Lo scenario, già complesso, è aggravato dall’aumento del prezzo del petrolio a causa del conflitto Israele-Iran. L’industria italiana ha tenuto a inizio 2° trimestre e gli indicatori sono migliorati per i servizi.

Ma i dazi sull’export e l’incertezza stanno deteriorando la fiducia, brutto segnale per i consumi e gli investimenti. Positivo, invece, è il proseguire del taglio dei tassi nell’Eurozona. Nel 1° trimestre i servizi hanno sorpreso in negativo (-0,1% il valore aggiunto), nonostante il turismo sia ripartito (+4,1% annuo la spesa di stranieri).

(Per maggiori informazioni: https://www.confindustria.it/)