Un bilancio moderatamente positivo per le vendite natalizie, condizionato dall’inflazione secondo quanto emerge dall’indagine condotta dall’Osservatorio di Aidit Federturismo, su un campione delle agenzie iscritte, equamente distribuito a livello nazionale, per analizzare le vendite relative alle festività 2024/25.
L’indagine rivela che il 44,2% delle agenzie valuta l’andamento del mercato natalizio come poco esaltante, mentre solo il 10,3% lo considera “buono” o “ottimo”. In termini di soddisfazione rispetto ai livelli pre-pandemia, la media complessiva si attesta su una valutazione sufficiente, con il 50% delle agenzie che esprime una soddisfazione pari o superiore a 6/10.
L’aumento dei costi dei prodotti turistici ha inciso significativamente sulle vendite, influenzando maggiormente i pacchetti di intermediazione (73,3%) rispetto a quelli organizzati direttamente dalle agenzie, che il 26,6% del campione utilizza prevalentemente per cercare soluzioni economiche più vicine alle esigenze della propria clientela. Tra i fattori determinanti nelle scelte dei clienti il prezzo di vendita è risultato il principale elemento (59%), seguito dalla destinazione (18%) e dai servizi offerti (13%).
I viaggi verso il lungo raggio dominano le richieste, rappresentando il 41% del totale, seguiti da medio raggio (23%) e capitali europee (19%). La montagna e le città d’arte italiane risultano marginali nella distribuzione organizzata, confermando la tendenza della clientela a rivolgersi alle agenzie per pacchetti di maggiore complessità, difficili da organizzare in autonomia.
Per quanto riguarda il lungo raggio gli Stati Uniti sono la meta natalizia più venduta, per oltre il 60% del campione, seguiti da Tanzania-Zanzibar, Maldive e Thailandia.
Sul fronte medio raggio l’Egitto si conferma la destinazione più gettonata per quasi l’80% del campione, seguito a distanza da Canarie ed Emirati Arabi.
Quanto alle crociere, il Mediterraneo è la destinazione più venduta per il 70% delle agenzie, grazie all’aumento dell’offerta di navi e alle campagne promozionali. Tuttavia, le crociere verso Usa e Caraibi ed Emirati Arabi rappresentano insieme il 53% del totale, con un impatto significativo sul fatturato complessivo.
La maggior parte delle prenotazioni è avvenuta tra settembre (34%) e ottobre (27%), con un’anticipazione che supera i 100 giorni, mentre solo l’11% si è affidato al last minute. La tendenza a prenotare in anticipo è in crescita, consolidando la centralità delle agenzie nella pianificazione delle vacanze natalizie.
La maggioranza delle agenzie (84%) si è affidata ai tour operator, specialmente per i pacchetti lungo raggio e charterizzati. Tuttavia, cresce l’utilizzo di banche letti e voli low cost per oltre il 40% delle agenzie, una pratica particolarmente diffusa tra i punti vendita del Sud, dove le opportunità di charter sono più limitate.
Per il 40% delle agenzie, le vendite natalizie rappresentano fino al 10% del fatturato totale, mentre per il 20% incidono fino al 20%. Questo dato evidenzia l’importanza strategica di questo periodo festivo per il settore.
(Per maggiori informazioni: https://aidit.it/)