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  • News 2020

    L’Onu lancia l’allarme per il turismo: la pandemia avrà un effetto devastante sul settore, con perdite che potrebbero superare i 3.300 miliardi di dollari. Il turismo è stato tra i settori più colpiti, tra voli cancellati e la paura di spostarsi che è ancora molto presente, anche in una fase in cui viaggiare è di nuovo permesso. I mesi estivi saranno un termometro di quanto accadrà, ma le stime sono preoccupanti.

    Ancora un calo sul fronte della domanda passeggeri, seppur con una nota positiva, secondo la  Iata sui dati di maggio, che attestano un -91,3% rispetto allo steso mese del 2019. Il dato, però, evidenzia  un lieve aumento rispetto al calo annuale del 94% registrato nell'aprile 2020, il miglioramento è stato trainato dalla ripresa in alcuni mercati domestici, in particolare la Cina. La domanda internazionale di passeggeri di maggio è diminuita del 98,3% rispetto a maggio 2019, praticamente invariata rispetto al calo del 98,4% registrato ad aprile. La capacità è crollata del 95,3% e il fattore di carico è sceso di 51,9 punti percentuali al 28,6%, il che significa che in media sono stati occupati poco più di un quarto dei posti.

    L'Italia reagisce: ad oggi  (19 giugno) sono 4 su 10 le camere delle strutture ricettive prenotate online - dai turisti italiani e stranieri - che risultano ancora prenotabili nel 62 per cento dei casi. Venezia un po' più in affanno con il 68% di camere ancora disponibili mentre Rimini si sta riprendendo con la metà delle notti già prenotate. Resistono le grandi città d'arte con una quota di mancate prenotazioni del 26% a Firenze, 38% a Roma, 39% a Milano, 47% a Napoli.

    E’ UNA NORMA STRAORDINARIA EMANATA IN “TEMPO DI GUERRA”. IL RIMBORSO AI CONSUMATORI CI SARA’ AL TERMINE DEL PERIODO DI VALIDITA’

    Le Associazioni rappresentative del Turismo Organizzato, Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto si aspettano che il Governo difenda strenuamente e, soprattutto, pubblicamente la propria posizione, provvedendo a rendere i voucher strumenti maggiormente flessibili, ma non mettendo minimamente in discussione il principio sul quale si fonda la norma.

    • PER AGOSTO SOLO 4 SU 10 CAMERE SONO PRENOTATE
    • IN AUMENTO I VOLI AEREI: CRESCITA SETTIMANALE POSITIVA DELLE PRENOTAZIONI MONDIALI (+ 23%)
    • LE DIMINUZIONI PIÙ EVIDENTI SONO DA CINA (-85,9%) E USA (-84,1%)
    • STOP ALLE DISDETTE DALLA FRANCIA CHE SI STABILIZZA SUL -70,7%.
    • ITALIANI: SOLO 2 LAUREATI SU 10 SI CONCEDONO UNA VACANZA
    • PIU' DEL 23% Di IMPIEGATI E PENSIONATI NON RINUNCIA ALLE FERIE

    “Il settore dell’ospitalità, duramente colpito da questa crisi è ancora sospeso nel limbo dell’incertezza, il Governo deve immediatamente allineare al divieto di licenziamento la cassa integrazione, altrimenti i costi per le nostre aziende non saranno sostenibili e rischiamo di chiudere le serrande definitivamente con evidenti ripercussioni sui livelli occupazionali del Paese - torna a chiedere attenzione per il settore HO.RE.CA il Presidente di M.I.O. Italia – Federturismo Paolo Bianchini che prosegue - è necessario evitare qualsiasi danno di ritorno e per questo chiediamo uno stop alle causali nei rinnovi dei contratti a termine e nelle proroghe, così come l’eliminazione del tetto massimo dei contratti attivabili e una deroga ai requisiti per il lavoro intermittente, queste misure ci permetterebbero di provare a tenere in piedi le nostre aziende fino alla completa ripartenza del settore legato al turismo e all’ospitalità.”

    Secondo i dati di Future4Tourism di Ipsos per i programmi di viaggio degli italiani domina ancora l’incertezza. Negli anni passati le vacanze estive erano irrinunciabili per oltre 7 italiani su 10; per quest’estate solo 1 italiano su 2 è certo di concedersi un periodo di ferie nei prossimi mesi. Nonostante i dati non siano rassicuranti per gli operatori, l’allentamento delle misure restrittive e una curva dei contagi che appare sotto controllo hanno comunque riacceso negli individui qualche speranza di poter godere del riposo estivo: ad aprile erano il 22% coloro che non prevedevano alcun periodo di vacanza; ora si sono ridotti al 16%.

    Dal webinar di Travel Appeal è emerso che, secondo Sojern,  tra i mercati con una crescita di interesse per l’Italia in Europa si annoverano la Svizzera (+25%), la Svezia (+23%), la Germania e Francia (+20%).  Prima di febbraio si erano registrate crescite fino al 30%, nelle ultime settimane (dal 26 maggio in poi) si migliora rispetto al -90% cui ci ha abituato il Covid come media di prenotazioni mondiali in questi mesi. Secondo Str con la ripartenza  (al 31 maggio e lo confermano anche operatori italiani con rappresentanze internazionali) si registra una importante ripresa del mercato leisure negli Stati Uniti e in una parte di Europa.