Secondo il rapporto congiunto Facile.it – Consumerismo No Profit l’estate 2025 potrebbe rivelarsi molto calda per i consumatori e non solo da un punto di vista meteorologico, ma per alcune voci di spesa delle famiglie italiane.


Quando si viaggia, soprattutto se all’estero, è bene sottoscrivere un’assicurazione per tutelarsi da una vasta gamma di imprevisti che possono incorrere durante la vacanza. Confrontando i dati 2025 con quelli del 2024, la ricerca online di questi prodotti è aumentata del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per quanto riguarda i prezzi, secondo l’analisi di Facile.it una polizza viaggio che comprende assistenza medica, smarrimento bagaglio e annullamento costa, in media, 36 euro per due settimane di viaggio in Europa, che diventano 48 euro se la vacanza è verso un paese extra europeo (ad esclusione di USA, Canada e Caraibi), e 55 euro se decidiamo di viaggiare verso queste destinazioni. Le tariffe risultano stabili rispetto allo scorso anno.
Consumerismo No Profit ha rilevato un aumento del 9,7% del costo dei traghetti rispetto al 2024. I collegamenti marittimi con auto al seguito rappresentano una delle voci più critiche. I voli estivi verso l’Europa mostrano invece un aumento intorno al 7%, mentre i voli nazionali registrano un +21% su Ferragosto. I voli low-cost si assestano su rincari tra il +4% e il +6%. Una parziale buona notizia arriva sul fronte delle tariffe dei treni che, come rilevato da Consumerismo No Profit, non sono aumentate rispetto al 2024. L’associazione, però, evidenzia, che le offerte più convenienti – come le tariffe Economy o Super Economy – tendono a sparire velocemente nei periodi di alta domanda.
Questo significa che, pur in assenza di rincari ufficiali, il prezzo medio reale per viaggiare in treno a Ferragosto può risultare sensibilmente più alto.
Un fenomeno sempre più diffuso è quello delle vacanze a rate. Secondo l’analisi di Facile.it, nei primi cinque mesi dell’anno il peso percentuale delle richieste di prestiti personali destinati a coprire le spese legate alle vacanze è aumentato del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno arrivando ad un importo erogato, secondo le stime del comparatore, di oltre 220 milioni di euro.
Sicuramente incideranno sulle tasche degli automobilisti i ritocchi sui prezzi dei pedaggi; Autostrade per l’Italia (Aspi), ad esempio, a inizio anno si è adeguata all’inflazione con un +1,8% sulle tratte di sua competenza.
L’estate rappresenta un periodo dell’anno ricco di spese extra anche per chi non viaggia. Come rilevato da Consumerismo No Profit, tra giugno e settembre i costi legati alla gestione quotidiana dei figli, all’abitazione e alle attività ricreative si moltiplicano, andando ben oltre la consueta spesa mensile per i consumi. Secondo i dati ISTAT, le famiglie italiane durante l’anno spendono in media 2.738 euro al mese per consumi. Questo dato segna un aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente.
Consumerismo No Profit ha calcolato che le spese extra stimate tra giugno e settembre, escluse le vacanze e i centri estivi, si aggirano tra i 1.500 e i 3.000 euro per una famiglia media con uno o due figli.

(Per maggiori informazioni: www.facile.it; www.istat.it; https://associazione.consumerismo.it/)