Il Report sul Turismo Culturale 2025 The Data Appeal Company – Gruppo Almawave conferma il momento di gloria del turismo culturale italiano.
Secondo il report, i visitatori provengono da Italia (34,8%), in calo dell’1% rispetto all’anno prima, Germania (6,8%), Francia (6,1%), Regno Unito (4,5%) e Spagna (4,4%), Stati Uniti (3,4%), Svizzera (2,8%), Polonia (2,7%), Brasile (2,3%), Austria (1,9%). Il 45% sono coppie, 29% famiglie, 14% gruppi, 12% singoli. Si rileva un lieve calo del volume delle tracce digitali: nel 2024 si passa da 10,7 milioni a 9,2 milioni di contenuti rispetto al 2023, una diminuzione del 14% che può dipendere da diversi fattori, ma che dimostra in particolare come le recensioni in ambito culturale talvolta non vengano stimolate abbastanza per favorire una crescita reputazionale.
Tra le attrazioni culturali più recensite e con il sentiment più elevato emerge quest’anno la Fontana di Trevi che fa il suo ingresso nella top 10 scalzando il Pantheon dalla seconda posizione. Al primo posto rimane saldo il Colosseo, mentre al quarto post troviamo il Duomo di Milano e al quinto il Museo Leonardo da Vinci di Firenze, new entry assoluta, seguito da Torre di Pisa al sesto posto, Scalinata di Trinità dei Monti settima posizione, Ponte di Rialto, Piazza Navona e Foro Romano negli ultimi tre posti della top ten delle attrazioni culturali italiane. L’incremento di attenzione verso la Fontana di Trevi è riconducibile all’inaugurazione, nel 2024, di una speciale passerella ad accesso limitato per consentire ai visitatori di ammirare da vicino il monumento durante i lavori di ristrutturazione. Solo nel primo weekend di apertura della passerella, sono transitate 14mila persone e sono state raccolte monete per un valore di oltre 4.600 euro, devolute alla Caritas di Roma. Questo aumento delle tracce digitali ha tuttavia inciso sul sentiment della Fontana, che pur mantenendosi su un livello eccezionale (91/100), ha registrato un calo del 2% rispetto all’anno precedente.
Quando i musei sfruttano la reputazione online e i canali digitali, i risultati non si fanno attendere. Clamoroso in questo senso il caso del Museo Leonardo da Vinci di Firenze che nel 2024 ha registrato un interesse digitale superiore a quello di istituzioni culturali ben più conosciute, come la Galleria degli Uffizi. Il museo privato fiorentino ha, infatti, più che raddoppiato le proprie tracce digitali online, conquistando una visibilità senza precedenti e occupando la prima posizione tra i musei più recensiti nel 2024. A seguire, dalla seconda alla decima posizione, troviamo Galleria degli Uffizi, Museo Egizio di Torino, Casa di Giulietta, Galleria dell’Accademia di Firenze, Leonardo Interactive Museum Firenze, Museo Ferrari Maranello, Reggia di Caserta, Mole Antonelliana e Museo Cappella Sansevero. Pur non detenendo il primato assoluto di museo più recensito, che per quanto riguarda i primi 5 musei classificati resta saldo nelle mani della Galleria degli Uffizi, il Museo Leonardo da Vinci di Firenze si distingue per la capacità di sfruttare in modo proattivo le potenzialità del digitale. Questo risultato evidenzia come le realtà private dimostrino abilità nel valorizzare le tecnologie e la visibilità online per rafforzare la propria reputazione e attrarre visitatori.
L’apprezzamento generale per l’offerta culturale italiana continua a crescere: il sentiment globale raggiunge quota 86/100, in leggero aumento rispetto al 2023. Un’analisi delle principali città d’arte mostra che le attrazioni culturali ottengono valutazioni altissime, con valori superiori a 90/100 e in crescita a Firenze, Milano, Roma, Venezia e Napoli. Questo andamento si riflette anche sui dati di saturazione e sulle tariffe medie rilevate sui portali di prenotazione online. Nonostante la saturazione abbia subito una lieve flessione nel 2024 rispetto al 2023, le tariffe risultano in aumento del 6-7%, a conferma di una domanda turistica sostenuta e della tendenza degli operatori a favorire le prenotazioni dirette.
(Per maggiori informazioni: https://datappeal.io/it/)