Dopo le difficoltà produttive degli ultimi tempi, dovute alla mancanza di materie prime e alla fornitura a singhiozzo degli chassis di base, la produzione di camper, secondo APC (Associazione Produttori Camper) ha ripreso il ritmo e le consegne stanno riprendendo in modo regolare secondo i dati immatricolativi dei camper nuovi che – nell’ultimo trimestre – hanno fatto segnare un +4,7% in Italia rispetto allo stesso periodo del 2022.  Nella filiera produttiva restano tuttavia alcuni nodi logistici da risolvere, come le difficoltà nei trasporti di chassis e veicoli nuovi, stante la difficoltà di reperire bisarche e autisti.

L’Italia è il terzo produttore di camper in Europa, dopo Germania e Francia, con oltre 8.000 addetti ed un fatturato superiore a un miliardo e cento milioni di euro. Coinvolte molte aziende italiane della supply chain che forniscono, oltre i produttori italiani, anche i produttori di tutta Europa, segno che le componenti Made in Italy vanno forte anche nel settore caravan e camper.

Oltre l’80% dei camper prodotti in Italia viene esportato. Primo mercato di esportazione è la Germania che rappresenta da sola il 45% delle immatricolazioni in Europa. Il segno positivo caratterizza, seppur lievemente, anche questo mercato: il primo semestre ha fatto registrare un +1,3% di immatricolazioni di camper nuovi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

(Per maggiori informazioni: https://www.associazioneproduttoricamper.it/)