Il turismo prosegue la sua crescita, l’ospitalità in Italia, alberghiera ed extra alberghiera cresce ed Ii 2024 segnerà un +4% (valore stimato a ottobre), segnala l'Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano, ma con un’attenzione verso i prezzi che hanno giocato una parte importante. L’inflazione sull’ospitalità è molto forte. Lo è stata meno sul fronte dei trasporti cresciuti del 10%.
Continua a crescere anche il turismo organizzato di un +8%. Una performance trainata dalla ripresa del lungo raggio. Sulla base delle diverse stime raccolte, da qui al 2040 la crescita prevista non è esponenziale, ma continuerà a proseguire.
I numeri mostrano che l'attenzione dei turisti alla sostenibilità varia da Paese a Paese. La sensibilità verso la sostenibilità in Italia è intorno al 15%, mentre negli Stati Uniti arriva al 37%. In Italia solo il 15% ha cercato informazioni sulla sostenibilità ambientale dei servizi prima della prenotazione, contro il 37% degli statunitensi, ma la sensibilità cresce quando guardiamo alle fasce più giovani. In alcuni casi è utilizzata come criterio per la scelta del fornitore di servizi. In Italia per il 17%, il dato è in calo di tre punti percentuali rispetto al 20% del 2022, sebbene non sia un calo elevato.
In merito alle motivazioni di chi non si appella alla sostenibilità come criterio di selezione dei fornitori, per quanto riguarda l’Italia il 26% afferma di aver scelto comunque soluzioni a basso impatto ambientale, il 24%, invece dà priorità ad altri criteri come il costo o la comodità, per il 22% è difficile trovare soluzioni attendibili, un 16% che dichiara che non è interessato, mentre un 5% non crede di poter contribuire.
In ambito corporate travel, invece, emerge un'attenzione più alta. Lo dicono i numeri visto che l’80% delle aziende italiane intervistate dall’Osservatorio attua azioni per migliorare la sostenibilità dei viaggi d’affari. Una attenzione che si concretizza in diverse azioni che vengono compiute. La prima è la selezione di fornitori attenti alla sostenibilità, l’avere flotte green, gli incentivi all’uso del trasporto pubblico.
In merito, invece, all’adozione di strumenti che aiutino a programmare, con una visione di medio-lungo periodo, le aziende che si sono dotate di strumenti per favorire la sostenibilità dei viaggi d’affari, vedono il 34% dotarsi di un rapporto sulle emissioni prodotte dal viaggio, il 10% di una green travel policy, mentre un 8% di un budget per le emissioni di Co2.
(Per maggiori informazioni:https://www.osservatori.net/)