La fascia di viaggiatori con un reddito famigliare che supera i 75mila euro, in un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, sta cambiando le proprie abitudini in termini di accomodation secondo un’analisi di Sita Ricerca basata su mille utenti.

Molti rispondenti segnalano la scelta di una struttura di fascia alta, ma si nota in particolare il fatto che il 3 stelle è un segmento perdente e che i bed & breakfast stanno cedendo terreno ai 4 e ai 5 stelle, a causa probabilmente di un livello qualitativo eterogeneo.
Secondo la ricerca, l’Italia resta la destinazione più importante e il mare il cluster preferito, ma un quarto del campione parla di viaggio itinerante. Rispetto, poi, a 2 o 3 anni fa, la quota di chi ha cambiato accomodation è del 40%, alla ricerca di maggior confort e servizi, per una riduzione del budget, o un cambio di esigenze. In questo contesto la ricerca segnala che l’evoluzione dei b&b è ferma al 2022, sono 33.400 le strutture registrate, ma per la prima volta rispetto al 2021 si assiste ad un calo del 3% da 10 anni a questa parte. I b&b attirano clientela anche dai 4 stelle, in questo senso c’è circolarità tra le due categorie, ma si tratta di b&b luxury in palazzi storici e location molto belle.
La fascia di clientela abbiente (44% del campione) si organizza autonomamente su siti come Booking.com (fatto che assimila questo target al totale della popolazione nazionale), ma il 50% di coloro che vanno sul sito di un’Ota come Booking prenota poi direttamente o parla direttamente con la struttura. Il servizio richiesto comincia dalla risposta della struttura. Per chi sceglie un 4-5 stelle le motivazioni riguardano la location, il posto della struttura, l’atmosfera di ospitalità e risultano meno importanti le recensioni, mentre si pone attenzione a servizi come Spa, la dimensione delle camere, o la presenza del ristorante in struttura. Altro segnale che sta emergendo è l’eventuale organizzazione di iniziative legate al territorio, che sembra piacere. Alla struttura si richiede quindi confort, comodità, personalizzazione dei servizi, esperienza nel lusso, ristorazione di alto livello.
Per quanto riguarda gli insoddisfatti – 60 su 100 dicono di esserlo stati – le strutture più coinvolte sono i 3 stelle, i b&b e le case vacanza per la variabilità del servizio. Per quanto riguarda i villaggi vacanza, c’è standardizzazione ma su livelli alti. L’insoddisfazione può riguardare il cibo non all’altezza, la camera piccola e letti e materassi scomodi, o il personale non cortese o non sufficientemente competente. Dai 5 stelle la clientela pretende servizi di mobilità, centro estetico, Spa, agenzia o punto informativo all’interno della struttura e in questo l’Italia non brilla. Se è vero che nel target medio-alto un 40% del campione cambia ed è variabile nella prenotazione perché cerca emozioni più forti, è chiaro che si rende difficile ottenere fidelizzazione e ci vuole una forte componente di creatività.

(Per maggiori informazioni:https://sitaricerca.pambianco.com/)