L’Italian Hotel Monitor, realizzato da Trademark Italia, ha certificato una leggera contrazione degli indici di occupazione camere e prezzi medi che non recuperano neppure l’inflazione (+0,3%). La recessione raffredda in particolare la performance delle città-leader del nostro incoming: Firenze guida la classifica, seguita da Roma, Venezia e Milano. Un bilancio che fa registrare un’occupazione camere in discesa e prezzi leggermente ritoccati.

Gli alberghi delle 45 città capoluogo protagoniste del consuntivo di Italian Hotel Monitor presentano risultati molto simili a quelli dello scorso anno. Le rilevazioni mensili di Trademark Italia evidenziano anche la leggera contrazione dell’indice di occupazione camere che passa dal 64,7% dello scorso anno al 63,4% (-1,3 punti percentuali) e un piccolo aumento del prezzo medio camera (Average Daily Rate).

Il termometro 2012 dell’economia alberghiera riguarda la categoria Upscale (corrispondente alle 4 stelle), la più rappresentativa del movimento d’affari. Gli oltre 550 gestori di hotel italiani che hanno partecipato al Monitor segnalano un prezzo medio 2012 di 111,98 euro per camera venduta. Il “ritocco” dei prezzi è insignificante: +0,3% rispetto allo stesso periodo del 2011.

L’analisi delle singole città evidenzia un passo avanti della Room Occupancy mensile in otto capoluoghi di provincia (sui 45 monitorati). In 12 città è stata superata la soglia del 60% di occupazione camere, che per gli addetti ai lavori significa “solidità gestionale”. Firenze supera quota 70%. La maggioranza delle località (26) si attesta tra il 50 e il 60%. In otto città l’occupazione camere risulta al di sotto del 50%, segnale evidente di crisi della domanda.

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