Vinella, le accise sul gasolio incidono al 43% rispetto al 37,9% della UE
Roma, 22 giugno - Per superare la crisi del settore dei bus trasporto commerciale bisogna alzare all'80% il coefficiente di riempimento e intervenire sulle accise del gasolio che incidono in modo pesante sui conti delle aziende. Queste le principali richieste di Anav/Confidustria, attraverso il presidente Giuseppe Vinella, nel corso del convegno, oggi a Roma, dedicato al settore che ha preceduto i lavori della 77esima assemblea annuale dell’associazione presenziato da rappresentanti del mondo associativo e delle istituzioni vice ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, Teresa Bellanova, i parlamentari Salvatore Margiotta, Simona Pergreffi, Emanuele Scaglusi e la presidente di Federturismo Marina Lalli.
“Le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria – incalza Vinella - hanno avuto un impatto pesantissimo sui servizi di trasporto commerciale con autobus e molte piccole e medie imprese rischiano oggi seriamente il default. Da marzo 2020 ad aprile 2021 il settore ha subito una riduzione di fatturato di circa il 75% rispetto al 2019 per complessivi 2,6 miliardi di euro. Pur considerando i costi cessanti e i ristori stanziati dal Governo, in buona parte purtroppo non ancora ricevuti dalle imprese, la perdita sfiora la cifra record di 1,3 miliardi di euro. Perciò una crisi di tale portata richiede interventi eccezionali di supporto alle imprese come un adeguato rifinanziamento di tutte le misure “verticali” di sostegno sino a oggi adottate, oltre allo sblocco il prima possibile, dei 135 milioni di euro già stanziati per i ristori e non ancora erogati”.
Anav, nel corso del convegno, rimarca la necessità di una efficace politica di rilancio del settore nel medio-lungo termine nell’interesse anche della collettività, considerato l’importante contributo che l’autobus, grazie alle sue caratteristiche di basso impatto ambientale, sicurezza ed economicità, può dare alla realizzazione nel Paese di un moderno sistema di mobilità sostenibile.
Ma precisa che “la premessa di tale rilancio non può prescindere da una ripartenza a pieno regime dei servizi di trasporto. L’evoluzione positiva della situazione epidemiologica e i riscontri confortanti sulle basse percentuali di contagio a bordo dell’autobus, confermate anche da autorevoli studi scientifici, consentono l’innalzamento in piena sicurezza, dei coefficienti di riempimento dei mezzi, a nostro avviso fino all’80%, oltre all’estensione ai soggetti con certificazione verde covid-19 delle deroghe per conviventi e soggetti con rapporti stabili. Una scelta che potrebbe risultare strategica per la ripresa visto l’avvio in atto della stagione turistica”.
E sulla questione delle accise Vinella spiega che “nel nostro Paese pesano per il 43% sul prezzo del gasolio rispetto a una media UE del 37,9%. E’ arrivato quindi il momento di estendere l’accisa ridotta sul gasolio commerciale ai servizi di noleggio autobus con conducente e di mantenerla per i servizi di linea commerciali, per consentire alle nostre imprese di competere con gli operatori degli altri Paesi europei soggetti a una minore tassazione e, per le stesse ragioni, è arrivato il momento di avviare un programma strutturato di rinnovo del parco autobus e di investimento nella realizzazione di un’adeguata rete di infrastrutture a servizio di operatori e passeggeri, come pure di risolvere l’annoso problema degli accessi degli autobus alle ZTL urbane”.