Oltre un miliardo di euro fino al 2033, circa 100 milioni all’anno, sono le cifre stanziate nel ddl Montagna, che il 15 febbraio ha ricevuto il via libera definitivo del governo in Consiglio dei ministri e ora è pronto per l’iter parlamentare. Firmato anche il decreto per trasferire i 202,5 milioni destinati nel 2023.
Il provvedimento, «per il riconoscimento e la promozione delle zone montane», comprende anche agevolazioni per docenti, medici e imprese. È composto da 23 articoli che, a 30 anni dalla legge 97/1994, ridefiniscono le politiche pubbliche in materia: più di un miliardo di fondi, a partire da 100 milioni nel 2024, 118,5 nel 2025 e 114,6 nel 2026.
Nel dettaglio, il ddl chiarisce le norme per la classificazione e la formazione di un elenco dei Comuni montani che saranno individuati sulla base di criteri da definire con Dpcm entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.Tra le novità: l’inserimento di un articolo che disciplina la formazione superiore nelle zone montane, nell’ambito degli interventi per la prevenzione e la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.
Inoltre, vengono riconosciute le professioni di guida alpina, aspirante guida alpina, accompagnatore di media montagna, guida vulcanologica, maestro di sci e gestore di rifugio.
“Con il via libera al DDL Montagna rafforziamo ulteriormente il comparto, cui il governo dimostra sempre di dare grande attenzione, come mai nessun esecutivo ha fatto prima. Questo, unito all’impegno del ministero del Turismo a sostegno delle montagne italiane, darà nuova linfa al Sistema Montagna Italia” commenta così il ministro del Turismo Daniela Santanchè.
(Per maggiori informazioni: www.ministeroturismo.gov.it)