L’aumento dell’occupazione lavorativa legata al settore turistico ha come effetto quello di ridurre il numero di laureati nel territorio di riferimento secondo un’indagine presentata dal quotidiano La Voce e che offre dei dati allarmanti per il nostro Paese.
Intanto la fotografia attuale, che vede l’Italia fare la parte del gigante in termini di arrivi turistici, ma crollare alle ultime posizioni per qualità dei suoi addetti.
Il numero di laureati impiegati nel settore è infatti inferiore al 7%, al terzultimo posto, seguito solo da agricoltura ed edilizia ma addirittura un terzo degli addetti non ha conseguito neanche il diploma di scuola superiore.
Il dato più allarmante riguarda però l’andamento futuro. Secondo lo studio, infatti, al crescere dell’occupazione turistica diminuirà il numero di iscrizioni all’università, soprattutto nelle facoltà umanistiche. Il fenomeno coinvolge ugualmente uomini e donne, con queste ultime che recupereranno più difficilmente il percorso di studi interrotto.
(Per maggiori informazioni: https://lavoce.info/)