La richiesta di correttivi alla tassa di stazionamento entra a gamba tesa nel dibattito conoscitivo organizzato a Roma e presieduto dall’on. Mantini , con la partecipazione di un folto gruppo di parlamentari dei diversi schieramenti politici e dei presidenti di varie associazioni nazionali dei comparti economici, dall’Osservatorio parlamentare per il Turismo alla presenza del ministro Piero Gnudi impegnato in una rivisitazione di tutto il comparto per giungere alla definizione di una agenda dall’emblematico titolo “Cresci turismo” in linea con quanto previsto nel “Quadro strategico europeo 2013-2020”.
Tema di fondo di questo primo incontro (il prossimo già fissato tra 60 giorni) l’esigenza di dare un nuovo assetto ad un comparto, il turismo, che se da una parte rappresenta uno tra i primari settori dell’economia nazionale, dall’altra accusa ancora gravi ritardi nell’ottimizzazione della sua governance e nella sua programmazione: la prima troppo frammentata tra enti ed istituzioni , la seconda tutta da riorganizzare con adeguate competenze e risorse ma, soprattutto, con il supporto convinto del Parlamento.
Tutto ciò comporta l’adozione di un Progetto Paese sul Turismo, cioè un progetto quadro-ha sostenuto il presidente di Federturismo Iorio - per offrire un contesto chiaro che sia in grado di polarizzare e garantire gli investimenti . Politica e imprese dunque per riavviare quel prezioso motore che rappresenta il 13% del PIL nazionale e che – secondo il ministro – potrebbe arrivare fino al 18% con l’apporto di 1 milione e 600.000 nuovi posti di lavoro anche grazie ad una nuova cultura dell’ospitalità da diffondere tra tutti gli italiani.
Il turismo – come ha sottolineato anche l’assessore al Turismo della Conferenza delle regioni Di Dalmazio –dev’essere visto non solo dal punto di vista della promozione quanto invece come prodotto che richiede sviluppo con politiche consequenziali che siano in grado di dare segnali certi ai vari players del comparto. Dunque una sfida strutturale che richiede un nuovo modello di sviluppo a cominciare dalla valorizzazione delle naturali risorse del territorio. In questo contesto anche la portualità turistica rappresenta un incommensurabile valore per lo sviluppo del turismo nautico.
Intervenendo nel dibattito il presidente di Assomarinas (Associazione Italiana Porti Turistici aderente a Ucina Confindustria Nautica e Federturismo) ha ricordato all’assemblea come risulti indispensabile per la crescita del settore la trasformazione della tassa di stazionamento in tassa sul possesso. “ Da una parte ciò consentirebbe di dare certezza d’introito allo Stato – ha affermato Perocchio – dall’altra di evitare l’esodo di migliaia di imbarcazioni dalle nostre coste assieme al danno provocato dall’allontanamento del turismo straniero e al blocco della realizzazione di nuovi porti turistici oltre, ovviamente, alla perdita di migliaia di posti di lavoro sia nel diretto che nell’indotto”.
(Per maggiori informazioni: www.marinas.it)