Il turismo di lusso è trainato soprattutto dalle nuove generazioni, disposte a pagare fino al 50% in più per una proposta di qualità, personalizzata e alla scoperta di nuove mete.
Secondo le analisi del Monitor di Ttg Travel Experience, il settore luxury in Italia rappresenta il 25% dell’indotto complessivo del turismo seppur a fronte di un 2% come presenze totali. Da quanto emerso, nelle nuove generazioni si stanno affacciando due categorie sul mercato: i ‘luxury seekers’, ovvero chi è disposto a spendere in esperienze per il proprio benessere, ed i ‘wellness worshippers’, ovvero chi mette al primo posto soprattutto le esperienze a contatto con la natura. Entrambi sono legati da una particolare attenzione all’ambiente, e a fronte di proposte di qualità sono disposti a spendere anche il 50% in più.
Nel mercato del lusso inoltre è in grande crescita anche il turismo nautico, in Italia sono presenti oltre 7.500 chilometri di costa e nel 2023 le prenotazioni sono salite del 130% rispetto al 2022, mentre la spesa media degli italiani nel comparto ha registrato un +53%, facendo della nautica da diporto una risorsa indispensabile per l’economia turistica nazionale. Le categorie coinvolte vanno dal charter nautico alle crociere, dai porti turistici ai parchi e riserve costiere, coinvolgendo anche skipper, corsi per barche da diporto, diving, escursioni in barca e associazioni di categoria.
La tendenza alla ricerca del lusso è stata confermata anche dal più recente studio di McKinsey & Company: nel 2024 i viaggi internazionali raggiungeranno la quota record di 9 miliardi di pernottamenti, certificando la piena ripresa dopo il -75% del 2020. E guardando al futuro, entro il 2028 è attesa una spesa di 391 miliardi di dollari (rispetto agli attuali 239) per il turismo di lusso, di cui 107 derivanti dalle nuove generazioni con un’ottima disponibilità economica, vale a dire con un reddito che va dai 100mila euro al milione di dollari. Una ricaduta importante anche per l’Italia, visto che in una ricerca di Deloitte è emerso come gli hotel della penisola nel 2023 abbiano generato oltre 30 miliardi di fatturato, piazzandosi al primo posto in Europa davanti a Regno Unito (27) e Francia con 26 miliardi.
Il turismo di lusso influenza anche gli investimenti alberghieri in Italia: su 1,5 miliardi spesi nel 2023, la metà si rivolge proprio al segmento luxury, in un trend destinato a crescere nel Paese che ha più strutture ricettive in Europa con 31.806 hotel rispetto ai 22.185 della Germania e i 18.067 della Francia. Più nello specifico, dal 2019 ad oggi il settore lusso ha visto un incremento di 400 strutture per oltre 11mila camere.
(Per maggiori informazioni: https://www.ttgexpo.it/; www.mckinsey.com; www.bain.com)