"Lo stallo dell'Enit è l'ulteriore dimostrazione di un Paese che non riesce a fare passi in avanti".
E' la denuncia di Roberto Corbella, Presidente di Astoi, Associazione dei tour operator italiani.
"In periodi difficili come questo servono scelte coraggiose e tempestive: la mancata convocazione del consiglio d'amministrazione dell'Enit prolunga una gestione commissariale che di fatto non c'è più ed è indice di una situazione di emergenza non procrastinabile oltre una certa durata".
Dal 29 ottobre al 1° novembre, il Presidente di ASTOI, Roberto Corbella, ha partecipato alla missione economica multisettoriale organizzata al Cairo dall'Associazione di Amicizia e Cooperazione Italia – Egitto e guidata dagli Ambasciatori Antonio Badini ed Ashraf Rashid.
La missione era finalizzata a rafforzare la cooperazione economica e le relazioni industriali tra i due Paesi, con riferimento a diversi settori produttivi tra i quali il turismo, ad esplorare le opportunità imprenditoriali e di investimento nel Paese oltreché a sostenere l'Egitto nell'attuale fase di crescita industriale, occupazionale e sociale. La delegazione italiana era composta da associazioni di categoria, primarie imprese, istituti bancari ed operatori impegnati nei principali settori produttivi ed interessati alla ricerca di opportunità di business e di partenariati con interlocutori locali.
A seguito del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, che ha disposto l’incremento di un puntopercentuale dell’aliquota Iva ordinaria dal 20% al 21% per tutte le operazioni effettuate a decorrere dal 17 settembre 2011, considerato il regime speciale Iva vigente nel settore del turismo (art. 74- ter del DPR 633/72), che prevede particolari modalità e tempistiche per la liquidazione dell’imposta, ASTOI, in ragione degli interrogativi espressi dai propri soci sulle modalità di gestione delle operazioni effettuate “a cavallo” della data di operatività di tale incremento, lo scorso 6 ottobre, ha inviato una nota alla Direzione Centrale Normativa – Settore Imposte Indirette.
Astoi, in occasione del Consiglio direttivo che si è svolto il 13 settembre in Confindustria, ha accolto la candidatura a socio aggregato dell'Ufficio di promozione turistica dell'Ecuador, diretto da Mariuxi Cardenas Rodas. Il rapporto permetterà all'associazione di sviluppare sinergie con la Repubblica dell'Ecuador, paese ricco di risorse che trova nell'Italia un importante bacino di provenienza turistica.
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La vecchia abitudine del “tutto chiuso per ferie” sta cambiando, sempre di più gli italiani scoprono i vantaggi delle vacanze al di fuori dei picchi dell'altissima stagione.
La stagione estiva 2011, partita lentamente, sta registrando una graduale ripresa delle vendite. "Possiamo comunque sin da ora”, afferma Roberto Corbella, Presidente di ASTOI, “identificare alcune tendenze, tra cui quella delle prenotazioni sotto data e di una maggiore distribuzione delle vacanze durante il periodo estivo.
Circa il nuovo obbligo, già in vigore dal 1° gennaio 2010, ma decorrente dal 1° luglio per le operazioni verso i consumatori finali non inferiori a 3.600 euro, Roberto Corbella, Presidente di ASTOI, afferma “pur apprezzando l’esito della consulenza giuridica da noi richiesta all’Agenzia delle Entrate ed emessa a seguito dell’invio di specifici quesiti elaborati dal Gruppo di Lavoro Fiscale ASTOI, coordinato dal nostro consulente Avv. Prof. Benedetto Santacroce, riteniamo che l’attuazione dello spesometro ponga gravi problemi in particolare ai tour operator, chiamati a responsabilità ben difficilmente esercitabili.
In occasione dell'ultimo Consiglio Direttivo, tenutosi a margine della 15^ Assemblea Generale lo scorso 16 giugno, ASTOI ha accolto la candidatura a socio di Happy Age.
Il Presidente di ASTOI, Roberto Corbella dichiara "La nostra Associazione dà il suo benvenuto ad Happy Age, operatore presente da dieci anni nel panorama turistico italiano, specializzato in tour per la terza età e per persone diversamente abili, che si è distinto nel tempo come una delle realtà più dinamiche nel settore del turismo sociale.
L'ingresso in ASTOI di Happy Age rende ancora più completa l'offerta turistica rappresentata dai nostri Associati ed è pienamente in linea con gli obiettivi della diffusione della cultura dell'inclusione e della fruibilità della vacanza, concepita come un diritto per tutti. Questi valori sono promossi peraltro da uno specifico Gruppo di Lavoro sul Turismo Sostenibile, presente ed attivo in seno all'Associazione".
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“Dopo la pubblicazione del Codice in G.U., avvenuta lo scorso 6 giugno” dichiara Roberto Corbella, Presidente di ASTOI, “confermiamo le nostre considerazioni sul testo. Il Codice continua a prevedere il mantenimento del vecchio fondo di garanzia, al quale non abbiamo mai risparmiato critiche. Purtroppo”, afferma Corbella, “ è sotto gli occhi di tutti come l’esigenza di avere una reale copertura dei rischi derivanti dalle emergenze, divenute sempre più frequenti e ordinarie, sia ormai divenuta impellente. Abbiamo più volte rimarcato l’incapienza di questo fondo e la carenza di protezione nei confronti del consumatore, che non verrebbe peraltro risarcito in caso di fallimento o insolvenza di altri soggetti, come le compagnie aeree, categoria non considerata da tale meccanismo di copertura dei rischi.
Inspiegabilmente” seguita Corbella, “ non si è creduto opportuno introdurre nel nuovo Codice uno strumento realmente efficace in tal senso, optando per il mantenimento dello “status quo”. L’innovazione più significativa”, sottolinea il Presidente, “ è senz’altro costituita dalla codificazione del “danno da vacanza rovinata”, in precedenza di elaborazione esclusivamente giurisprudenziale. Pur condividendo l’obiettivo di garantire al consumatore un risarcimento che miri a compensare il pregiudizio conseguente alla lesione del suo interesse a godere pienamente del viaggio organizzato, come occasione di piacere, di svago o di riposo, il relativo articolo, prevedendo criteri incerti di determinazione, lascia ancora spazio ad interpretazioni e valutazioni che potranno incidere sulla sussistenza e sulla misura del risarcimento. Dovremo attendere l’applicazione che le Corti faranno del nuovo principio”.
In merito all’introduzione di alcuni nuovi obblighi, Corbella commenta “citare nel contratto di vendita il nome del vettore, a volte non noto al momento della stipula per motivi tecnici legati alla programmazione dei voli, mette in seria difficoltà gli operatori, mentre il riferimento a non meglio precisati “standard qualitativi” relativi alle strutture ricettive facenti parte del pacchetto, può invece essere foriero di una moltiplicazione del contenzioso, in quanto non si comprende quali siano tali standard, visto che il tour operator è già obbligato ad indicare le principali caratteristiche nonché la classificazione dell’albergo. Anche nell’articolo relativo ai casi di inadempimento, continua ad essere presente la citazione di non identificati standard qualitativi del servizio promessi o pubblicizzati, senza che ancora una volta venga specificato di quale tipo di standard si tratti. In tal modo, com’è facile dedurre, si rischia di ampliare eccessivamente, senza neppure contestualizzarla, la responsabilità contrattuale dell’organizzatore e dell’intermediario”.
Passando a considerazioni di ordine più generale, Corbella fa notare come “la creazione del nuovo Comitato Permanente per la promozione del turismo, appaia inutile e rischia di generare un’ulteriore dispersione delle risorse dedicate al settore. Sarebbe stato certamente meglio”, sostiene Corbella, “concentrare tutte le forme di promozione in ambito ENIT, soggetto che, se adeguatamente finanziato e con le opportune modifiche statutarie, avrebbe potuto essere il punto di raccordo tra Stato, Regioni ed imprenditoria per una valida azione di promozione del paese”.
Il Presidente conclude osservando “in un paese che già abbonda di onorificenze, non si comprende la necessità di istituirne di nuove e di dedicarvi ben sei articoli del Codice, testo che avrebbe dovuto rispecchiare le logiche della semplificazione e della deburocratizzazione”.
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