbraio, quanto tuttavia si era fermato a 65,9.
Secondo il Rapporto regionale Pmi 2021 realizzato da Confindustria e Cerved, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, il sistema delle Pmi (Piccole e medie imprese) ha complessivamente tenuto di fronte alla crisi senza precedenti per l’economia italiana causata dal Covid anche grazie agli aiuti messi in campo dal Governo ma nei settori più colpiti dalla pandemia gli effetti sono molto più intensi. Tra i comparti più a rischio ci sarebbe quello alberghiero, soprattutto sotto il peso delle spese e dei conti da pagare.
ll 10 giugno alle ore 11 .Global Blue organizza il webinar “Brexit, un'occasione di rilancio per il turismo italiano”. Interverranno Stefano Rizzi, Country Manager di Global Blue Italia; Giorgio Palmucci, Presidente ENIT; Alessandra Priante, Direttore Europa dell'UNWTO; Luis Millan, Market Research Manager di ForwardKeys. A moderare l'incontro Simone Filippetti, corrispondente da Londra de Il Sole 24 Ore.
Siamo sconcertati. Il passo indietro dell’esecutivo sull’estensione agli alberghi del superbonus è l’ennesima doccia fredda per il settore – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Le nostre imprese così drammaticamente colpite dalla crisi, sono costrette a ricorrere massicciamente al credito per resistere dopo 14 mesi di fermo pressoché totale. Il superbonus è uno strumento fondamentale per poter effettuare nei prossimi anni quegli investimenti necessari a mantenere adeguata l’offerta italiana.
L’8 giugno, a partire dalle 9.30, si terrà il webinar #CANTIERETURISMO Focus Turismo lento", organizzato da Confindustria Livorno Massa Carrara, Federturismo Confindustria, Confindustria Alberghi e Federvini, con il patrocinio di Assomarinas e Federterme.
Nel corso dell’incontro, che vuole essere un momento di confronto con gli imprenditori locali per il potenziamento sinergico del sistema turistico della Costa toscana, si parlerà di come il turismo di prossimità, cosiddetto "lento", rappresenti una chiave di sviluppo territoriale, in accordo con le indicazioni di sviluppo sostenibile, in cui offerta naturalistica, shopping e sport rappresentano una vera e propria leva di crescita economica.
L’Osservatorio sul Turismo di Unicredit Nomisma, presentato il 19 maggio, che nasce con l’obiettivo di comprendere le esigenze del nuovo viaggiatore, sarà un utile strumento - dichiara la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - per monitorare i cambiamenti in atto nel settore. I piccoli borghi, il turismo lento, il turismo outdoor, il turismo di prossimità e le partenze in periodi non convenzionali con mezzi alternativi saranno la prima soluzione per il rilancio del settore in tempi di distanziamento sociale.
Secondo una ricerca realizzata da mUp Research e Norstat commissionata da Facile.it, sono quasi 5 milioni gli italiani che hanno prenotato per quest’estate e nella maggior parte dei casi resteranno entro i confini nazionali.
Tra coloro che hanno già scelto la propria vacanza l’84,6% resterà in Italia per quanto riguarda i periodi caldi. Se agosto resta al primo posto con il 55% delle prenotazioni e luglio si conferma in seconda posizione con il 36%, settembre arriva a quota 5 milioni e giugno a quota 4 milioni di prenotazioni. Più di un terzo andrà in vacanza per meno di 7 giorni, ma la media si attesta a 14 giorni.
Oltre la metà degli italiani (53,4%) ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi anche se solo il 4,1% ha già prenotato. Sul versante opposto, il 46,6% ha scelto di non partire, di cui circa 4 milioni per impossibilità economiche (8,2%). Cinque le regioni preferite per l’estate 2021: Puglia, Toscana, Sicilia, Emilia-Romagna e Sardegna. Prevale la tradizione con poco meno di 6 italiani su 10 che opta per il mare, bene anche il prodotto “Città d’arte, cultura e borghi” (12,7%) e “Montagna e naturalistico” (9,1%).
E per l’estate si stimano 39 milioni di arrivi (italiani e stranieri) che generano quasi 166 milioni di presenze con un incremento rispettivamente pari all’11,9% e al 16,2% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Nel quarto trimestre del 2020, sulle reti ferroviarie italiane hanno viaggiato 144,9 milioni di passeggeri in meno, in calo del 61% rispetto allo stesso periodo del 2019, il terzo più alto in Europa secondo Eurostat che sottolinea come, nonostante una leggera ripresa nel terzo trimestre del 2020, il numero di passeggeri ferroviari sia ulteriormente diminuito negli ultimi tre mesi del 2020 in tutti gli Stati membri dell’Ue.
Quasi un italiano su cinque (17%) sceglierà di trascorrere le proprie ferie in campagna, parchi naturali e oasi, coniugando la voglia di normalità con la garanzia di stare in sicurezza senza rischiare gli affollamenti, rileva un’indagine Coldiretti/Notosondaggi. A spingere su questo segmento è soprattutto il turismo enogastronomico, che vale oltre 5 miliardi e che proprio con la pandemia ha trovato un ulteriore impulso.
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