La stagione della montagna italiana è partita bene, sia sul fronte della domanda interna sia in termini di tempistiche di prenotazione secondo il Jfc, che fa riferimento al trend relativo al ponte dell’Immacolata, che ha messo a segno “indici superiori a quelli inizialmente previsti, pur positivi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno” e alle festività natalizie durante le quali “si è confermata questa tendenza, con una forte richiesta da parte del mercato interno”.
Intanto il comparto dimostra di reagire alla carenza di neve naturale, giocando la carta degli eventi sempre più differenziati per una vacanza sulla neve che si fa sempre più esperienziale.
Per quanto riguarda gli stranieri, su tutte le nazioni emerge l’incremento dei turisti provenienti dal Regno Unito, seguite dai residenti nei Paesi del Nord Europa (Benelux e Paesi Scandinavi), buone anche le performance, soprattutto in questo periodo di settimane bianche, di Polonia, Francia, Repubblica Ceca e Slovenia, con indicatori positivi anche dagli Stati Uniti, in prevalenza per le destinazioni top italiane.
I prezzi hanno indubbiamente subito un rincaro, complessivamente, un soggiorno sulla neve quest’anno costa l’8,1% in più rispetto allo scorso anno, con i seguenti valori di incremento per singolo servizio: scuole di sci +7,8%; impianti di risalita, quindi skipass +7,2%; bar/ristorazione +13%, prezzi delle camere alberghiere +8,2%.
Gli indici medi sul comparto nazionale, ma occorre anche considerare che vi sono stati aumenti superiori, in alcuni casi, al +20%.
Altro dato rilevante che emerge dalla analisi è che se compariamo i prezzi di quest’inverno con quelli di due inverni fa – quindi stagione invernale 2023/2024 Vs 2021/2022 -, gli incrementi sono decisamente superiori, perché parliamo di un +19,8% per gli alberghi, +14,6% per le scuole di sci, +19% per gli impianti di risalita e +23,4% per il settore bar/ristorazione.
Guardando, invece, alle regioni più richieste in questo momento, il Trentino Alto Adige è sempre in testa, seguito dalle destinazioni montane del Veneto, Piemonte e Valle d’Aosta.
(Per maggiori informazioni:www.jfc.it)