Il Forum Internazionale del Turismo, che si è concluso oggi a Firenze, è stata un'occasione per riunire tutti i protagonisti del settore e per ragionare insieme sulle grandi sfide che attendono il turismo, motore propulsivo e strategico dell’economia italiana.
A suggellare l'impegno per un lavoro sinergico e condiviso, Federturismo insieme con il Ministero, le Regioni, le Province autonome e le altre Associazioni di categoria ha firmato "Il Patto per il turismo" per lo sviluppo del nostro territorio.
E' stata un'ottima iniziativa in cui si è ribadito che il turismo non è solo un settore economico, ma è un'industria complessa, dinamica e integrata, capace di generare ricchezza e occupazione in maniera trasversale, intersecando settori strategici come i servizi, la manifattura e l’agroalimentare. È una delle principali piattaforme per valorizzare il Made in Italy, mettendo a sistema le nostre eccellenze e creando sinergie che amplificano il valore aggiunto per il Paese. Se gestito con una visione strategica e con criteri di efficienza e qualità, il turismo può esprimere al meglio le risorse uniche di cui disponiamo: le meraviglie naturali, i nostri borghi antichi, le tradizioni enogastronomiche, l’arte e la cultura e la nostra ospitalità, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Proprio sul tema della crescita è intervenuta la Presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli.
"La crescita del turismo - dichiara Lalli - deve essere fondata sui due pilastri della “quantità e qualità”. Non basta aumentare il numero dei visitatori, occorre puntare a un turismo sostenibile e di alta qualità, in grado di rispettare e valorizzare l’unicità del nostro Paese. Solo in questo modo potremo massimizzare le opportunità di sviluppo, preservando al contempo le risorse culturali e naturali che fanno dell’Italia una meta straordinaria. È questa la direzione verso cui dobbiamo lavorare: un turismo integrato, innovativo, che rafforzi il nostro posizionamento competitivo sui mercati internazionali e che sia un modello di sostenibilità e rispetto per il territorio.
Si tratta di una sfida ambiziosa che possiamo però affrontare con successo, grazie a una visione condivisa e a un’azione concertata tra istituzioni, imprese e comunità locali. Abbiamo la responsabilità di costruire un turismo che non sia solo un settore economico, ma un pilastro dello sviluppo sostenibile del nostro Paese, capace di generare valore per le generazioni presenti e future. Investire nel turismo significa investire nel nostro Paese, nelle nostre eccellenze, nella nostra identità e nella nostra comunità."
Roma, 9 novembre 2024