Iata ha rivisto le stime 2020-2021 per il settore aereo evidenziando che le perdite continueranno anche il prossimo anno, seppur con performances migliori. Per il 2020 è prevista una perdita netta di 118,5 miliardi di dollari (99,8 miliardi di euro), il dato è superiore alla previsione di giugno che era di 84,3 miliardi di dollari. Mentre per il 2021 si prevede una perdita netta di 38,7 miliardi di dollari (32,6 miliardi di euro), più profonda della previsione fatta a giugno di 15,8 miliardi di dollari. Salgono a 157,2 miliardi di dollari (circa 132,4 miliardi di euro) le perdite delle compagnie aeree nel biennio 2020-21.
Secondo i dati registrati nel mese di ottobre da Assaeroporti sono stati poco meno di 5 milioni i passeggeri gestiti dagli scali italiani, il 74,8% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno e il 55% in meno i movimenti. A settembre, invece, i viaggiatori trasportati erano stati 5.738.268 (-69,7%), mentre ad agosto 7.555.844 (-63,1%).Tra i big, a soffrire meno della media sono stati Roma Fiumicino (-68%), Venezia (-62%), Milano Malpensa (-68%) e Napoli (-67%).
Secondo uno studio di Phocuswright i viaggi inizieranno a ri-decollare nel 2021, ma il settore non si riprenderà completamente dall'impatto del Coronavirus prima del 2025. Il 2019 è stato un anno eccezionale nella maggior parte dei Paesi europei, con una stima del mercato dei viaggi che ha superato i 300 miliardi di euro. Dopo l'arrivo del Covid-19, la società stima che i ricavi del mercato turistico europeo raggiungeranno realisticamente solo circa 107 miliardi di euro nel 2020, con un calo di quasi il 60%. Con una ripresa che dovrebbe iniziare nel 2021, la dimensione del mercato dovrebbe crescere fino a 168 miliardi di euro.
ll 29 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge Ristori Quater che stanzia ulteriori 8 miliardi, in conseguenza del nuovo scostamento di bilancio, per rafforzare le misure di sostegno economico.Tra le principali misure introdotte: la proroga del secondo acconto Irpef, Ires e Irap il cui versamento viene posticipato dal 30 novembre al 10 dicembre per tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione. La proroga è estesa al 30 aprile per le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il 27 novembre EURECA (Europa Etica dei Cittadini e delle Autonomie), Associazione presieduta dal Vicedirettore del Tg1 Angelo Polimeno Bottai, ha organizzato, nell’ambito di 5 giornate di lavori dedicate alle categorie produttive maggiormente colpite dalla crisi il convegno online “I conti delle crisi. L’industria del turismo”. Sono intervenuti, tra gli altri, la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, il Presidente dell’Enit Giorgio Palmucci, il Presidente di Federterziario Nicola Patrizi, il Senatore Gian Marco Centinaio
Confindustria Alberghi è stata audita oggi in videoconferenza, presso la Commissione Attività produttive, nell'ambito dell'esame in sede consultiva del disegno di legge di Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e Bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
Sul fronte del turismo invernale siamo davvero molto preoccupati per le notizie di stampa che parlano in queste ore della previsione di chiusura degli impianti sciistici, un colpo di grazia all’economia della montagna che rischia di travolgere anche il settore alberghiero.
L’ultima edizione del barometro trimestrale pubblicato congiuntamente da ForwardKeys e European Cities Marketing, rivela che le destinazioni più resilienti d’Europa di fronte al Covid-19 sono quelle di sempre, con Parigi, che normalmente è la seconda destinazione più popolare, salita al primo posto, anche se le sue prenotazioni sono inferiori dell’82,3% rispetto ai livelli del 2019.
Secondo un’indagine di Booking.com, il 71% degli italiani farà più attenzione al prezzo nell’organizzazione di un viaggio dopo il Coronavirus, mentre il 71% si aspetta che le aziende del settore incoraggino gli spostamenti futuri offrendo sconti e promozioni. Emerge anche che due viaggiatori italiani su cinque (45%) preferiscono un viaggio a un prezzo scontato in un posto che normalmente non avrebbero considerato, piuttosto che spendere di più per una meta da favola.
Secondo l'ultimo rapporto "Monitoring Sentiment for Domestic and Intra-European Travel: Wave 2" pubblicato dalla European Travel Commission (Etc) i viaggiatori europei hanno un atteggiamento stabile e positivo nei confronti del viaggio, ma i timori di ammalarsi a destinazione e le restrizioni di quarantena hanno portato a posticipare i viaggi al 2021.
Analogamente ai risultati del primo rapporto, la maggioranza degli intervistati (54%), indica che intende fare un viaggio nei prossimi sei mesi.
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