Secondo il CSC crescono i viaggi degli stranieri. A settembre 2024 è proseguita l’espansione del turismo straniero: +6,9% sul 2023 la spesa in Italia a prezzi correnti; prezzi che spiegano circa metà di questa espansione (+3,4% tendenziale a novembre per i «servizi ricettivi e di ristorazione»). Tale spesa ha superato ampiamente i valori pre-pandemia (+28,8% a settembre sul 2019).


Invece i viaggi degli italiani sono in calo. Nei primi nove mesi del 2024 gli arrivi turistici totali in Italia sono in lieve flessione rispetto al 2023 (-2,4%). Ciò a causa della diminuzione della componente domestica (-6,5%), che riflette la debole dinamica dei consumi nazionali. Per numerosità, i turisti italiani valgono nel 2024 solo il 47% del totale, 4 punti in meno dal 51% nel 2019.
Aumenta la spesa turistica totale. La spesa turistica totale in Italia, cioè di italiani e stranieri nel territorio nazionale, è stimata comunque in aumento, a 110 miliardi di euro nel 2024, da 108 nel 2023 (100 nel 2022). Nel 2024 l’incremento viene solo dagli stranieri. Cresce, in particolare, la “spesa media per turista” in Italia (+6,2% a prezzi correnti), stimata confrontando la dinamica delle presenze estere (+0,8% tendenziale a settembre, misurata sul “numero di notti”) con quella della corrispondente spesa per viaggi.
Turismo cruciale per l’economia italiana. Il turismo è un settore con un alto “moltiplicatore”: ogni 100 miliardi di euro di spesa se ne generano 255 in termini di PIL; di questi, gran parte nei settori dell’alloggio e ristorazione, ma anche nella manifattura che agisce da “indotto”. Secondo stime ISTAT, il peso diretto e indiretto del turismo in Italia arriva a circa l’11% del valore aggiunto nazionale (e al 12% degli occupati).
Nelle classifiche sul turismo internazionale, l’Italia è tra i pochi paesi tra i primi 10 (insieme a Turchia e Regno Unito) a guadagnare posizioni sia come arrivi turistici sia come entrate, rispetto al pre-pandemia. Tra il 2019 e il 2023, l’Italia scala una posizione della classifica per numero di turisti stranieri, superando la Cina e guadagnando il 4° posto dopo gli Stati Uniti (al 1° rimane stabile la Francia); e anche della classifica per spesa dei turisti internazionali, superando il Regno Unito e piazzandosi al 5° posto, subito dopo la Francia (qui il gradino più alto del podio rimane stabilmente nelle mani degli USA).
Il fatturato dei servizi di alloggio va meglio del totale dei servizi: già record nel 2023, quest’anno continua a crescere (+3,9% nel 2024 a prezzi correnti la variazione acquisita a settembre, contro un +0,6% del totale servizi), anche se dà segni di rallentamento in volume (-1,5% l’acquisito degli alloggi, -0,2% per i servizi totali). Per confronto, il fatturato dell’industria registra a settembre una variazione acquisita per il 2024 negativa sia in valore (-4,6%), sia in volume (-3,5%).
La capacità ricettiva è molto utilizzata. L’utilizzo della capacità degli esercizi ricettivi ha ormai superato i livelli pre-pandemia: 51,5% nel 2023 contro il 49,0% nel 2019 (era ancora il 48,3% nel 2022). Continua l’upgrading decennale degli esercizi alberghieri: più posti letto negli alberghi a 5 stelle e di lusso (+13% nel 2023 rispetto al 2022) e nei 4 stelle (+2,8%), in risposta al trend globale di maggiore domanda per turismo di lusso. Cresce anche l’uso di tecnologie digitali per l’acquisto di servizi turistici: secondo l’Istat, nel 2023 si consolida ulteriormente l’uso del digitale per la prenotazione degli alloggi, che ha avuto una forte spinta dopo la pandemia; il 70% circa delle prenotazioni avviene via internet (contro il 58,4% nel 2019 e il 66,6% nel 2022).
L’indice di fiducia del turismo delle Nazioni Unite mostra aspettative positive per il 4° trimestre del 2024, anche se al di sotto delle prospettive per il periodo maggio-agosto. A livello europeo, continua l’ottimismo tra le imprese del settore dell’ospitalità: secondo il Barometro di Booking 2024, il 65% degli albergatori europei intervistati ha riportato una performance solida. Circa metà degli intervistati sottolinea anche l’emergere di nuovi trend nel settore: prenotazioni con maggiore anticipo (probabilmente per assicurarsi i prezzi migliori) e soggiorni più brevi.
(Per maggiori informazioni: https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/dettaglio/congiuntura-flash-dicembre-2024)