Un giro d’affari globale destinato a passare dai 172 miliardi di dollari del 2019 ai quasi 328 miliardi del 2028. E questo relativamente a un settore che in Italia contribuisce per poco meno del 20% della spesa turistica internazionale, grazie a un totale di 2,1 milioni di arrivi da oltre confine, di visitatori esclusivamente interessati a fare acquisti nel nostro Paese (+7% rispetto al 2019).
Sono alcuni dei numeri sullo shopping tourism tricolore riportati nel report realizzato da Risposte Turismo. Una domanda in crescita a cui l’Italia risponde con un’offerta parimenti importante, che pone tra le altre cose la nostra Penisola al secondo posto in Europa, dopo il Regno Unito, per numero di outlet: 27, con una superficie
commerciale complessiva di oltre 725 mila metri quadrati, destinata a crescere quest’anno ancora del 4%, nonché del 7% entro il 2027.Se prendiamo in considerazione la top 20 delle vie europee dello shopping, per valore dell’affitto medio, ne troviamo ben sette italiane, con Via Montenapoleone a svettare su tutte, grazie ai suoi 18 mila euro di canone all’anno per metro quadrato. Non va poi naturalmente sottovalutato il fenomeno del travel retail, ossia della possibilità di fare acquisti all’interno di stazioni, aeroporti e altre infrastrutture dei
trasporti turistici. Da segnalare sono pure i quasi 1.300 centri commerciali sparsi per la nostra Penisola che, pur essendo pensati soprattutto per la clientela domestica, stanno diventando sempre più meta anche di visitatori internazionali
Il 2023 è stato un anno record per i nostri outlet in Italia, con una crescita del 12% rispetto al 2019 per un totale di 20 milioni di visitatori. La clientela del long haul, ad esempio su Serravalle Scrivia, pesa per il 40% e ha contribuito per il 60% sull’aumento della spesa media. Ci sono ulteriori prospettive di crescita su quest’anno con previsioni di investimento proporzionali sui mercati stranieri (in particolare Medio Oriente, Usa, Turchia e India) supportati da collaborazioni con t.o, adv, organizzazione di fam trip e spinte sui canali social. Guardando le performance positive degli altri nostri 25 outlet dislocati in Europa anche qui i bacini di riferimento sono Middle East ed Eastern Mediterranean, rallentati i flussi della Cina che invece in Italia hanno trovato maggiori agevolazioni per quanto riguarda collegamenti aerei e visti.
Più orientata su un target prettamente lusso l’esperienza offerta da The Mall Luxury Outlets. Le dinamiche quindi nel nostro caso sono differenti con una clientela tax free più esclusiva e qualitativa (in maggioranza proveniente da India e Brasile) e di lungo raggio. ll 2023 è stato un anno di ripresa, il secondo quadrimestre è stato caratterizzato da una frenata dovuta agli scenari geopolitici questo ha contribuito a un ribilanciamento delle nazionalità e a una crescita dello scontrino medio, fattori che incidono ancora sull’inizio di quest’anno. Il trend è in continua crescita, su Torino si registra un +25% di clientela europea (Francia, Svizzera e Scandinavia sui primi gradini del podio) e +45% extra Europa, sulla Sicilia rispettivamente +17% e +34% con una prevalenza di connazionali e statunitensi. Questi incrementi sono incentivati anche del grande traino degli eventi sui territori.
(Per maggiori informazioni: www.risposteturismo.it)