In base ai risultati del Tourism Satellite Account, nel 2012 gli italiani hanno speso per turismo complessivamente 83 miliardi di euro di cui 50,366 miliardi di euro (60.7%) per turismo in Italia, 18,230 miliardi di euro per turismo all'estero (22%) e 14,430 miliardi per turismo nelle seconde case (17.3%).

Gli italiani all'estero spendono il 27.5% in ricettività, il 23.2% in ristorazione, il 19.3% in trasporti, il 2.3% in servizi delle agenzie di viaggio, l'1.5% in servizi culturali, il 5.3% in servizi sportivi e ricreativi, il 20.9% in beni specifici e non.
Nel 2012 la spesa turistica attribuita agli ospiti internazionali è ammontata a 29,339 miliardi di euro pari al 25.7% del totale.
Il settore affari ha prodotto una spesa di 16,777 miliardi di euro pari al 14.7%, i servizi turistici resi dalla pubblica amministrazione (musei, parchi, terme...) hanno coperto una cifra di 3,104 miliardi di euro pari al 2,7%.
Analizzando i settori che contribuiscono a creare il Valore Aggiunto turistico, la ricettività pesa per il 45.6%, la ristorazione per il 9%, il trasporto e noleggio per il 10.5%, le agenzie di viaggio e i TO per l'1.9%, i servizi culturali per lo 0.8%, i servizi sportivi e ricreativi per l'1.3%, il commercio al dettaglio per il 7.7%. Il totale delle industrie turistiche ammonta al 76.8%, le altre industrie per il rimanente 23.2%. Il coefficiente turistico per prodotto è del 99.7% per agenzie di viaggio e TO, del 98.5% per gli alberghi, del 96% per il trasporto aereo, scende al 38.8% per il trasporto su strada, al 22.2% per la ristorazione, al 17.3% per i servizi sportivi e ricreativi, al 16.1% i beni turistici specifici e non specifici, al 10,1% i servizi culturali.
Tenendo conto che nel 2013 l'incoming raggiungerà i 33 miliardi di euro (con 11 miliardi di euro di surplus), l'incidenza del turismo sul Pil è destinata a consolidarsi migliorando ulteriormente.

Per maggiori informazioni:www.istat.it