Secondo gli indicatori di Italian Hotel Monitor relativi ai primi tre mesi del 2024, per l’industria alberghiera italiana il risultato è in sensibile crescita rispetto al 2023, sia in termini di occupazione camere passata dal 62,7% al 65,3% (+2,6 punti) che di prezzo medio camera, salito da 115,55 a 127,10 euro (+10%).
L'economia italiana cresce, il pil è salito nel primo trimestre di +0,3%, ma a velocità diverse: è positivo il turismo su livelli record, bene i servizi in moderata crescita, e l'export netto. Male invece l'industria, con produzione e consumi di beni che si sono contratti. A pesare sonoi problemi nei trasporti mondiali di merci, l'energia ancora cara, i tassi ai massimi.
Prima in Europa e seconda nel mondo dietro gli Stati Uniti. L’Italia conquista la vetta continentale del turismo congressuale e in cinque anni passa dal sesto al primo posto per numero di eventi ospitati nel 2023, secondo il report annuale di Icca (International Congress and Convention Association).
Il 2024 si preannuncia un anno di crescita per gli investimenti alberghieri secondo l'European Hotel Investor Intentions Survey di CBRE, che evidenzia come il 70% degli investitori preveda di aumentare la propria asset allocation nel settore.
Enav chiude i primi tre mesi dell’anno con ricavi totali consolidati a 193,6 milioni di euro, in aumento del 9,5% rispetto al primo trimestre 2023, grazie principalmente all’andamento del traffico aereo e al correlato incremento del fatturato da attività operative. Il risultato netto è negativo per 13,8 milioni, in miglioramento rispetto al primo trimestre 2023 in cui la perdita era di 21,8 milioni.
L’attività degli accordi nel settore dei viaggi e del turismo è diminuita nel periodo gennaio-aprile secondo quanto rileva GlobalData nel suo recente report.
La voglia di vacanze preme tra i nostri connazionali, al punto tale secondo PiratinViaggio “da scatenare addirittura la “notriphofia” (ovvero la paura di non aver ancora prenotato nessun viaggio), una “patologia” che colpisce ben 4 persone su 10 – cifra che raggiunge il 53% se si parla di GenZ.