Secondo un ‘indagine del Ciset tra novembre 2015 e aprile 2016 le presenze di turisti stranieri in Italia dovrebbero aumentare del +1,9% rispetto all'inverno scorso; gli arrivi italiani dovrebbero crescere del +1,5%, mentre le presenze del +1,1%. Ripresa, seppur più contenuta, anche per il fatturato del turismo in Italia, intorno al +0,7%. I connazionali sceglieranno mete vicine a casa, oppure coglieranno le offerte per destinazioni extraeuropee lontane dalle aree a maggiormente a rischio, come Nord Africa e Medio Oriente.
Tra i principali paesi di origine dei turisti stranieri, saranno gli Stati Uniti a registrare la dinamica più interessante nell’inverno 2015-16, seguiti da Giappone, Germania, Regno Unito e Francia. Gli arrivi dagli Stati Uniti dovrebbero registrare un aumento del +12,4%. I flussi dal Giappone, in recupero, dovrebbero segnare quest'anno un trend positivo (+3,9%), superiore alla dinamica delle partenze totali dal paese stesso. Il 2016 registrerà un ulteriore incremento dei flussi dai Paesi extraeuropei, con un tasso di crescita del +6,4%.  I paesi dell’Europa Centrale rimangono il principale mercato di origine per l’Italia rappresentando, con oltre 20 milioni di arrivi, circa la metà dei flussi dai principali Paesi. L’area mostrerà un andamento leggermente inferiore alla media nell’anno in corso (+2,3%); la crescita prevista per il 2016 sarà pressoché identica. Più debole l’incremento dei flussi provenienti dai paesi dell’area mediterranea che fanno registrare un debole incremento nel 2015 (+0,8%); la crescita risulterà comunque rafforzata nel 2016 (+1,8%).  
La Francia, che con quasi quattro milioni di arrivi assorbe i due terzi dei flussi dall’area, mostra un andamento in linea con la media.   Il mercato di origine meno consistente per il nostro Paese è rappresentato dai Paesi del Nord Europa (cinque milioni di arrivi), che comunque, si caratterizzeranno per dinamiche positive sia nel 2015 che nel 2016 (+2,8% e +2,3% rispettivamente). Il Regno Unito (che con tre milioni di arrivi rappresenta circa i due terzi dei flussi totali dall’area, nonché il quarto mercato europeo in termini di importanza), sarà contraddistinto da un trend di crescita differenziato nei due anni (+3,8% e +1,3% rispettivamente). Outgoing in crescita del 2,3% Le partenze internazionali dall’Italia verso i principali Paesi supereranno nel biennio i 23 milioni, con tassi di incremento del 2,3% (2015) e del 2,6% (2016). Superiore alla media sarà la crescita dei flussi diretti verso l’area mediterranea (+3,4%). Le destinazioni mediterranee assorbono più della metà del totale dei flussi in partenza dal nostro Paese. Mediamente più dinamico il movimento verso la Francia primo mercato di destinazione per il nostro paese con oltre otto milioni di partenze nel 2015. L’Europa Centrale mostrerà una crescita di poco inferiore alla media nel biennio con tassi pari a +1,8% e +2% nei due anni.   Il Nord Europa sarà contraddistinto da un incremento nel biennio con tassi pari a +0,2% e +3,2%rispettivamente. Il Regno Unito rappresenta circa il 70% delle partenze verso l’area, e sarà caratterizzato da uno 0,8% nel 2015 e da un +3,3% nel 2016. Infine, i paesi dell’extra Europa saranno caratterizzati da un andamento inferiore alla media, sicuramente molto debole durante l’anno in corso e in lieve recupero il prossimo (+0,3% nel 2015, +1,2% nel 2016). Enfatizzando tale dinamica, tra le mete tradizionali d’oltre oceano, gli Stati Uniti registreranno un -0,9% e +1,9% nei due anni. 
 
(Per maggiori informazioni: www.unive.it/ciset)