Il 2 ottobre l'Ufficio Studi di UCINA, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Genova, e Banca Monte dei Paschi di Siena, ha presentato, nel corso del Salone Nautico di Genova, "I numeri della nautica" e "Navi e imbarcazioni: i principali distretti industriali italiani".

Nello studio "La Nautica in Cifre, analisi del mercato per l'anno 2010", sono stati evidenziati i principali risultati conseguiti dal comparto nautico, tra i quali il livello di fatturato e le quote di produzione (export e mercato domestico) e di occupazione, mentre il rapporto elaborato dall'Area Research e Banca Monte dei Paschi di Siena ha preso in esame 5 distretti, analizzandone il contributo sull'export e sulla produzione globale, nonché i principali indicatori di performance. Dalle ricerche si evince che l'export rappresenta la forza trainante rispetto ad un mercato domestico che soffre di una notevole carenza di domanda. Secondo i dati de "La Nautica in cifre", l'export ha rappresentato nel 2010 il 67% della produzione globale, per un valore di 1,61 miliardi in termini di produzione nazionale, rispetto agli 1,16 miliardi destinati al mercato italiano. Nella ricerca BMPS, per i 5 distretti analizzati (Fano, Viareggio, Venezia, La Spezia e il polo Trieste/Gorizia) si registrano cifre analoghe in virtù di una propensione all'export che, nel periodo di osservazione (2005 – 2010), è andata progressivamente crescendo. La produzione destinata alle vendite in Italia ha subito una significativa contrazione, passando dai 2,65 miliardi del 2008 agli 1,16 miliardi del 2010. Lo studio rileva, dunque, una sostanziale inversione delle quote di mercato tra Italia ed estero e testimonia che le aziende italiane hanno intrapreso la strada dell'internazionalizzazione. Questa tendenza è ancor più accentuata se si analizza il solo settore della cantieristica, dove la produzione nazionale rivolta all'estero nel 2010 è stata di 1,26 miliardi rispetto a 0,62 miliardi relativi all'Italia. In controtendenza il segmento relativo ai superyacht, che evidenzia una tenuta del mercato interno, cresciuto di 1,3 punti percentuali rispetto al 2009, e che vede un bilancio in crescita a testimonianza dell'eccellenza del Made In Italy in questo sotto-comparto. In termini globali, nel 2010 la nautica da diporto ha registrato un fatturato complessivo di 3,36 miliardi di euro, ripartito nei segmenti della cantieristica (circa 2 miliardi), del refitting (0,17 miliardi), degli accessori (0,88 miliardi) e dei motori (0,30 miliardi).

La riduzione del numero di addetti diretti rispetto al 2009 è stata dell'11%.

Secondo lo studio della Banca Monte dei Paschi di Siena, i cinque distretti esaminati (Fano, La Spezia, Viareggio, Venezia e il polo Trieste/Gorizia) rappresentano nel loro complesso circa la metà della produzione dell'industria nazionale ma oltre i due terzi delle sue esportazioni, in virtù di una più accentuata propensione all'export.

Confrontando il contributo relativo di ciascun distretto al dato aggregato (somma dei cinque distretti), il polo regionale del Friuli detiene, nel 2010, le quote maggioritarie in termini sia di produzione (48%), sia di export (58%), grazie all'apporto determinante del sito di Monfalcone di Fincantieri. Incidenze rilevanti si registrano anche per i distretti di Viareggio (25% e 24%) e La Spezia (19% e 16%), mentre il peso relativo di Fano e Venezia è nettamente più contenuto.

(Per maggiori informazioni: www.ucina.net)