Il settore alberghiero può e deve giocare un ruolo importante per la rinascita del Paese
Il piano Colao, presentato ieri al Governo, riconosce la rilevanza del settore ed il contributo che turismo ed industria alberghiera possono dare al rilancio dell’Italia. Una funzione strategica che insieme ad arte e cultura costituisce il DNA del Paese.
Oggi, in un’intervista su Repubblica, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha dichiarato che le aziende non riprendono l’attività per “pigrizia” visto che lo Stato si fa carico della busta paga dei lavoratori.
Lo scorso 4 giugno insieme a BonelliErede, primario Studio Legale in prima linea con la propria task-force interdisciplinare per far fronte all’emergenza Covid-19 sia nella collaborazione con le istituzioni, sia nel sostegno alle imprese, Federturismo ha organizzato un webinar - riservato ai Soci - dedicato ai principali temi di interesse delle imprese del comparto del turismo:
È tutta seta ciò che luccica? L’Italia e Xi: bilancio e prospettive della Via della Seta: Se ne parla il 10 giugno 2020 dalle 16 alle 17.30 in streaming su www.mediastream.polito.it.
La firma dell’accordo italiano con la Cina sulla cooperazione per la Belt and Road Initiative, nel marzo 2019, è stata controversa e oggetto di valutazioni discordanti.
Il cargo aereo ad aprile ha registrato un calo del 27,7% rispetto allo stesso mese 2019 (-29,5% per i mercati internazionali), il calo più netto mai registrato. Nonostante questo, non è stato possibile soddisfare interamente la domanda a causa della perdita della capacità di carico a seguito della cancellazione degli aerei passeggeri. La capacità globale, misurata in tonnellate di carico disponibili (ACTK), è diminuita del 42% ad aprile rispetto all'anno precedente (-40,9% per i mercati internazionali).
Tra gli italiani c’è ancora voglia di vacanza, tanto che il 69% dei nostri concittadini pensa di concedersi almeno un viaggio nei prossimi 12 mesi. Una percentuale che aumenta sensibilmente, arrivando all’80%, tra coloro l’anno scorso che hanno sperimentato un soggiorno open air. Segno che la vacanza outdoor è considerata una risposta privilegiata alle esigenze di sicurezza e distanziamento sociale di questa strana estate in arrivo.
L’Italia non spaventa e anzi – stando al monitoraggio social di Enit – viene considerata come un Paese covid free, iper monitorato e rassicurante. Maggio si chiude con oltre 753,7mila citazioni sul viaggio in Italia – di cui 50mila comparse sul web e 703,7mila daisocial – che hanno prodotto 207,1 milioni di interazioni. Cala progressivamente lo spazio dedicato dai principali quotidiani europei e americani al tema Covid-19 in Italia e oltre 618mila reazioni di gradimento (di cui 85.400 di affetto, 335.200 di empatica tristezza, 60.300 distupore) sono riservate al nostro Paese.
In aiuto di ristoratori, albergatori, artigiani, è attiva dal 6 giugno una delle misure più attese del decreto Rilancio, il «bonus affitti», che permette di utilizzare il credito d'imposta per una parte compresa tra il 30 e il 60% dell'affitto pagato nei mesi di lockdown dalle imprese che hanno visto dimezzare il proprio fatturato. Il bonus, pensato per bar, ristoranti e alberghi, riguarda in genere gli immobili ad uso non abitativo destinati a svolgere attività industriali, commerciali, artigianali o agricole,
Turismo e cultura sono due elementi fondamentali dell’export italiano. Ogni prodotto dell’industria italiana che si esporta nel mondo ha dentro secoli di saperi, conoscenze e bellezza. Chiunque lo abbia realizzato ha vissuto e camminato nella bellezza e ve la ha trasposta”.Così il Ministro per i beni e per le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha aperto il suo intervento in occasione della sottoscrizione del Patto per l’Export alla Farnesina.
L’avvio della fase 3 con il ritorno alla circolazione all’interno del Paese, segna un passaggio importante, ma restano molte incognite sul settore alberghiero.
Il weekend del 2 giugno si è chiuso ancora con un “nulla di fatto” per il settore turistico, con mancati introiti stimati per almeno 1 miliardo di euro che vanno a sommarsi a circa 25 miliardi di euro, dovuti al fermo del settore che, va ricordato, ormai dura da 100 giorni.
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