“In merito alle recenti vicende legate all’attacco di squali a Sharm” afferma Roberto Corbella, Presidente di ASTOI “ evidenziamo come il numero di cancellazioni sulla destinazione allo stato pervenute sia assolutamente irrilevante. E’ vero che, da sempre, Sharm è una delle principali mete turistiche e gli oltre 800 mila turisti italiani che vi si recano annualmente lo fanno per il clima temperato, per le bellezze del luoghi e per il vantaggiosissimo rapporto qualità – prezzo. C’è tuttavia da sottolineare come, in questo particolare periodo, la stragrande maggioranza dei turisti italiani che si recano a Sharm non sia spinta da motivi legati alla possibilità di fare bagni marini, in quanto la temperatura dell’acqua non ha ancora raggiunto livelli che invitano alla balneazione e ciò vale soprattutto per una popolazione come la nostra, abituata a temperature senza dubbio più calde. Le attrattive che inducono i turisti a frequentare Sharm in questo periodo sono tra le più disparate: si và dalla possibilità di fare “bagni di sole”, di fare shopping o gite nel deserto, alla fruizione delle numerose piscine presenti nelle strutture turistiche. Senz’altro” conclude Corbella “il fenomeno non va sottovalutato e va attentamente monitorato. A tale riguardo, siamo in continuo contatto con la Farnesina e sappiamo che le Autorità locali hanno intenzione di prolungare il divieto di balneazione e stanno adottando tutte le misure utili a
contrastare il fenomeno, ad esempio disponendo nuove spedizioni in mare per la cattura degli squali. Continueremo a tenerci costantemente aggiornati sia attraverso i contatti con i corrispondenti locali dei nostri soci, ma anche attraverso lo scambio di informazioni con le Autorità Egiziane, con la Farnesina e con il console italiano a Sharm.”

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