Spicca il volo la spesa turistica per incoming e outgoing nell’istantanea statistica per il 2023 scattata dalla Banca d'Italia nella sua consueta bilancia dei pagamenti turistici.
Per i viaggiatori internazionali, il volume di spesa ha raggiunto i 51,7 miliardi di euro, pari a un incremento di quasi il +17%. Incassi di cui hanno beneficiato soprattutto le città d’arte dove 18,7 milioni di stranieri (+34,8%) hanno speso 17,8 miliardi di euro, confermando il primato del brand “arte+cultura.
Tra i big spender stranieri ci sono gli statunitensi con un +41,6%, anche se i maggiori incassi sono arrivati, ancora una volta, dal proficuo mercato della Germania con una spesa di oltre 8 miliardi di euro. Mentre molto incoraggiante, in prospettiva, il forte incremento di spesa fatto segnare dai mercati sudamericani e l’atteso ritorno dei “portafogli” cinesi che nel 2023 sono tornati a primeggiare nella spesa turistica mondiale, anche se non si è ancora arrivati ai livelli record del 2019.
In forte aumento anche la spesa degli italiani all’estero con 31,6 miliardi di euro pari a un +21% rispetto al 2022.
Conti alla mano, nel consuntivo in/out la bilancia turistica italiana presenta un surplus di 20,1 miliardi di euro, tra i più alti differenziali registrati dal nostro Paese negli ultimi dieci anni. Tutto questo nonostante il fatto che lo scorso anno con 58 milioni di italiani in viaggio, di fatto non si è ancora tornati ai livelli pre Covid, quando proprio nel 2019 si era registrati 66 milioni di viaggi di italiani all’estero, compresi ovviamente le trasferte di lavoro (turismo d’affari).
Ma di certo, rispetto al periodo pre pandemico, è pressoché raddoppiata la spesa degli italiani nelle vacanze outgoing (+45%) di cui hanno beneficiato le destinazioni della Spagna (dove gli italiani hanno speso la cifra record di 2,2 miliardi di euro), della Grecia (1,3 miliardi) e degli Usa con oltre 1 miliardo.
(Per maggiori informazioni: www.bancaditalia.it)