Bain & Company Italia, in collaborazione con Toluna, ha pubblicato l’ultima edizione dell’Italy Holiday Shopping Outlook, un’analisi che coinvolge oltre 1.000 consumatori italiani per esplorare le tendenze di spesa per il periodo natalizio.
L’economicità dei prezzi continua a condizionare i consumi secondo le previsioni positive del Mastercard Economics Institute, che nell’Outlook 2025 coglie segnali di una moderata accelerazione dell’economia globale (+3,2% rispetto al +3,1% del 2024).
Il turismo enogastronomico continua a crescere in modo esponenziale, rappresentando una delle esperienze più richieste dai viaggiatori. Nel 2024 il numero di turisti che hanno partecipato a food tour in Italia è aumentato del 25% rispetto all’anno precedente, con un aumento significativo di visitatori provenienti da Stati Uniti, Germania e Regno Unito, secondo i dati dell’ultimo Osservatorio Do Eat Better Experience, un progetto volto a promuovere piatti, specialità e prelibatezze della tradizione attraverso gli occhi e il gusto delle popolazioni locali.
Il turismo prosegue la sua crescita, l’ospitalità in Italia, alberghiera ed extra alberghiera cresce ed Ii 2024 segnerà un +4% (valore stimato a ottobre), segnala l'Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano, ma con un’attenzione verso i prezzi che hanno giocato una parte importante. L’inflazione sull’ospitalità è molto forte. Lo è stata meno sul fronte dei trasporti cresciuti del 10%.
Sempre più viaggi nel 2025 secondo la ricerca Ticket to Travel 2025 di Marriott Bonvoy condotta su un campione di 21.374 adulti in dieci mercati in Europa, Africa e Medio Oriente (Emea) e su oltre 2mila viaggiatori in Italia.
Secondo il CSC crescono i viaggi degli stranieri. A settembre 2024 è proseguita l’espansione del turismo straniero: +6,9% sul 2023 la spesa in Italia a prezzi correnti; prezzi che spiegano circa metà di questa espansione (+3,4% tendenziale a novembre per i «servizi ricettivi e di ristorazione»). Tale spesa ha superato ampiamente i valori pre-pandemia (+28,8% a settembre sul 2019).
Un bilancio moderatamente positivo per le vendite natalizie, condizionato dall’inflazione secondo quanto emerge dall’indagine condotta dall’Osservatorio di Aidit Federturismo, su un campione delle agenzie iscritte, equamente distribuito a livello nazionale, per analizzare le vendite relative alle festività 2024/25.
Sfiorerà il miliardo di euro il totale degli introiti 2024 derivanti dalla tassa di soggiorno.
Lo scorso settembre il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 2,7 miliardi di euro, in marginale diminuzione rispetto allo stesso mese del 2023.
Il 60% delle prenotazioni per vacanze natalizie nel periodo dal 18 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025 è stato effettuato con almeno 90 giorni di anticipo, contribuendo ad un incremento dei ricavi del 12% rispetto al 2023: il prezzo medio dei pacchetti si attesta sui 2.400 euro a persona e la durata media è di 8,2 giorni secondo quanto emerge dall’Osservatorio Bit, su dati Astoi.
Uvet comunica i dati relativi al mese di novembre 2024 del Business Travel Trend, che posiziona a quota 95 il valore globale dei viaggi d’affari contro i 101 del mese di ottobre. Il valore progressivo sull’intero anno rimane stabile a quota 97. Le transazioni a 82 mostrano un leggero calo (-2) rispetto a ottobre e una decisa riduzione della spesa media in flessione di 4 punti.
Il comparto Hotel si riduce di 4 punti in valore (116) e di 2 in numero di prenotazioni mantenendo comunque la quota positiva 100 per transazioni. L’andamento dei Voli con un Travel Value a 81 e transazioni a 71 non mostra segnali di crescita. Il Car Rental di novembre mostra un indice in leggero calo di tre punti mantenendosi comunque a quota 149. In incremento di 6 punti il comparto Rail che sale in valore a 76 e in transazioni a 69. L’indice di spesa media scende di 4 punti (116) riducendo il valore progressivo di novembre a 124. Nel comparto voli le trasferte domestiche (97) e sulle tratte europee (92) sono in diminuzione così come i voli intercontinentali a quota 96.
L’indice BTT di Uvet Global Business Travel si rapporta alla corrispondente estrazione dati del 2019 considerando quest’ultima sempre a base 100. L’attribuzione 100 ai dati 2019 rappresenta un punto di partenza convenzionale, una sorta di unità di misura che il BTT adotta per esprimere gli andamenti mensili attuali e per il prossimo futuro.
L’indicazione periodica di questo indice, nel tempo, si prefissa di delineare un trend strettamente correlato all’andamento dell’economia. Il BTT è quindi l’espressione di sintesi di un comportamento rispetto ad una scala che per convenzione è stata costruita sui dati del periodo pre pandemia ed all’interno di un cluster omogeneo e altamente rappresentativo.
Il BTT degli ultimi quattro anni mostra chiaramente la dimensione dell’impatto dovuto alla crisi pandemica. Le transazioni nel 2020 e 2021 hanno generato un indice di 31 e 33 mentre quelle del 2022 e 2023 segnano la ripresa dei viaggi d’affari con indici pari a 62 e 73. I prezzi medi sono quindi cresciuti costantemente, toccando il loro massimo nel 2022 (ind 127). Il 2023 mostra infatti i primi timidi segnali di riduzione della spinta inflattiva e speculativa. Lo scorso anno mostra un' ulteriore crescita degli indici sia in volume che in valore.
Tutti gli indici derivano da un campione estremamente significativo ma, soprattutto, omogeneo. In sintesi fanno parte dell’analisi un mix di aziende grandi, medie e piccole che si sono costantemente avvalse dei servizi Uvet GBT negli anni 2019-2024.
Gli indici scaturiscono dall’analisi in volume e valore, nazionale e internazionale, del trasporto aereo e ferroviario, dei pernottamenti alberghieri e noleggio autovetture.
(Per maggiori informazioni: https://www.uvet.com/)
Ad ottobre secondo quanto rivelano i dati Iata, la domanda totale, misurata in passeggeri-chilometro (Rpk), è aumentata del 7,1% rispetto a ottobre 2023. La capacità totale, misurata in posti-chilometro disponibili (Ask) cresce del 6,1%.