Ci rammarica dover constatare dalle bozze del Dpcm Natale che stanno circolando in queste ore che si continui - dichiara la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - a non tener conto delle esigenze dell’ industria turistica e dei suoi lavoratori, ormai abbandonati al loro destino dall’ inizio della crisi.

Gli imprenditori del settore in questi lunghi 10 mesi hanno con senso di responsabilità investito denari ed energie per poter garantire ai loro ospiti soggiorni sicuri nel pieno rispetto delle norme: dagli alberghi, ai ristoranti, agli impianti di risalita, solo per citare gli ultimi settori che erano parzialmente in grado di lavorare.

Quegli stessi comparti che oggi si vedono negata la possibilità di lavorare proprio durante le festività natalizie, notoriamente tra i periodi più redditizi dell’intero anno. Provvedimenti che vengono adottati tenendo in scarsa considerazione che il settore degli impianti d risalita, per fare un esempio, fattura 1,2 miliardi all’anno, di cui 400 milioni arrivano dal periodo natalizio e che impiega 10 mila lavoratori stagionali che rischiano di rimanere senza reddito.

Riconosciamo l’importanza dell’attenzione che deve esere rivolta alla salute degli italiani, ma riteniamo che ci siano ancora dei margini per evitare nuove misure che colpiscano e penalizzino tutti in modo indiscriminato.

Se così non sarà confidiamo che almeno gli aiuti di stato possano essere in grado di coprire gran parte delle perdite subite come avviene negli altri Paesi europei e come finora non è avvenuto in Italia.

Roma, 3 dicembre 2020