Prima indagine: estate 2008
Dopo i buoni risultati registrati nell’estate 2007 si prevede per l’estate 2008 una diminuzione del turismo straniero in Italia ed una flessione della domanda domestica. In tendenziale aumento, invece, i viaggi dei nostri connazionali verso l’estero, che probabilmente concentreranno il loro interesse su mete europee a breve-medio raggio, favorite anche dall’aumento dei collegamenti low cost, oppure sugli gli USA o comunque su destinazioni extraeuropee considerate “sicure” e convenienti, grazie al rafforzamento dell’Euro rispetto al dollaro.
Queste le aspettative degli operatori del settore, emerse dalla prima indagine previsionale condotta, in via sperimentale dall’Osservatorio Federturismo Confindustria - CISET Cà Foscari, presso un campione di imprese turistiche italiane associate al sistema Federturismo Confindustria e costruito con la collaborazione delle associazioni di categoria della federazione. A partire dal prossimo appuntamento, previsto per l’autunno, l’Osservatorio rispetterà una cadenza sistematica.
Secondo l’indagine, tra Maggio e Ottobre 2008, gli arrivi stranieri dovrebbero diminuire del –3,0% rispetto allo stesso semestre del 2007, mentre le presenze del –1,8%.
In flessione anche i flussi di turisti italiani, che si attesterebbero sul –3,3%, accompagnati da una variazione negativa più consistente delle presenze, pari a –2,4%.
Le motivazioni delle flessioni possono essere ricondotte alla congiuntura economica incerta e alla scarsa competitività dei servizi offerti, che continuano ad essere i principali motivi di incertezza e di freno per l’andamento del mercato turistico in Italia.
Incidono anche l’apprezzamento dell’Euro rispetto al dollaro e le oscillazioni del costo del carburante, che influenza il trasporto dei viaggiatori e delle merci.
Sul fronte del turismo internazionale, l’unicità delle risorse del nostro paese mantengono una buona capacità di attrazione, ma il deterioramento dell’immagine dovuta ai recenti fatti di Napoli produce i suoi effetti negativi.
Riguardo, invece, al turismo domestico, gli operatori che si dichiarano ottimisti sull’andamento della stagione, sostengono che la riduzione della durata della vacanza, a causa della congiuntura economica dovrebbe favorire la scelta dell’Italia come destinazione. Per i pessimisti invece il costo dei servizi turistici nel nostro Paese e la minore capacità di spesa delle famiglie porterebbe ad una tendenziale contrazione nella durata del soggiorno oppure alla scelta di mete estere.
La classifica dei principali segmenti di domanda, in termini di variazioni rispetto all’estate 2007, vede in leggero aumento le provenienze dalla Germania, e prevede una flessione per i francesi, gli italiani e soprattutto gli statunitensi. Tra i mercati segnalati come più dinamici dagli operatori, ritroviamo i paesi dell’Est, la Spagna, la Scandinavia e l’Olanda.
Tra le tipologie di turismo che mostreranno le dinamiche più interessanti nell’estate 2008, in testa, secondo gli operatori intervistati, le crociere, seguite dall’agriturismo e dal turismo verde, dal turismo culturale e d’arte e dal turismo-termale-fitness e benessere. Tiene, con un leggero incremento la vacanza balneare, mentre è stabile il turismo lacuale e stagnante quello montano. In espansione poi turismi “di nicchia”: dal turismo sportivo/trekking, al turismo enogastronomico, dal turismo religioso al cicloturismo,ecc.
Tra i turisti italiani che sceglieranno l’estero nell’estate 2008, la maggior parte opterà, sempre secondo gli operatori intervistati, per il Sud Europa (in particolare, Spagna e isole), l’Est Europa (Croazia in primis), il Nord America (USA, grazie al cambio favorevole) e la sponda africana del Mediterraneo (Egitto e Mar Rosso), la cui capacità di attrazione sopravanza, in questa stagione, il Centro-Sud America. Seguono l’area asiatica, sia nord-orientale (Cina, Giappone, Thailandia, ecc.) che meridionale (India, Maldive, Sri Lanka, ecc.) e il Nord Europa. Stabile l’Europa centrale, mentre è in flessione l’Oceania e soprattutto il Medio Oriente.
(Per maggiori informazioni: v.fantozzi@federturismo.it)
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Il mercato europeo in cui opera Venere ha un valore stimato (nel 2007) in circa 44 miliardi di Euro, di cui circa 10 miliardi di Euro appannaggio del segmento online, in crescita di circa il 27% all’anno nel periodo 2006-083. Tale crescita è trainata principalmente dall’incremento della penetrazione di internet e delle connessioni a banda larga e dalla maggior predisposizione dei consumatori ad eseguire transazioni online, nonché dal forte incremento di brevi vacanze non organizzate unito ad una accresciuto uso di internet da parte degli albergatori. La notevole frammentazione del mercato alberghiero europeo (solo il 30% delle camere appartengono a catene, rispetto all’80% negli USA) aumenta ulteriormente le opportunità di crescita per i grandi operatori online, come Venere, che diventano snodi imprescindibili per far incontrare domanda ed offerta.
Fondata nel 1995, Venere è stata tra i primi operatori ad occuparsi di turismo online nel Sud-Europa, ed un precursore nell’introduzione di user-generated content nel settore. Uno dei marchi maggiormente noti al pubblico online a livello mondiale, Venere ha contratti con oltre 25.000 hotel, Bed & Breakfast ed altre strutture alberghiere in tutto il mondo, di cui fornisce più di 420.000 recensioni realizzate da ospiti precedenti.
Fonte:
1 Nielsen / NetRatings, visitatori unici a Gennaio 2008; Alexa.com, traffico internet ultimi tre mesi, aprile 2008.
2 Al netto delle cancellazioni, (compresa Worldby.com, acquisita a Febbraio 2008). 3 Fonte: PhoCusWright, Luglio 2007.
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