Per il mese di giugno le prenotazioni verso l’Italia stanno aumentando a un livello che l’Enit ha quantificato intorno al 324% in più rispetto al 2021, mentre per il mese di luglio l’incremento rispetto allo stesso mese dello scorso anno è del 222%: una tra le performance migliori d’Europa.
La guerra in Ucraina ha avuto un impatto minimo sulle prenotazioni alberghiere ed extralberghiere che, nel 90% dei casi, sono state confermate per entrambi i periodi. Per quanto riguarda, invece, la tipologia di clientela, si tratta soprattutto di coppie e famiglie, seguite da individuali. I primi hanno preferito strutture extralberghiere, mentre gli individuali hanno scelto principalmente gli hotel. Tra i trend spiccano l’attenzione alla sostenibilità e il valore del viaggiare declinando elementi di personalizzazione dell’offerta.


Meno della metà (circa il 40%) degli operatori delle strutture intervistate dichiara che la guerra in Ucraina sta avendo degli effetti sul proprio business.
Più che sulla voglia di viaggiare la guerra inciderà piuttosto sui costi dell’energia e del gas, destinati ad aumentare progressivamente man mano che il conflitto proseguirà.

(Per maggiori informazioni:www.enit.it)