Il Consiglio dell'Unione Europea dei Ministri dei Trasporti si è riunito il 12 e 13 dicembre a Bruxelles sotto la Presidenza Polacca. La Commissione Europea, rappresentata dal Vicepresidente Siim Kallas, responsabile dei trasporti e della mobilità, ha raggiunto diversi accordi, tra cui, in primis la rifusione del primo pacchetto ferroviario, che, applicando le linee guida del libro bianco della scorsa primavera, dovrebbe migliorare il funzionamento del trasporto su binari.
E' stato, inoltre, raggiunto un accordo parziale su un nuovo progetto di regolamento che stabilisce prescrizioni per la costruzione, installazione, uso e collaudo di tachigrafi in grado di perseguire eventuali comportamenti fraudolenti degli autisti e rafforzare la sicurezza stradale.
Il Consiglio ha poi redatto le linee guida per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti e ha esposto gli ultimi risultati ottenuti in materia di requisiti minimi di formazione per gli addetti della navigazione.
(Per maggiori informazioni: m.mammana@federturismo.it - http://www.consilium.europa.eu//uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/trans/126899.pdf)
Finalmente un grande passo in avanti verso la parita' di diritti tra lavoratori immigrati ed europei: martedì 13 dicembre, a Strasburgo, è stata votata la direttiva sul Permesso unico di residenza e lavoro che garantisce agli immigrati che risiedono legalmente ed hanno un'occupazione in un paese UE, diritti comparabili a quelli di un cittadino europeo in termini di trattamento salariale ed accesso alla previdenza sociale
Il testo garantisce parita' di diritti contrattuali, oltre che salariali per gli immigrati legalmente residenti ed operanti sul territorio di un paese menbro UE. La Direttiva sancisce, quindi, il diritto di associazione sindacale, il riconoscimento dei titoli di studio, l'accesso ai servizi statali ed il diritto alla frequenza di corsi di formazione nei periodi di disoccupazione. I lavoratori extracomunitari vedranno, poi, garantito lo stesso accesso alla sicurezza sociale dei lavoratori europei. Inoltre questa nuova normativa semplifica le pratiche burocratiche, rendendo possibile ottenere con la presentazione di una sola domanda sia il permesso di soggiorno che quello di lavoro.
La direttiva non si applicherà agli immigrati extracomunitari che hanno ottenuto un permesso di residenza a lungo termine, ai rifugiati, a chi fa richiesta di asilo ed ai lavoratori di aziende non europee trasferiti in UE. Sono esclusi anche i lavoratori stagionali e quelli marittimi imbarcati su navi battenti bandiera di un paese UE.
Gli Stati membri avranno due anni per trasporre le nuove misure nelle legislazioni nazionali ma è prevista la possibilità che questi applichino restrizioni al godimento di tali diritti. La direttiva sul permesso unico si aggiunge ad altri testi di legge che disciplinano la materia dell' immigrazione, come la carta blu (blue card) che mira a regolare i flussi d'immigrazione secondo i bisogni del mercato del lavoro europeo.
(Per maggiori informazioni: m.mammana@federturismo.it - http://www.europarl.europa.eu/news/it/pressroom/content/20111213IPR33946/html/Permesso-unico-di-residenzalavoro-nuovi-diritti-per-lavoratori-extracomunitari)
E' stato pubblicato lo scorso 25 novembre il Report sul cielo unico europeo “Proposte di vasta portata per mettere in atto un piano pan-europeo di gestione del traffico aereo entro il 2030". Secondo il report l’Europa corre il rischio che possa arrivare in ritardo riguardo alle esigenze crescenti del trasporto aereo, che dovrebbero quasi raddoppiare entro il 2030.
Il 2012 sarà, quindi, un anno critico per il cielo unico europeo e molte problematiche attinenti al trasporto aereo dovranno essere affrontate e risolte: un esempio ne è il sistema dei ritardi delle prestazioni di volo.
I Cieli europei e gli aeroporti sono a rischio saturazione. Infatti, se non saranno effettuati ingenti investimenti per modernizzare la gestione del traffico aereo europeo, che risale ormai agli anni '50, si correrà il pericolo di giungere ad un congestionamento totale degli spostamenti aerei. In questo senso, la Commissione propone soluzioni concrete, intendendo triplicare la capacità di contenimento dello spazio aereo, migliorare la sicurezza di volo di circa dieci volte, ed, in ultima analisi, ridurre l'impatto ambientale del 10% e quello dei costi di gestione del traffico aereo del 50%.
(Per maggiori informazioni: m.mammana@federturismo.it - http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/1452&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en)
La Commissione Europea ha lanciato un pacchetto di misure per contribuire ad aumentare la capacità degli aeroporti europei, ridurre i ritardi e migliorare la qualità dei servizi offerti ai passeggeri.
Il Vice Presidente Siim Kallas, Commissario Europeo Responsabile per i trasporti, ha dichiarato: “gli aeroporti europei si trovano ad affrontare una crisi di capacità. Inoltre, il 70% di tutti i ritardi di volo sono causati da problemi a terra e non in aria. Sulla base delle tendenze attuali, siamo in grado di dire che diciannove principali aeroporti europei finiranno per essere talmente congestionati da bloccare il proprio traffico entro il 2030. Infatti, tale congestione potrebbe significare ritardi per la metà di tutti i voli."
Il pacchetto lanciato dalla Commissione consiste in un documento di sintesi politica e di tre provvedimenti legislativi atti ad introdurre meccanismi di mercato per lo scambio di slot tra le compagnie aeree in modo trasparente, proposte che migliorino la qualità e l'efficienza dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti ed un aumento della trasparenza nel processo di impostazione dei limiti di rumore negli aeroporti.
Le proposte della Commissione dovranno essere approvate dal Parlamento Europeo e dai governi degli Stati membri con la procedura di "codecisione", prima di essere adottate.
Per maggiori informazioni: m.mammana@federturismo.it - http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/1484&;format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en)
E' stato pubblicato lo scorso 25 novembre il Report sul cielo unico europeo “Proposte di vasta portata per mettere in atto un piano pan-europeo di gestione del traffico aereo entro il 2030". Secondo il report l’Europa corre il rischio che possa arrivare in ritardo riguardo alle esigenze crescenti del trasporto aereo, che, da un recente studio, dovrebbero quasi raddoppiare entro il 2030.
Il 2012 sarà, quindi, un anno critico per il cielo unico europeo e molte problematiche attinenti al trasporto aereo dovranno essere affrontate e risolte: un esempio ne è il sistema dei ritardi delle prestazioni di volo.
I Cieli europei e gli aeroporti sono a rischio saturazione. Infatti, se non saranno effettuati ingenti investimenti per modernizzare la gestione del traffico aereo europeo, che risale ormai agli anni '50, si correrà il pericolo di giungere ad un congestionamento totale degli spostamenti aerei. In questo senso, la Commissione propone soluzioni concrete, intendendo triplicare la capacità di contenimento dello spazio aereo, migliorare la sicurezza di volo di circa dieci volte, ed, in ultima analisi, ridurre l'impatto ambientale del 10% e quello dei costi di gestione del traffico aereo del 50%.
(Per maggiori informazioni: m.mammana@federturismo.it - http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/1452&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en)
Il 16 novembre il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sulla liberalizzazione dei servizi ferroviari per incoraggiare l'ingresso di nuovi operatori ferroviari nel mercato e stimolare l'offerta di servizi di qualità. Il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di presentare prima della fine del 2012 una proposta legislativa sulla separazione totale fra gestione delle infrastrutture e dei servizi di trasporto, oltre che sull'apertura dei mercati nazionali del trasporto ferroviario passeggeri alla libera concorrenza.
Ogni Stato membro dovrebbe garantire l'indipendenza e l'imparzialità dell'autorità nazionale di controllo per eliminare le pratiche concorrenziali discriminatorie, per quanto concerne le tariffe, l'attribuzione dei binari consentendo l'accesso ai servizi correlati (come la vendita dei biglietti, gli impianti di riparazione e manutenzione, le stazioni e le stazioni di smistamento, ecc.). I deputati e la Commissione considerano che la trasparenza finanziaria e la separazione contabile tra perdite e profitti fra gestori della rete e operatori del trasporto che fanno parte della stessa holding e' necessaria per garantire lo sviluppo della rete ferroviaria e assicurare che i fondi pubblici non siano dirottati verso attività commerciali.
(Per maggiori informazioni: m.mammana@federturismo.it)
Oggi, 16 novembre, è stato raggiunto l'accordo dei Ministri della cultura dell'UE per la creazione del "marchio europeo per il patrimonio culturale", che darà rilievo ai siti che celebrano la storia e lo sviluppo dell'Unione europea.
La creazione del marchio si basa sull'iniziativa intergovernativa del 2006 portata avanti dal ministro francese della cultura Renaud Donnedieu de Vabres, con il coinvolgimento di 18 Stati membri che successivamente si erano adoperati per trasformarla in un progetto UE con obiettivi e criteri più chiari.
I primi siti che riceveranno il nuovo marchio verranno proclamati nel 2013. Gli Stati membri potranno, dunque, designare quattro luoghi che riceveranno il marchio. Esperti indipendenti valuteranno le candidature dei siti e selezioneranno quelli che saranno insigniti del titolo. Gli Stati membri, inoltre, avranno la possibilità di presentare una candidatura per un marchio "a tema" che raccolga diversi siti nazionali collegati ad un soggetto comune.
Il marchio integrerà le iniziative esistenti, come la lista del Patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO e verrà concesso tenendo conto del valore simbolico europeo dei siti e della loro attività educativa, piuttosto che sulla base di considerazioni architettoniche o estetiche.
La decisione formale che istituisce il marchio verrà adottata dal Consiglio a luglio e dal Parlamento in autunno, mentre i lavori preparatori per l'istituzione del marchio verranno condotti nei prossimi 18 mesi e la prima selezione si svolgerà nel 2013. Entro sei anni dall'entrata in vigore del nuovo regime, una nuova decisione potrà essere presa per permettere l'eventuale partecipazione al programma anche di paesi terzi europei.
(Per maggiori informazioni: m.mammana@federturismo.it - http://www.europarl.europa.eu/it/pressroom/content/20111116IPR31606/html/Un-marchio-europeo-per-il-patrimonio-comune-dal-2013)
Il 10 Novembre, la Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo, ha incontrato Jacqueline McGlade, Direttore Esecutivo dell'Agenzia Europea dell'Ambiente, per la presentazione ufficiale dell'ultima relazione TERM dal titolo "Gettare le basi per trasporti più ecologici - TERM 2011: indicatori di trasporto che progrediscano in linea con gli obiettivi ambientali Europei".
Nel suo intervento Jacqueline McGlade ha sottolineato come negli ultimi due anni le emissioni di gas serra dovute ai trasporti siano diminuite e come dal 2007 al 2009 si sia assistito ad una diminuzione del consumo annuo di energia dei trasporti anche se l'auto rimane il mezzo di trasporto preferito.
Ha infine annunciato che l'AEA fornirà una valutazione annuale sui progressi raggiunti in materia di obiettivi del Libro bianco dei trasporti, tra cui quello per cui nel 2050 le percentuali delle emissioni di gas a effetto serra dovranno essere del 60% inferiori rispetto a quelle previste nel 1990.
(Per maggiori informazioni: m.mammana@federturismo.it; http://www.eea.europa.eu/publications/foundations-for-greener-transport)
Le piccole e medie imprese che operano nei mercati di nicchia turistica dovrebbero partecipare maggiormente allo sviluppo della catena digitale e ciò al fine di stimolare la competitività del settore europeo del turismo. Qeusto è quanto ritiene la Commissione europea che, proprio ieri, ha proposto di istituire una piattaforma ICT per il Turismo. Il Lancio della piattaforma, precipuamente indirizzata agli stake holders turistici, avrà lo scopo di facilitare l'adattamento del settore e delle sue imprese ai nuovi sviluppi del mercato e delle nuove tecnologie dell'informazione.
Nei giorni scorsi il Vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, si è recato in visita in Israele per rafforzare la cooperazione imprenditoriale nel piano d’azione UE-Israele, con particolare riguardo ai settori del turismo, delle PMI, dell’innovazione industriale, dell’integrazione dei mercati e dei programmi di navigazione satellitare.
In quest’ottica è stata firmata una dichiarazione congiunta sul turismo con il Ministro dell'Industria, del Commercio e del Lavoro d'Israele, Shalom Simhon, che riconosce l'importanza di questo settore per la crescita e l'occupazione del Paese. È stato deciso di intensificare la cooperazione per favorire l’aumento dei flussi, specie in bassa stagione, anche utilizzando gli attuali negoziati Ue-Israele in materia di aviazione per aumentare e rendere più efficiente il traffico aereo.
(Per maggiori informazioni: m.mammana@federturismo.it - http://ec.europa.eu/