L’aviazione europea ha chiuso il 2020 con 6,1 milioni di voli in meno rispetto al 2019, con oltre la metà degli aerei a terra secondo l ’ultimo report Eurocontrol Think Paper, l’ottavo di una serie di analisi sulla crisi del settore aereo dall’inizio della pandemia. L’analisi anticipa poi la previsione del traffico europeo per tutto il 2021, prevedendo un recupero fino al 51% rispetto ai livelli del 2019, che sarà lento nella prima metà dell’anno e accelererà dall’estate.
Secondo l’ENIT, seppur con numeri inferiori rispetto al 2019, nel 2020 si sono accelerate tendenze già in atto prima della pandemia come il turismo slow, attivo e sportivo, il viaggio multi-generazionale con la propria famiglia e con gli amici, ma anche i viaggi esclusivi. La crisi economica globale caratterizzerà i prossimi anni, avrà un impatto sulla capacità di spesa del viaggio e renderà ancor più evidente lo ‘spending divide’, con una ripresa molto più veloce del turismo del lusso.
L’impatto finanziario della pandemia da Covid-19 è stato devastante: a quantificarlo l’analisi di eTurboNews, che per primo ha stilato una classifica dei Paesi più colpiti calcolando una perdita globale di 935 miliardi di dollari in tutto il mondo nei primi dieci mesi del 2020. L’Italia compare al sesto posto nella classifica mondiale con un totale di perdite che, per i primi dieci mesi del 2020, ammonta a 29,664 miliardi di dollari, al quarto posto in Europa come perdite di entrate turistiche.
Gli Stati Uniti, la Spagna, la Francia, la Thailandia, la Germania e l’Italia sono, in quest'ordine, i Paesi che nel 2020 hanno subito le maggiori perdite a causa della mancanza di turisti dall'estero. Per gli Usa, che guidano la classifica, i dati si basano su una stima delle entrate del turismo straniero durante i primi dieci mesi del 2020. Pertanto, gli Stati Uniti hanno visto bruciare 147.245 milioni di dollari in questo periodo rispetto allo scorso anno.
Potrebbe salire fino a 350 milioni il totale dei posti in meno sugli aerei entro marzo secondo le stime di Oag. A gennaio la capacità media dei posti a bordo è diminuita del 47% rispetto al 2020. Nel giro di un paio di settimane alcune macroaree, come ad esempio l’Europa occidentale, hanno visto i vettori tagliare fino al 25% di capacità programmata: se la settimana del 30 dicembre aveva oltre 19 milioni di posti sugli aerei, entro l’11 gennaio sono crollati a soli 4,7 milioni.
Secondo il rapporto di Bankitalia su 'I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19'” ad ottobre è ripresa la contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita, in un contesto di peggioramento degli indici di diffusione del Covid. Rispetto al mese di ottobre dello scorso anno le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 1.193 milioni, risultano inferiori del 70,4%; quelle dei viaggiatori italiani all'estero (572 milioni) del 75,5%.
Pienamente consapevoli della drammatica situazione relativa al contagio e delle inevitabili misure di contenimento che tutti siamo chiamati a rispettare, dobbiamo evidenziare che il settore del turismo dopo 10 mesi di inattività, con ristori insufficienti e zero incassi, non ha alcuna possibilità di sopravvivere senza una ripartenza, seppur limitata entro la tarda primavera. Per questa ragione chiediamo al CTS e alla politica di trovare soluzioni compatibili con la sostenibilità economica di 380.000 imprese che danno lavoro a 4 milioni di persone.
“Dopo l’incontro avvenuto l’11 Novembre 2020 al MEF tra il Presidente Paolo Bianchini - MIO ITALIA (Movimento Imprese Ospitalità) ed il Direttivo della nostra associazione di categoria, siamo riusciti a portare a casa un risultato fondamentale, uno scostamento di bilancio da 32 miliardi (partito da 20).
ANAV, AGENS e ASSTRA le Associazioni che rappresentano l’intero complesso delle imprese esercenti i servizi di trasporto pubblico locale e regionale, in audizione congiunta presso la Commissione Trasporti della Camera, presentano un documento comune contenente gli interventi prioritari per il trasporto pubblico locale.
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